Il magnifico viaggio - volume 1

W A sinistra, Paul Delvaux, Notte di Natale (particolare), 1956. Sammlung Marcel Mabille. W A destra, Oskar Kokoschka, Il sogno della fanciulla (particolare), 1907. Linz, Lentas Kunstmuseum. VIDEO Una nestra su Vittorio Sereni 5 10 O mia vita mia vita ancora ansiosa d un urbano decoro Se case e campi diventano vacui se assurde si fanno le voci e il velo sollevare non sai più, è tua quella bruma, tristezza foriera a ritroso dalle foci d una sua grigia bellezza. Poi venne una zazzera d oro su un volto nebbioso. Fu un giorno di fine anno nel torvo tempo di guerra a Santa Croce sull Arno. 6 bruma: nebbia, foschia. 7 a ritroso dalle foci: il poeta immagina di percorrere la via al contrario, dalle foci alle sorgenti, per risalire all origine della vita. 10 zazzera: capigliatura generalmente folta e lunga fino al collo. Un equilibrio impossibile Il poeta dialoga con sé stesso, rivolgendosi in apostrofe alla propria vita, due volte invocata, quasi per enfatizzare la natura sdoppiata del proprio io. Sente di aver bisogno di urbano decoro, della pace borghese utile ad acquietare la sua malinconia e a riaffermare la propria necessità di moralità e compostezza. Si tratta di una sorta di ossessione della forma, un desiderio di autocontrollo da opporre al caos della modernità. Ma, come in Petrarca, l equilibrio è impossibile: il bisogno di certezze, di riservatezza e descrizione si scontra con la tristezza, con la coscienza cioè della volgarità del mondo. Eppure, come per miracolo, qualcosa può fare da contrappeso al disor- S Francesco Paolo Michetti, Donna sulla battigia, 1910 ca. dine del reale, simboleggiato dall infuriare delle armi e dal torvo tempo di guerra: nel distico centrale, affiora l immagine di una zazzera d oro. Il sintagma richiama alla memoria la capigliatura di Laura, emblema di femminilità segnata dalla tinta bionda dell oro, qui così accesa da offuscare il volto nebbioso del verso successivo. Chi è effettivamente questa donna? inutile nella poesia di Sereni dare fattezze concrete alle figure che vi compaiono: l io lirico è infatti spesso sospeso in un altra aura, una zona della psiche dove si manifestano incontri, sonnambuli, apparizioni misteriose, in un costante confronto con i fantasmi e i desideri della propria memoria, tra osservazione e immaginazione. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 519

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento