Il magnifico viaggio - volume 1

50 «Se distinata fòsseti, caderìa de l altezze, ché male messe fòrano in teve mie bellezze. Se tutto addivenìssemi, tagliàrami le trezze e consore m arrenno a una magione avanti che m artocchi n la persone . 46-50 «Se fossi destinata a te, scenderei troppo dalla mia condizione elevata, perché le mie bellezze, se date a te (in teve), sarebbero sprecate (male messe fòrano). Se questo (tutto) mi dovesse succedere, mi taglierei (tagliàrami) le trecce e mi farei monaca (consore m arrenno) in un monastero (magione) prima che tu mi metta le mani addosso . 55 «Se tu consore arrènneti, donna col viso cleri, a lo mostero vènoci e rènnomi confleri: per tanta prova vèncerti faràlo volonteri. Con teco stao la sera e lo maitino; besogn è ch io ti tegna al meo dimino . 51-55 «Se ti fai monaca, donna dal viso luminoso (cleri), verrò al monastero (mostero) e mi farò frate (rènnomi confleri): per vincerti in una prova così grande lo farei (faràlo) volentieri. Starò con te la sera e il mattino; è giocoforza (besogn è) che io ti abbia in mio potere (al meo dimino) . 60 «Boimè, tapina misera, com ao reo distinato! Gieso Cristo l altissimo del tutto m è airato: concepistimi a mmàttere in omo blestiemato. Cerca la terra, ch este granne assai, chiù bella donna di me troverai . 56-60 «Ohimè, misera tapina, com è triste il mio destino! Gesù Cristo, l Altissimo, è del tutto adirato con me; mi hai fatto nascere (concepistimi) affinché mi imbattessi (a mmàttere) in un uomo sacrilego (blestiemato). Percorri il mondo, che è assai grande, potrai trovare una donna più bella di me . 65 «Cercat aio Calabria, Toscana e Lombardìa, Puglia, Costantinopoli, Genova, Pisa e Sorìa, Lamagna e Babilonia e tutta Barberìa: donna non ci trovai tanto cortese, per che sovrana di meve te prese . 61-65 «Sono stato in Calabria, in Toscana e in Lombardia, in Puglia, a Costantinopoli, a Genova, a Pisa e in Siria, in Germania (Lamagna) e a Babilonia e in tutta l Africa del Nord (Barberìa): non vi ho trovato una donna tanto cortese, e per questo (per che) ti ho scelta (te prese) come mia sovrana . 70 «Poi tanto trabagliàstiti, faccioti meo pregheri, che tu vadi addomànnimi a mia mare e a mon peri. Se dare mi ti degnano, mènami a lo mosteri e sposami davanti da la jenti, e poi farò li tuo comannamenti . 66-70 «Poiché ti sei tanto affaticato (trabagliàstiti), ti faccio una preghiera, che tu vada a chiedermi in sposa a mia madre e a mio padre. Se acconsentono a darmi in moglie a te, portami al monastero e sposami pubblicamente (davanti da la jenti), e poi farò quello che vuoi . 53 tanta prova: è l impresa, ancora apparen- temente impossibile, di conquistare la donna. 63 Babilonia: nell incerta toponomastica medievale è Il Cairo o Baghdad. Le parole valgono magione Capita ancora di udire qualcuno che scherzosamente definisce la propria casa magione, forse per un aura di solennità che circonda questa parola un po desueta. Nel linguaggio letterario, invece, magione è un espressione ricorrente per indicare una dimora o una sede, concreta o anche figurata (la «magione di Dio , per esempio, era Roma). Questo termine viene dal latino mansio, che significa soggiorno , a sua volta derivato di manere, ossia rimanere , alloggiare : quale altra parola italiana ha questa origine? Indica il suo significato e inventa una frase che la contenga. Miniatura da un manoscritto del Roman de la Rose, un poema allegorico del XIII secolo, che nel Medioevo ebbe grande successo. 136 / LE ORIGINI E IL DUECENTO

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento