Il magnifico viaggio - volume 1

Il rigore della lettura filologica Tuttavia, affinché ciò sia possibile, è necessario che le opere classiche siano lette nella forma il più possibile vicina a quella originale. Sappiamo che per tutto il Medioevo i testi letterari, filosofici e scientifici dell antichità erano stati tramandati attraverso manoscritti più volte copiati e ricopiati. Riprodotti manualmente dai monaci da una copia all altra, spesso i testi originari erano stati corrotti, cioè contenevano errori di trascrizione talvolta così importanti da stravolgere il significato originario. Petrarca si preoccupa proprio di ristabilire la precisione testuale, con rigore filologico. Il poeta lavora con questo intento alle Decadi di Tito Livio, e la sua può essere considerata una sorta di edizione critica ante litteram, cioè un tentativo di ricostruzione scientifica del testo originale di un opera. L infinita ricerca dei libri Inoltre, Petrarca è un instancabile cercatore di testi, poiché uno dei suoi scopi è ritrovare le opere della cui esistenza aveva notizia da altre fonti, ma che nel corso dei secoli, specialmente durante l Alto Medioevo, erano andate perdute. Da qui i numerosi viaggi, favoriti dagli incarichi diplomatici, alla volta delle biblioteche conventuali di tutta Europa e la sua fitta corrispondenza con altri letterati suoi contemporanei, ai quali chiede aiuto in questa impresa ardua ma assai stimolante, come è testimoniato dalla lettera all amico Giovanni dell Incisa, cui chiede di cercare per lui opere negli scaffali dei monasteri (h T3, p. 434). La biblioteca di Petrarca Petrarca aveva ricevuto il primo manoscritto in dono dal padre, quando era ragazzo; alla fine della sua vita, i volumi da lui collezionati costituiscono la biblioteca privata più ricca d Europa. Molti codici li ha acquistati, altri li ha fatti copiare egli stesso, altri ancora gli sono stati donati. Tra i libri presenti in questa straordinaria collezione vi sono quelli di autori greci, che egli legge però in traduzione poiché non ne conosce la lingua, testi latini di epoca sia classica sia medievale, e volumi in volgare. Tra i nomi più rappresentati, Omero, Virgilio, Cicerone, Orazio, Livio, Seneca, Agostino. La cultura classica è dunque vitale per Petrarca: egli considera i grandi autori quasi come degli amici autorevoli ai quali affidarsi, personaggi con cui confrontarsi per misurare le proprie scelte, imprescindibili punti di riferimento culturale. PETRARCA PRIMO INTELLETTUALE MODERNO DAI TEMI ai testi: T1 > p. 426 T4 > p. 439 T5 > p. 445 volontà di analizzare sé stesso desiderio di conciliare amore per la classicità fede nel cristianesimo translatio (il sapere delle civiltà classiche integrato nel mondo cristiano) L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 421

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento