LE OPERE
Secretum L’opera, in latino, si compone di 3 libri scritti in forma di dialogo con sant’Agostino. Francesco e Agostino rappresentano i due volti di Petrarca: il primo simboleggia l’umanità e la vita terrena, il secondo la spiritualità e la religiosità. Il dialogo mette in scena il conflitto interiore del poeta tra le due opposte tendenze del suo spirito.
Le raccolte epistolari Altra importante produzione in latino è l’epistolario, vasta scelta di lettere di argomenti vari (viaggi, incontri, questioni culturali e letterarie, rievocazione del mondo antico e polemica contro la degenerazione dei tempi presenti, questioni filosofiche e teologiche e riflessioni personali), suddivise in alcune raccolte tra cui Familiares (Lettere agli amici) e Seniles (Lettere della vecchiaia), che avrebbe dovuto concludersi con una lettera ai posteri (Posteritati), autobiografia incompiuta che giunge sino al 1351.
Le altre opere in latino Fra le opere in versi di Petrarca ricordiamo anche Africa (poema epico in esametri), il Bucolicum carmen (12 egloghe sul modello virgiliano) e i Psalmi poenitentiales (preghiere in versi). In latino, ma in prosa, sono le opere di argomento storico (De viris illustribus, Rerum memorandum libri), i trattati (De vita solitaria, De otio religioso), i dialoghi filosofico-morali (De remediis utriusque fortune) e i testi di natura polemica (Invectivae contra medicum quendam, De sui ipsius et multorum ignorantia).
Canzoniere È una raccolta di 366 componimenti lirici (come i giorni dell’anno, più il sonetto proemiale): 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali, divisa in due sezioni: in vita e in morte di Laura. Petrarca lavora in varie fasi all’ordinamento dei diversi componimenti in un’architettura organica, fino agli ultimi anni di vita; di quest’opera esistono nove stesure diverse. Il Canzoniere costituisce un’autobiografia ideale, sul modello della Vita nuova di Dante. Petrarca vuole descrivere il passaggio dalle ▶ passioni terrene, come l’amore per Laura o la gloria poetica, ai valori della ▶ spiritualità.
Personaggio cardine dell’opera è Laura, la donna amata, figura idealizzata e simbolica che assume al tempo stesso connotati di umanità e di sensualità. Il vero protagonista dell’opera, tuttavia, è il poeta stesso, e questa è l’importante evoluzione rispetto alla lirica precedente: al centro dei versi non è più la donna, ma l’animo tormentato dell’autore, la sua ▶ interiorità.
Il tempo viene percepito, in una dimensione soggettiva, come ineluttabile; la vita si manifesta come una continua perdita di ciò che è stato e non è più.
Nel Canzoniere sono presenti anche tematiche etico-politiche (in particolare nelle canzoni Spirto gentil e Italia mia) e tematiche religiose (Vergine bella, che, di sol vestita, canzone alla Madonna che conclude la raccolta). Per Petrarca il volgare deve tendere a riprodurre la perfezione lessicale e strutturale del latino e può elevarsi al livello di una lingua letteraria, purché venga sottoposto a un processo di continuo raffinamento. Mentre Dante aveva utilizzato le diverse possibilità espressive della nascente lingua italiana, declinandola in tutti i suoi registri, Petrarca opta per uno stile elegante e armonioso. Da qui la definizione di «plurilinguismo» per l’opera di Dante e di ▶ «monolinguismo» per quella di Petrarca (Contini).
Trionfi È un poema allegorico-didascalico, rimasto incompiuto, in cui Petrarca si rifà alla Commedia dantesca e all’Amorosa visione di Boccaccio. È presente una successione di sei Trionfi: Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità. La struttura dell’opera è suddivisa in 6 parti, ciascuna dedicata a una visione ottenuta dal poeta in sogno. Si tratta di un’opera conforme alle tendenze simboliche del tempo e caratterizzata dall’elenco di personaggi famosi di cui si ammirava l’ingegno. Nonostante l’eleganza dei versi, i Trionfi risultano un’opera lontana dal nostro gusto, ancora radicata nella cultura medievale.