Specchi incantati - volume A

Gli autori UNIT 1 65 70 75 rr. 78-79 L elenco delle specializzazioni lavorative evidenzia l intento di Levi di utilizzare un lessico puntuale, aderente al vero e capace di documentare la realtà con esattezza. 80 es. 9 85 90 95 e la tela delle scarpe diventa insopportabile. Allora non resta che l ospedale: ma entrare in ospedale con la diagnosi di dicke F sse (piedi gonfi) è estremamente pericoloso, perché è ben noto a tutti, ed alle SS in ispecie, che di questo male, qui, non si può guarire. E in tutto questo, non abbiamo ancora accennato al lavoro, il quale è a sua volta un groviglio di leggi, di tabù20 e di problemi. Tutti lavoriamo, tranne i malati (farsi riconoscere come malato comporta di per sé un imponente bagaglio di cognizioni e di esperienze). Tutte le mattine usciamo inquadrati dal campo alla Buna;21 tutte le sere, inquadrati, rientriamo. Per quanto concerne il lavoro, siamo suddivisi in circa duecento Kommandos,22 ognuno dei quali conta da quindici a centocinquanta uomini ed è comandato da un Kapo. Vi sono Kommandos buoni e cattivi:23 per la maggior parte sono adibiti a trasporti, e il lavoro vi è assai duro, specialmente d inverno, se non altro perché si svolge sempre all aperto. Vi sono anche Kommandos di specialisti (elettricisti, fabbri, muratori, saldatori, meccanici, cementisti, ecc.), ciascuno addetto a una certa officina o reparto della Buna, e dipendenti in modo più diretto da Meister24 civili, per lo più tedeschi e polacchi; questo avviene naturalmente solo nelle ore di lavoro: nel resto della giornata, gli specialisti (non sono più di tre o quattrocento in tutto) non hanno trattamento diverso dai lavoratori comuni. All assegnazione dei singoli ai vari Kommandos sovrintende uno speciale ufficio del Lager, l Arbeitsdienst,25 che è in continuo contrasto con la direzione civile della Buna. L Arbeitsdienst decide in base a criteri sconosciuti, spesso palesemente in base a protezioni e corruzioni, in modo che, se qualcuno riesce a procurarsi da mangiare, è anche praticamente sicuro di ottenere un buon posto in Buna. L orario di lavoro è variabile con la stagione. Tutte le ore di luce sono ore lavorative: perciò si va da un orario minimo invernale (ore 8-12 e 12,30-16) a uno massimo estivo (ore 6,30-12 e 13-18). Per nessuna ragione gli H ftlinge possono trovarsi al lavoro nelle ore di oscurità o quando c è nebbia fitta, mentre si lavora regolarmente anche se piove o nevica o (caso assai frequente) soffia il vento feroce dei Carpazi;26 questo in relazione al fatto che il buio o la nebbia potrebbero dare occasione a tentativi di fuga. Una domenica ogni due è regolare giorno lavorativo; nelle domeniche cosiddette festive, invece di lavorare in Buna si lavora di solito alla manutenzione del Lager, in modo che i giorni di effettivo riposo sono estremamente rari. Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino 1986 20. tabù: divieti, interdizioni. 21. Buna: il nome della fabbrica di gomma sintetica in cui lavorano i detenuti del campo. Il nome deriva dalle iniziali dei componenti chimici utilizzati: il Butadiene (Butadien in tedesco) e il Sodio (Natrium in tedesco). 22. Kommandos: gruppi, squadre di lavoro. 580 23. buoni e cattivi: dal punto di vista della fatica e delle condizioni di chi ci lavora, e non in senso morale. 24. Meister: mastro, capo in tedesco. 25. Arbeitsdienst: letteralmente, significa servizio di lavoro in tedesco. Qui è il nome dell ufficio che si occupa, come dice il testo, di assegnare i prigionieri alle varie squadre di lavoro. 26. Carpazi: catena montuosa dell Europa che si estende attraverso Slovacchia, Polonia, Ucraina, Ungheria e Romania.

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Narrativa