I resoconti di viaggio

e in volgare Sono scritte invece in volgare le cronache prodotte in Toscana e a Firenze. Ciò accade perché qui la borghesia urbana si trova a uno stadio più avanzato di sviluppo sociale e culturale, che favorisce anche lo sviluppo della lingua. Va citata, a tale proposito, la Istoria fiorentina di Ricordano Malispini, di cui sappiamo soltanto che apparteneva alla generazione precedente a quella di Dante. Tuttavia sarà nel secolo successivo che il genere della storiografia comunale giungerà a maturazione con la Cronica delle cose occorrenti ne tempi suoi (1310-1312) di Dino Compagni (1246 ca - 1324), che media tra intento di oggettività e partecipazione in prima persona ai fatti narrati, e con la Nuova cronica (1333-1346) di Giovanni Villani (1280 ca - 1348), che parte dalla vicenda biblica della Torre di Babele per giungere fino all epoca dello scrittore. I RESOCONTI DI VIAGGIO Un altro genere in prosa molto fortunato è il resoconto di viaggi in luoghi lontani. Se nell Alto Medioevo viaggiare era un esperienza rara e spesso rischiosa, dopo l anno Mille, in seguito alla ripresa economica e culturale, si sviluppa una fitta trama di spostamenti legati ai commerci, ai pellegrinaggi, alle crociate e allo studio (non dimentichiamo che gli studenti spesso si trasferivano da un università all altra per poter seguire le lezioni di diversi maestri). La riscoperta dell Oriente All inizio del Duecento tornano a essere accessibili anche luoghi per lungo tempo rimasti remoti. Per esempio l Oriente: qui, a partire dal 1215, il principe mongolo Gengis Khan organizza le tribù tartare in un potente esercito e fonda un impero vastissimo, che arriva a comprendere gran parte dell Asia, dalla Cina alla Persia e all Afghanistan, sino ai confini europei. L organizzazione politica e amministrativa di queste vaste regioni favorisce gli spostamenti dei viaggiatori europei, soprattutto mercanti e religiosi (Francescani e Domenicani). Un importante viaggiatore veneziano Mercante è il veneziano Marco Polo (1254-1324), la cui fama è certamente dovuta al suo lunghissimo viaggio e alla permanenza in Oriente, in particolare in Cina, per oltre sedici anni, ma soprattutto al racconto che ne ha lasciato. Parliamo dell opera nota come Milione o anche Il libro delle meraviglie, che rappresenta il primo resoconto, almeno in parte attendibile, sull Oriente e il primo contributo alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa. un opera di capitale importanza, poiché su di essa si plasma per secoli l idea che gli occidentali hanno avuto dell Oriente, fino a svilupparsi in quello che gli studiosi chiamano orientalismo . Maestro di Boucicaut, Uomini con la testa di cane, illustrazione per il Milione, 1410 ca. Parigi, Bibliothèque Nationale. 222 / LE ORIGINI E IL DUECENTO

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento