Specchi incantati - volume A

C era una volta... rr. 17-24 Prendono forma i rapporti fra i personaggi della fiaba. 20 es. 6 25 30 r. 30 In ogni storia, compresa questa, non ci sono solo personaggi principali e secondari... es. 7 35 40 45 50 PAROLA DI va, s avviò verso la caverna. Il leone Scorrazzava Il verbo si precipitò d un balzo su di lui, ma scorrazzare deriva da correre, ma trasmette riuscì soltanto a lacerargli le orecl idea di un movimento senza meta apparente, di un girovagare per svago chie con gli artigli, mentre quello rio per divertimento. Infatti, si dice parava di corsa tra i boschi. La volpe che scorrazzano i bambini o gli animali. Con uso figurato, si può dire che batté le mani, disperata d aver spresi scorrazza da un interesse all altro cato le sue fatiche. Il leone piangeva, o da un attività all altra senza mai approfondire nulla. ruggendo a gran voce, vinto dalla fame e dal dolore, e scongiurava la volpe di fare un altra prova e di escogitare uno stratagemma per portarglielo di nuovo. Quella gli rispose: «Difficile e faticoso è quel che tu mi ordini. Tuttavia ti presterò ancora il mio aiuto . E come un segugio gli andò dietro, macchinando trappolerie e domandando ai pastori se avevano veduto un cervo insanguinato. Quelli la indirizzarono nel bosco, dove essa lo trovò che riprendeva fiato, e sfacciatamente gli si fermò davanti. Il cervo, pieno d ira e con il pelo rabbuffato, gridò: «Non mi prenderai più, sporca bestiaccia; se ti avvicini a me sei morta. Va a volpeggiare1 con quelli che non ti conoscono. Va a scegliere qualcun altro per farlo re e per montargli la testa . E la volpe rispose: «Ma perché sei vile e pauroso? Perché sospetti di noi, tuoi amici? Il leone t aveva afferrato per le orecchie perché voleva darti dei suggerimenti e delle istruzioni sulla tua importante missione di re, prima di morire. E tu non sei stato capace di sopportare il graffio della zampa d un povero malato! Ora egli è più adirato di te, e vuol lasciare il regno al lupo. Ahimè, che brutto padrone! Ma su, vieni, non aver paura, e non comportarti come una pecora. Ti giuro, per tutte le foglie e per tutte le fonti, che il leone non ti farà nulla di male; quanto a me, sarò soltanto ai tuoi servizi . Ingannando in tal modo il disgraziato, lo indusse a tornarvi. E quando fu entrato nella caverna, il leone ebbe il suo pranzo e si succhiò tutte le ossa, le midolla e le viscere del cervo. La volpe stava là a guardarlo: cadde per terra il cuore, ed essa l afferrò e se lo mangiò come compenso delle sue fatiche. Il leone, intanto, facendo passare tutti i pezzi, non riusciva a trovare il cuore. La volpe, fermandosi un po lontano, gli disse: «Ma quello, di cuore non ne aveva. Inutile cercare; che cuore vuoi che avesse uno che per due volte è venuto nella tana, anzi proprio tra le zampe del leone? . Il desiderio degli onori turba la mente umana e oscura la visione dei pericoli. Esopo, Favole, trad. di E. Ceva Valla, Rizzoli, Milano 1980 1. volpeggiare: comportarsi con astu zia, tessendo inganni. 73

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa