Specchi incantati - volume A

Andrea Camilleri 30 35 40 45 50 55 60 9. gastìme: imprecazioni. 10. mogliere: moglie. 11. la prumissa: il voto. Intanto, torno torno alla vara del Santo ferma sulla piazza, principiarono brevi ma furibonde azzuffatine. Erano dovuti correre i carrabinera a fare ordine. Si erano formati così diversi gruppi familiari che, aspettando di montare sulla vara, si scambiavano male occhiate e gastìme9 di terribili malatìe. Una volta raggiunto il posto desiderato, i gruppi si mettevano in posa, i bambini accucciati ai piedi della statua del Santo, il capofamiglia Un devoto bacia la statua del santo durante la festa di San Calogero ad Agrigento. di fianco, un braccio amichevolmente passato sulle spalle di San Calò, la mogliere10 con la borsetta tra le mani all altro fianco. Mentre il fotografo col treppiedi scattava, i membri della famiglia ritrattata domandavano la grazia e dicevano all orecchio del Santo la prumissa:11 ma questi non se ne dava conto, gli occhi sul libro rilegato rosso che teneva aperto nella destra, la mano mancina stretta attorno a un nodoso bastone, la testa non alzava mai, non dava confidenza. Finite le fotografie, i portatori avevano sollevato senza sforzo la pesantissima vara e, caricatasela sulle spalle, avevano pigliato il fujuto.12 Il Santo sempre di prescia13 caminava, sempre tante cose da fare aveva. Avanti si erano messi i preti, le tonache al vento, obbligati a tenere quel passo di bersagliere,14 dietro venivano i tamburinari scatenati e dietro ancora i fedeli. Dai balconi parati con coperte ricamate pioveva giù il pane tagliato a fette, una foresta di mani i poveri accorrevano a centinara dai paesi vicini nasceva e scompariva ad ogni gettata, una vociata di ringraziamenti rintronava. Ogni tanto un suono di campanella avvertiva i portatori che c era da ricevere un offerta particolare, il Santo si fermava a malappena, data la rincorsa gli scaricatori facevano come i cavalli in discesa, il corpo indietro e le gambe in avanti, sulla strada scendeva il graziato e appuntava la prumissa in biglietti di banca ai lunghi nastri rossi e azzurri che pendevano dalle braccia della statua. Quando i nastri erano tutti pieni come la carta moschicida in un palmento,15 uno del comitato prendeva un sacco e vi stipava dintra i soldi. I proprietari delle taverne erano tenuti a non chiudere bottega una volta che Pietro Savio ci aveva tentato, con le aste della vara a catapulta gli avevano fatto saltare la porta se i portatori si decidevano a fermarsi, toccava a loro vino a volontà, 12. avevano pigliato il fujuto: erano corsi via. 13. prescia: fretta. 14. passo di bersagliere: cioè di corsa, come sono soliti fare i bersaglieri dell esercito nelle rassegne militari. 15. palmento: locale dove si pigia l uva. 617

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Narrativa