Il romanzo cortese: la materia classica e il ciclo bretone

da un aura miracolosa. Nella realtà dei fatti, i responsabili dell attacco furono i baschi, po polazione cristiana delle Asturie (nella Spagna settentrionale), mentre nel testo si descrive un imboscata tesa dai musulmani, favoriti dal tradimento di un guerriero cristiano, Gano di Maganza. La morte eroica di Orlando (il Roland del titolo) costituisce il momento più importante del poema: quello in cui il guerriero esemplare, emblema del valore e della fede, si immola fino al martirio pur di difendere il proprio re e il proprio Dio. Il collegamento con la Storia Non è difficile immaginare quanto la vicenda narrata, in fondo piuttosto remota (più di tre cento anni separano l avvenimento dalla sua trasposizione letteraria), intercettasse l interesse dell uditorio, determinandone la partecipazione emotiva: lo spirito cavalleresco che in essa è esaltato ben si accorda con quello che anima sia le crociate sia la cosiddetta Reconquista cristiana dei territori in mano ai saraceni nella penisola iberica. Il pubblico, che affollava le piazze in cui le imprese degli eroi carolingi venivano cantate e rappresentate, si trovava coin volto dunque non solo dal piacere del racconto, ma anche dalla sua attualità. Su questa materia, tramandata per via orale (secondo una modalità di trasmissione tipica dell epica, anche quella classica: si pensi alla tradizione omerica), agiscono il lavoro e l immaginazione artistica: l autore del poema sarebbe stato un ignoto poeta, Turoldo, omaggiato secondo un rito convenzionale dai trovieri e dai giullari successivi, che ne avreb bero diffuso l opera attraverso le corti di Francia e poi nel resto d Europa. Oltre i confini francesi Il genere epico si afferma anche in altre aree linguistiche e culturali, al di fuori della Francia. Tra il XII e il XIII secolo nascono opere assai importanti. Ne citiamo due: la prima è il Cantar de mio Cid (Poema del mio Cid), capolavoro in lingua castigliana la base dello spagnolo moderno scritto intorno alla metà del 1100 da un anonimo giullare. Composto in lasse di versi, fondendo realtà storica ed elementi di invenzione, descrive le imprese del Campe ador , il guerriero Ruy D az de Bivar, eroe della riconquista spagnola. La seconda proviene invece dalla Germania meridionale: il Nibelungenlied (Canzone dei Nibelunghi), compo sto anch esso da un autore sconosciuto verso il 1200 in medio altotedesco, si articola in 39 canti per oltre 8000 versi complessivi. Al centro delle avventure narrate vi è la vicenda giova nile del principe renano Sigfrido che cerca di conquistare la principessa burgunda Crimilde. Il ciclo dei cavalieri antichi Il ciclo arturiano IL ROMANZO CORTESE: LA MATERIA CLASSICA E IL CICLO BRETONE Sempre nel Nord della Francia e in lingua d o l trovano origine e diffusione i cicli romanze schi di materia cortese. Si tratta in alcuni casi di narrazioni ispirate a opere classiche di au tori latini quali Virgilio, Ovidio e Stazio, assiduamente letti nelle scuole medievali: da que ste fonti si trae spunto per rielaborare le vicende della guerra di Troia, della città di Tebe, di Enea, di Alessandro Magno ecc., adattandole però al contesto elegante e mondano della corte. Gli eroi antichi vengono infatti, per così dire, travestiti da cavalieri e diventano protagonisti di imprese fiabesche in un universo dominato dal meraviglioso e intriso di elementi magici, assenti nei testi antichi. Tuttavia il principale nucleo tematico di questi romanzi è costituito da un repertorio fol clorico e leggendario di matrice celtica. Tale materia narrativa deriva soprattutto da un opera pseudostorica, l Historia regum Britanniae (Storia dei re di Britannia, 1136), del chierico gallese Goffredo di Monmouth, vissuto all incirca tra il 1100 e il 1155. Nei te sti del ciclo bretone vengono rappresentati gli incantesimi di Merlino, le vicende della re gina Ginevra e «le bellissime avventure di re Artù , come le definirà Dante Alighieri nel De vulgari eloquentia, insieme a quelle dei cavalieri della Tavola Rotonda, quali Lan cillotto, Perceval, Galaad. LA CORRENTE / LA LETTERATURA CORTESE-CAVALLERESCA / 53

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento