T9 - Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io

T9

Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io

Rime

Il raffinato sogno d’evasione descritto in questo celebre sonetto evidenzia una componente fondamentale dell’esperienza stilnovistica: l’importanza dei legami d’amicizia tra i membri del cenacolo fiorentino.


Metro Sonetto con schema di rime ABBA ABBA CDE EDC.
 Asset ID: 113690 (let-audlet-guido-i-vorrei-che-tu-200.mp3

Audiolettura

Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io

fossimo presi per incantamento,

e messi in un vasel ch’ad ogni vento

4      per mare andasse al voler vostro e mio,


sì che fortuna od altro tempo rio

non ci potesse dare impedimento,

anzi, vivendo sempre in un  talento,

8      di stare insieme crescesse ’l disio.


E monna Vanna e monna Lagia poi

con quella ch’è sul numer de le trenta

11    con noi ponesse il buono incantatore:


e quivi ragionar sempre d’amore,

e ciascuna di lor fosse contenta,

14    sì come i’ credo che saremmo noi.

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DENTRO IL TESTO

I contenuti tematici

Oltre all’amore, un altro tema ricorrente nella produzione stilnovistica di Dante è l’amicizia. Seguendo i concetti espressi dagli autori antichi, in particolare Cicerone nel suo trattato Laelius de amicitia (Lelio o dell’amicizia), Dante vede in questo sentimento il senso di una profonda comunanza spirituale e una possibilità di arricchimento umano e culturale, che può maturare proprio attraverso la condivisione e il riconoscimento tra anime elette di una comune altezza d’ingegno.

Indirizzato a Guido Cavalcanti, illustre amico di Dante, il componimento esprime un desiderio di piacevole fuga dalla realtà, verso un mondo incantato, lontano dalle tensioni della vita sociale e dalle concrete preoccupazioni della quotidianità. È il sogno di una pace e di una felicità vagheggiate fuori e lontano dalla Storia.
C’è però nel testo un che di malinconico. È un aspetto che rimane sottotraccia, ma che si percepisce molto chiaramente appena ci si rende conto che la volontà di evadere è, di fatto, irrealizzabile, come testimoniano i modi verbali: un condizionale (vorrei, v. 1), che regge una serie di congiuntivi; il congiuntivo è di norma il modo della possibilità, ma qui esprime un’impossibilità. Come scrive la studiosa Teodolinda Barolini, «in questo sonetto l’amicizia è vissuta come un incanto di non-differenza (e la comune identità in quanto poeti non può che aumentare questo incanto) che dà squisito piacere ma anche tristezza: la completa reciprocità e trasparenza che si brama non è afferrabile nella vita umana e l’incanto è perciò velato di malinconia».

Le scelte stilistiche

Nel sonetto si può rilevare il modello provenzale del plazer (vocabolo che in quella lingua significava “piacere”, “piacevolezza”), cioè un elenco poetico di cose piacevoli, qui formulato con un lessico semplice e una sintassi lineare, caratteristiche tipiche della dolcezza stilnovistica.

Tuttavia, al di là dell’equilibrio della forma, il testo è pervaso da una precisa dialettica, che si coglie facendo attenzione alla ripartizione dei contenuti tra le due quartine da una parte e le due terzine dall’altra: nei primi otto versi sono al centro dell’attenzione gli amici e la loro unità di intenti; negli ultimi sei, invece, si mette a fuoco la presenza femminile. Il rapporto uomo-donna viene così evidenziato dalla polarizzazione dei due generi sulle due parti del componimento.

VERSO LE COMPETENZE

COMPRENDERE

1 Fai la parafrasi del testo.


2 Individua, strofa per strofa, i desideri di Dante.

ANALIZZARE

3 Quale desiderio del poeta contribuisce a dare al sonetto un’atmosfera magica?


4 Per quale motivo Dante non nomina la donna che ha scelto per sé come compagna sul vasel?


5 Quali elementi caratterizzano il rapporto di amicizia fra naviganti?

INTERPRETARE

6 Alla luce di quanto hai studiato, spiega perché questo sonetto è dedicato ai due amici e, in particolare, a Guido Cavalcanti.

scrivere per...

confrontare

7 Un testo classico sull’amicizia, che Dante certamente conosceva, era il Laelius de amicitia di Cicerone (44 a.C.). Svolgi una breve ricerca su quest’opera latina sintetizzando la particolare concezione ciceroniana dell’amicizia. Confrontala poi con quello che sai della visione dell’amicizia di Dante.

raccontare

8 Immagina di poter realizzare un sogno (o qualcosa che desideri da tempo) con il gruppo dei tuoi amici più stretti e descrivilo in un breve testo narrativo di circa 20 righe.

Il magnifico viaggio - volume 1
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