Il magnifico viaggio - volume 1

S Una foto di Vittorio Sereni nel suo studio. Ai margini, pur di essere liberi Ambientato su un ponte, questo testo presenta il poeta sospeso tra le rive opposte di un fiume, sul limitare di una frontiera, che qualcuno (o qualcosa), però, impedisce di oltrepassare. La situazione che viene descritta sembra oggettiva, perfino familiare, ma l atmosfera da incubo suggerisce pressanti interrogativi: chi è la figura plumbea e senza volto che blocca il passaggio all io lirico? E perché lo fa? L unica certezza è che non si tratta di una persona reale, ma di un ombra, forse l ombra oppure la proiezione stessa del poeta che invano cerca di rivendicare il diritto al transito: ha con sé ciò a cui tiene di più, le carte, ossia i suoi fogli poetici (il sostantivo è un altra voce petrarchesca, presente ben sedici volte nel Canzoniere). Ma l ignoto interlocutore lo gela, bollando i preziosi versi come favole, dandone cioè lo stesso giudizio che, nel sonetto proemiale (Voi ch ascoltate in rime sparse il suono) del suo capolavoro, Petrarca affermava di aver subìto dalla gente («Ma ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo, onde sovente / di me medesmo meco mi vergogno , vv. 9-11). Il botta e risposta delle voci, sottolineato dagli enjambement, si chiarisce ai vv. 18-19, quando la figura misteriosa chiede al poeta se egli abbia fatto la sua scelta ideologica. Nella domanda si coglie il rimprovero che assilla la coscienza di Sereni: non aver scelto; non essersi impegnato, come tanti intellettuali del suo tempo, in una missione politica; aver preferito il versante solitario della meditazione poetica. Egli ha voluto e vuole passare il ponte per continuare a scrivere e lavorare. Questo è infatti l unico modo che conosce per stare al mondo e comunicare con gli altri: usare gli «strumenti umani (quelli che danno il titolo alla raccolta) e imboccare la strada di una moralità senza compromessi e cedimenti, rifiutando le finzioni e i perversi meccanismi della lotta ideologica. A costo di sentirsi in ritardo con la Storia, solo, assente, condannato al fallimento e a rimanere ancorato proprio come Petrarca a un conflitto interiore senza soluzione. S René Magritte, La camera del profeta, 1926. Collezione privata. S Edvard Munch, Uomo che passeggia di notte, 1923-1924. Oslo, Kommunes Kunstsamlinger Munch-Museet. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 521

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento