CONSONANZE CONTEMPORANEE - Curzio Malaparte - Il viaggio e

CONSONANZE CONTEMPORANEE Curzio Malaparte IL VIAGGIO E LA SCOPERTA DELL AMORE FRATERNO Amato e discusso, idolatrato e oggetto di critiche feroci: Curzio Malaparte, al secolo Kurt Suckert (1898-1957), ha trascorso la sua avventurosa esistenza sempre in prima pagina. Antiborghese, fascista, antifascista e poi comunista, Malaparte è stato l emblema dell intellettuale bastian contrario, controverso avventuriero della penna, geniale e talentuoso istrione sempre a caccia della polemica. Autore versatile di opere amate dal pubblico, non solo italiano (Kaputt e La pelle sono i suoi romanzi migliori), dedicò le sue ultime pagine alla Repubblica popolare cinese, che egli visitò nel 1957 durante il governo del dittatore comunista Mao Tse Tung. Nel corso del suo viaggio, Malaparte manifestò i primi sintomi di una malattia che lo condurrà alla morte, ma proprio questa esperienza accrebbe in lui la fede nella causa rivoluzionaria del popolo cinese, ritratto con toni entusiastici. Qui riportiamo alcuni passi tratti dal libro postumo Io, in Russia e in Cina (1958). Lo sapevo anche prima di andare in Cina cosa significasse la parola fratello, ma il vero profondo eterno significato dell espressione amore fraterno l ho imparato soltanto durante il mio soggiorno e la mia malattia in Cina. E se insisto su questa mia esperienza di affetto, di gentilezza, di solidarietà umana, non è per spirito deamicisiano,1 ma perché è un fatto raro e meraviglioso che un popolo impegnato in una così dura lotta contro l eredità di miseria e di sofferenza del passato, per la costruzione di un grande paese moderno, libero, giusto e umano, sappia volgere tanta parte del suo spirito alla bontà, alla generosità, alla fraternità. La fame, la sofferenza, la schiavitù, l ingiustizia fanno spesso duri e cattivi i popoli. Il popolo cinese, nonostante secoli e secoli di schiavitù, di fame, di umiliazione, di terrore, è rimasto buono. E la grande lezione che si impara in Cina, nella Cina Popolare di Mao Tse Tung,2 non è soltanto una lezione di coraggio, di sacrificio, di tenacia nella lotta e nel lavoro, ma anche e soprattutto una lezione di modestia, di bontà, di onestà. Durante 1 deamicisiano: l aggettivo fa riferimento allo scrittore Edmondo De Amicis (1846-1908), ma allude in particolare al sentimentalismo con cui sono trattati l amore per il bene e per i valori etici nella sua opera più famosa, Cuore (1886). 2 Mao Tse Tung: uomo politico cinese (1893-1976), fu presidente del Partito comunista cinese dal 1945 fino alla sua morte. il mio viaggio attraverso la Cina, dallo Shansì del nord all estremità nord-occidentale del Turkestan, dal Kansu all Hupei, avevo visto da vicino un popolo di contadini e di operai unito e compatto nella costruzione di una patria nuova, libera e giusta, di una Cina socialista. Quel che avevo veduto a Ta-Tun, nello Shansì, a Urumci, nel Turkestan, a Langchow, nel Kansu, a Sian, nello Scensi, a Ciunking, nel Sechuan, era un esercito impegnato in una battaglia contro le miserie ereditate dal feudalesimo, contro tutta una storia millenaria di tirannia e di fame. Ma quel che ho visto nel corso della mia malattia, nei tre mesi e mezzo passati negli ospedali di Ciunking, di Hankow, di Pekino, è stato uno spettacolo ancora più straordinario e commovente: quello di un intero popolo impegnato in una colossale battaglia contro la tubercolosi, il rachitismo, l anemia, la malaria, la denutrizione, cioè contro i cento e cento mali che secoli e secoli di feudalesimo hanno lasciato, spaventosa eredità, nel sangue del popolo cinese. [ ] Io voglio bene ai cinesi. E sarò sempre al loro fianco, in ogni caso, qualunque cosa possa succedere nel mondo. Voglio bene ai cinesi non solo per la ragione personale del bene che mi hanno fatto, ma per la ragione più valida e più vera del bene che fanno a tutti gli uomini e a tutti i popoli. (Curzio Malaparte, Io, in Russia e in Cina, Vallecchi, Firenze 1958) PER SCRIVERNE Il ritratto entusiastico che Malaparte dedica al popolo cinese è certamente frutto di un acritica ma sincera fede ideologica: lo scrittore coglie ed esalta nella Cina di Mao uno straordinario sforzo di umanità ed emancipazione da secoli di fame, sofferenze e iniquità. Anche se il suo reportage oggi può apparirci fazioso o almeno esagerato per i toni celebrativi, merita tuttavia interesse il suo sguardo su una civiltà, una mentalità e una cultura profondamente diverse dalle sue. Prova anche tu a descrivere, in un testo argomentativo, un popolo che hai conosciuto durante un viaggio, mettendone in luce i caratteri e le peculiarità che più ti hanno sorpreso e che più hai apprezzato. IL GENERE / LA PROSA DEL DUECENTO / 233

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento