Se ti è piaciuto - Gli investigatori: da freddi supereroi

Gli investigatori: da freddi supereroi ad adorabili cialtroni proprio vero: non ci sono più gli investigatori di una volta. Un secolo fa il pubblico era chiamato innanzitutto ad ammirare l intelligenza superiore e la logica cristallina dei detective, veri e propri aristocratici del pensiero. E pazienza se poi coltivavano in privato qualche vizietto, come Sherlock Holmes, che non disdegnava alcolici e droghe. L epoca fra le due guerre vide salire alla ribalta una nuova generazione di borghesi, pacati e distinti: come Hercule Poirot, preoccupato più che altro della propria eleganza; Nero Wolfe, abitudinario e appassionato di orchidee; Jules Maigret, amante della pipa e delle brasserie parigine. Ben diversi i duri dalla mascella quadrata e i modi sbrigativi costruiti sul profilo di Dick Tracy, violento protagonista dal 1931 delle strisce disegnate da Chester Gould, che hanno conosciuto infinite imitazioni e ispirato romanzi e pellicole cinematografiche. L attore francese Jean Gabin nei panni del commissario Maigret. Marco Giallini presta il volto al vicequestore Rocco Schiavone. A ben guardare, nella figura del commissario Montalbano si fondono elementi tipici del giallo europeo e americano. Da un lato Montalbano ama i libri e odia la violenza; dall altro dimostra un gran caratteraccio, non solo con gli avversari ma anche con i colleghi e con la fidanzata Livia. Negli ultimi anni ci si è spinti ancora oltre in questa direzione. I nuovi investigatori sono sempre più cialtroni e indolenti. E anche sull onestà, a volte, ci sarebbe qualcosa da ridire. Un caso esemplare è quello del vicequestore romano Rocco Schiavone, trasferito per punizione ad Aosta, protagonista di vari romanzi firmati da Antonio Manzini e di un apprezzata serie televisiva. A destra, Sherlock Holmes e il dottor Watson in un illustrazione di Sidney Paget (1891). 615

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa