È il penultimo componimento del Canzoniere: il poeta medita sulle proprie esperienze, sente l’approssimarsi della fine della vita e si rivolge a Dio, come in una preghiera, chiedendogli aiuto per il tempo che ancora gli resta da vivere.
T20 - I’ vo piangendo i miei passati tempi
T20
I’ vo piangendo i miei passati tempi
Canzoniere, 365
I’ vo piangendo i miei passati tempi
i quai posi in amar cosa mortale,
senza levarmi a volo, abbiend’io l’ale,
4 per dar forse di me non bassi exempi.
Tu che vedi i miei mali indegni et empi,
Re del cielo invisibile immortale,
soccorri a l’alma disviata et frale,
8 e ’l suo defecto di Tua gratia adempi:
sì che, s’io vissi in guerra et in tempesta,
mora in pace et in porto; et se la stanza
11 fu vana, almen sia la partita honesta.
A quel poco di viver che m’avanza
et al morir, degni esser Tua man presta:
14 Tu sai ben che ’n altrui non ò speranza.
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
È un sonetto di meditazione e di bilancio esistenziale, tutto negativo, nel quale il poeta riconosce le proprie mancanze sul piano spirituale. Da qui, a partire dalla seconda quartina, scaturisce un accorato appello alla misericordia divina, affinché gli offra aiuto nell’ultima fase della sua vita.
Sono versi colmi di stanchezza e di dolore. Il poeta non nutre più speranze, tranne che in Dio. La stessa dolce immagine di Laura sembra ormai lontana dal suo cuore. È il preludio della canzone alla Vergine, il componimento che chiude il Canzoniere, di cui questo sonetto pone le premesse.
Le scelte stilistiche
Petrarca conferisce al sonetto un tono di preghiera e un andamento lento e struggente. Sono diversi gli elementi che cooperano a tale effetto di composta solennità: la quasi totale coincidenza tra metrica e sintassi (è presente solo un enjambement ai vv. 10-11); le dittologie aggettivali, frequenti in Petrarca, come indegni et empi (v. 5) e disviata et frale (v. 7); le antitesi tra guerra e tempesta da una parte e pace e porto dall’altra (vv. 9-10) e tra stanza […] vana e partita honesta (vv. 10-11); l’apostrofe al v. 5 (Tu), che prosegue nei versi successivi.
VERSO LE COMPETENZE
COMPRENDERE
1 Fai la parafrasi del sonetto.
2 Quali mancanze rimprovera il poeta a sé stesso?
3 A chi si rivolge il poeta con il Tu del v. 5?
4 Che cosa auspica l’autore per l’ultima parte della sua vita?
ANALIZZARE
5 Riporta lo schema delle rime.
6 Quale aggettivo si contrappone a mortale (v. 2)? (Lo trovi più avanti, in una sorta di antitesi a distanza).
7 Che tipo di proposizione è abbiend’io l’ale al v. 3?
8 Quale figura retorica è non bassi (v. 4) per significare “alti”?
SVILUPPARE IL LESSICO
9 ll sonetto è ricco di immagini metaforiche che descrivono la vita del poeta. Quali altre immagini possono essere usate per descrivere la vita umana e perché? Spiega le seguenti:
- a un albero;
- b un fiume;
- c una partita a carte/scacchi;
- d un fiore;
- e una corsa a ostacoli;
- f il variare delle stagioni.
INTERPRETARE
10 Al v. 14 (’n altrui non ò speranza), a chi o a che cosa si riferisce l’autore con altrui?
scrivere per...
ARGOMENTARE
11 Svolgi la seguente traccia: “Il Canzoniere di Petrarca come tentativo di bilancio esistenziale”. Per supportare la tua posizione, utilizza opportune citazioni tratte dai testi che hai letto, e in particolare da questo. Scrivi un testo argomentativo di circa 30 righe.
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento