Pagine di realtà - Nostalgia canaglia: il mito del passato

AGENDA 2030 cazion CA e CIVI OBIETTIVO Pagine di realtà DIGNITOSO 8 LAVORO E CRESCITA ECONOMICA Edu Nostalgia canaglia: il mito del passato O tempora, o mores, o tempi, o costumi , lamentavano i Romani, inclini quanto Dante a idealizzare il passato e a deprecare la (presunta) corruzione dell epoca in cui vivevano. Nulla di nuovo sotto il sole, visto che la tendenza a considerare ieri molto meglio di oggi sembra connaturata al genere umano. A quanto pare, però, gli italiani sono specializzati nel rimpianto di ciò che non c è più, e non importa che la società che viene nostalgicamente esaltata fosse poi tutt altro che un paradiso. Su questo aspetto dell animo umano, rafforzato dalle difficoltà di un incerto presente, ragiona in quest articolo Samuele Maccolini, ponendo ai giovani, più ancora che agli adulti, interessanti spunti di riflessione. stalgia canaglia, dunque. facile rifugiarsi nel passato, rifugio verso un tempo che non si ama. La tentazione di crogiolarsi nel ricordo è forte, ma non è la soluzione per dipanare la matassa di un presente intricato. Tre generazioni in salotto, negli anni Sessanta. In un Paese come il nostro, martoriato da una crisi strutturale, viene istintivo volgere lo sguardo all indietro verso un passato glorioso. La nostalgia, come appurato dal rapporto Censis-Conad, è un sentimento molto diffuso nel nostro Paese. quel si stava meglio quando si stava peggio , che ritorna nei discorsi quotidiani per dare libero sfogo a un immaginazione limitata dalle restrizioni del reale. E in effetti di motivi per invidiare il passato ce ne sono tanti. Gli anni Sessanta, con il miracolo del boom economico, erano anni vitali in cui si costruiva il futuro di un nuovo Paese. I cicli espansivi erano accompagnati da miti positivi, vero motore di un nuovo ceto medio allargato: una progressione vitalistica fondata sulla forza di riscatto del lavoro, sulla spinta trasformatrice dei consumi, sulla leva securizzante della patrimonializzazione1. [ ] Ora il nostro immaginario è monopolizzato dall ansia per il presente. Il lavoro precario, l ascensore sociale bloccato, l immigrazione ingestibile, la cinghia dell austerità sono solo alcuni dei drammi della nostra epoca. No- 364 Il 69% degli italiani è convinto che nel complesso la qualità della vita fosse meglio prima. Solo in Grecia si registra una quota più alta, pari addirittura al 92%. In Germania e nel Regno Unito le quote nostalgiche sono molto minoritarie. Anche in Francia e Spagna i nostalgici sono in quota inferiore rispetto al nostro Paese. La nostalgia tende a mitizzare il passato piuttosto che a scommettere sul futuro. Tranne Francia e Grecia, l Italia è il Paese Ue in cui è più bassa la quota di persone convinte che rispetto a 30 anni fa le opportunità per avanzare nella vita siano diventate più eguali tra i cittadini. Ne è convinto il 38% degli italiani, contro il 46% della media Ue, al 48% della Spagna, il 54% della Germania, 55% dell Inghilterra e 63% della Svezia. L immaginario della nostalgia è il precipitato2 di uno stallo sociodemografico, quello dell Italia, dove è presente una maggioranza di classi di età avanzata. Gli adulti nel nostro Paese sono molti di più dei giovani, è quin- Operaie al lavoro in un grande stabilimento tessile di Arezzo, negli anni del boom economico.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento