Specchi incantati - volume A

Gli autori UNIT 1 dove, tramite un rituale tragicamente farsesco, il deportato deve scegliere nella confusione una nuova calzatura. La concitata decisione può rivelarsi, attraverso la concatenazione di drammatiche conseguenze riportata dal narratore, il fatale errore che condurrà il prigioniero alla camera a gas. Produrre cose, distruggere persone I deportati lavorano nell industria del campo finché non esauriscono le loro risorse vitali: costretti a spossanti turni che possono oltrepassare le dieci ore giornaliere, vengono comandati dai kapò, i quali sono, frequentemente, criminali. Dalle condizioni di un lavoro assai duro, specialmente d inverno, se non altro perché si svolge sempre all aperto (rr. 77-78), non è esentato il ristretto gruppo degli specialisti che, seppure alle dipendenze di un civile, è però soggetto, fuori dal lavoro, alle stesse disumane condizioni dei lavoratori comuni (r. 83). Anche il lavoro, come tutte le altre attività, diventa qui un groviglio di leggi, di tabù e di problemi (r. 70): le autorità del lager sono in contrasto con le autorità civili della fabbrica; i criteri di attribuzione dei lavoratori ai vari gruppi sono oscuri o chiaramente piegati dalla corruzione; il riconoscimento dello stato di malattia richiede procedure e conoscenze misteriose. Così il lavoro perde completamente il significato positivo, di crescita personale e di progresso collettivo, che mantiene nel mondo degli uomini liberi: ad Auschwitz non esistono cittadini che lavorano per vivere, ma solo schiavi che faticano per morire. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE ANALIZZARE E INTERPRETARE 1. Come si distinguono i prigionieri politici dagli ebrei nel lager? 2. Fil di ferro (r. 18) e stracci (r. 19) sono oggetti normalmente considerati di poco conto, eppure nel lager assumono una grande importanza. Che cosa ne fanno i prigionieri? 3. Quando si trovano in alcuni luoghi del lager, i prigionieri devono stare attenti a rispettare delle regole rigide e spietate allo stesso tempo; descrivi, accanto a ciascun luogo, quali sono queste regole. a) Filo spinato:________________________________ b) Latrine:____________________________________ c) Doccia:____________________________________ d) Letto:_____________________________________ e) Baracca:__________________________________ f) Lavatoio:__________________________________ 4. Qual è il capo di abbigliamento più importante La lingua e lo stile p. 57 5. Sin dalle prime righe del brano si nota la volontà del narratore di adottare uno stile preciso per testimoniare la propria drammatica esperienza. A giudicare dalla scelta delle parole, il suo lessico è a aulico. c basso. b medio. d misto. 6. Come tutte le figure di parola, la ripetizione conferisce intensità espressiva a ciò che viene narrato. Sottolinea nel testo, in particolare dalla r. 1 alla r. 36, i verbi che sottolineano la conoscenza delle regole imposte ai deportati. 7. Come hai letto nel commento laterale, il narratore presenta, uno dopo l altro, i diversi riti da compiersi (rr. 37-38), servendosi di una figura retorica: quale tra queste? a Anafora. c Sineddoche. b Climax. d Enumerazione. a Le scarpe. c La giacca. 8. Un altra figura retorica presente nel testo è la metafora. Oltre a quella segnalata nel commento laterale, individuane almeno un altra. b Il cappello. d I pantaloni. _____________________________________________ per un prigioniero del lager? 582 Lavoriamo insieme sulle TECNICHE

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Narrativa