Pagine di realtà - La lingua italiana? Una chiave per il

cazion CA e CIVI Pagine di realtà Edu La lingua italiana? Una chiave per il successo Dante promuove il volgare come una lingua naturale equiparabile alle grandi lingue classiche per varietà e ricchezza espressiva, ma certamente anche come uno strumento fondamentale per vincere la frammentazione politica italiana che tanto lo addolorava. Non avrebbe potuto immaginare che conoscere, parlare e scrivere in buon italiano avrebbe costituito a distanza di secoli, per gli italiani di oggi, non solo una risorsa essenziale del patrimonio culturale ed espressivo individuale, ma anche una competenza utile perfino ad avere successo nel mondo del lavoro, compreso quello aziendale. Forte di una lunga esperienza sul campo, lo garantisce in quest articolo Lorenzo Cavalieri, manager, esperto nell ambito delle società di consulenza e di formazione. Oggi più che mai saper parlare e scrivere con una piena, disinvolta e forbita proprietà dell italiano costituisce per chi lavora un enorme valore aggiunto. un dato che suona paradossale se solo si pensa ai testi delle mail o alle conversazioni tipo che intercettiamo nella quotidianità: abbreviazioni, elenchi puntati, espressioni gergali, inglesismi, utilizzo di un numero sempre più limitato di parole. Qualche anno fa un direttore del personale mi rivelò che un analisi rigorosa svolta all interno della sua azienda rivelava che le performance nelle vendite, nel recupero crediti e nell assistenza ai clienti dei singoli erano correlate in modo impressionante al livello di padronanza della lingua italiana. L abilità nel manipolare la lingua era l indicatore più importante nel predire il successo delle persone. Questa rivelazione mi colpì molto e mi condusse ad osservare e ad approfondire il tema. Oggi posso affermare con convinzione che esistono almeno 4 motivi per cui un manager italiano, pur lavorando nel «villaggio globale , è in grado di correre con una marcia in più quando è capace di usare in modo speciale e distintivo la sua lingua madre: Questa competenza consiste nel saper variare adeguatamente struttura sintattica e registro linguistico a seconda che ci si trovi di fronte alla definizione di uno slogan pubblicitario o ad un contratto, a seconda che il mezzo sia un post su Facebook o una lettera formale, a seconda che si tratti di una presentazione in pubblico o di un colloquio riservato. Oggi la capacità di plasmare le proprie parole in modo camaleontico è fondamentale perché chi ci legge o ci ascolta è pigro, presuntuoso e distratto da un sovraccarico di informazioni. Pretende di capire al volo, senza alcuno sforzo, ma soprattutto si distrae molto facilmente. Una mail lunga due righe più del dovuto non viene letta con attenzione perché percepita come troppo impegnativa; un concetto articolato in modo ridondante genera equivoci e incomprensioni perché il cervello del lettore/ascoltatore si disconnette ogniqualvolta percepisce complessità. Il manager che manipola la lingua è capace quindi di ottenere sempre l attenzione vigile di chi legge e ascolta perché è capace di tagliare e cucire le frasi a seconda dei suoi obiettivi e del contesto in cui opera. 2) Saper parlare particolarmente bene in italiano significa per un manager avere un potente strumento di elaborazione creativa e di revisione critica di ciò che gli viene 1) Saper parlare bene in italiano significa riuscire ad adattare qualsiasi concetto al contesto, al destinatario, al mezzo. 311

Il magnifico viaggio - volume 1
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Dalle origini al Trecento