Il magnifico viaggio - volume 1

Aspectando ragion mi struggo et fiacco; ma pur novo soldan veggio per lei, lo qual farà, non già quand io vorrei, sol una sede, et quella fia in Baldacco. 5-8 Nell attesa della giustizia divina (ragion) mi logoro e mi consumo (mi struggo et fiacco); eppure vedo per lei [Avignone] un nuovo principe (soldan), il quale farà, non così presto come io vorrei, una sola sede, che sarà (et quella fia) a Baghdad (Baldacco). 11 Gl idoli suoi sarranno in terra sparsi, et le torre superbe, al ciel nemiche, e i suoi torrer di for come dentro arsi. 9-11 I suoi idoli e le torri troppo alte (superbe), ostili a Dio (al ciel nemiche), saranno abbattuti al suolo, e i padroni di tali torri (i suoi torrer ) saranno arsi dal fuoco anima e corpo (di for come dentro). 14 Anime belle et di virtute amiche terranno il mondo; et poi vedrem lui farsi aureo tutto, et pien de l opre antiche. 12-14 [Allora] il mondo sarà governato da persone oneste (Anime belle) e virtuose; e poi lo vedremo diventare tutto d oro, e pieno delle nobili azioni che furono tipiche dell antichità (opre antiche). 8 6 soldan: sultano. Petrarca nasconde la propria profezia (veggio) sotto il titolo di un autorità araba. 8 Baldacco: la città di Baghdad, capita- le dell Islam. Secondo l interpretazione prevalente, Petrarca afferma che la corte papale avignonese verrà scacciata nel regno degli infedeli. 11 torrer : Petrarca intende gli alti prelati della curia papale. DENTRO IL TESTO L indignazione morale verso la curia avignonese I contenuti tematici Il tema centrale della poesia è la forte indignazione morale dell autore: Avignone è corrotta, i prelati della curia papale si dedicano solo ai propri interessi personali e Dio è pronto a intervenire, perché la sua pazienza è stata per troppo tempo messa alla prova (colmo il sacco / d ira di Dio, vv. 1-2). Profezia o desiderio? Dalla seconda quartina in poi è presente una profezia: presto verrà un uomo a riportare la sede del Papato a Roma, sottintendendo che il mondo conoscerà un profondo rinnovamento. Poiché l espressione novo soldan (v. 6) è oscura, ha dato origine alle più diverse interpretazioni. Secondo la maggior parte dei commentatori si tratterebbe di un imperatore oppure di un pontefice a cui spetterà lo stesso compito di purificazione e redenzione (et poi vedrem lui farsi / aureo tutto, vv. 13-14) assegnato da Dante al «veltro (Inferno, I, 100-111), il cane da caccia che ristabilirà l ordine e la giustizia eliminando la cupidigia dal mondo. D altra parte le profezie conservano sempre un certo margine di oscurità e di ambiguità, come accade con lo stesso Dante in quelle della Divina Commedia. Tuttavia, mentre le profezie dantesche sono formulate generalmente dopo che gli eventi cui si riferiscono hanno avuto luogo, in questo caso possiamo invece intendere la profezia di Petrarca come l espressione di un desiderio: che il papa torni a Roma e che così cessi la corruzione della curia pontificia, determinata in una certa misura, secondo il poeta, proprio dalla lontananza dalla sua sede originaria. Le torri superbe Quando parla delle torre superbe (v. 10), Petrarca allude alle torri del palazzo papale di Avignone, fatto costruire da Benedetto XII e continuato da Clemente VI. In una delle lettere Sine nomine (8), il papa viene definito «terrificante costruttore di torri . Queste torri sono dette al ciel nemiche (v. 10) perché agli occhi di Petrarca rappresentano quasi una sfida alla divinità. C è un evidente riferimento al mito della torre di Babele, di cui si parla nella Bibbia: gli abitanti di Babele volevano costruire una torre altissima che potesse raggiungere il cielo; la loro superbia fu punita da Dio, che li costrinse a parlare lingue diverse e dunque a non comprendersi più l un l altro, e ciò impedì di ultimare la costruzione della torre. 490 / IL TRECENTO

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento