T3 TIZIANO TERZANI, Lettera da Kabul (da Lettere contro la

Tiziano Terzani nasce a Firenze nel 1938 da umile famiglia. Dopo essersi laureato in Legge nel 1962, attratto dalla carriera di reporter e dalle culture orientali, nei primi anni Settanta diventa corrispondente per l Asia del settimanale tedesco Der Spiegel . In questa veste racconta la guerra in Vietnam. Nel 1979 si trasferisce con la famiglia a Pechino e poi a Tokyo. Un viaggio nell Asia sovietica, nei giorni del crollo dell URSS, gli ispira Buonanotte, signor Lenin (1992). Dal 1994 è in India, dove scrive Un indovino mi disse (1995), cronaca di un anno trascorso viaggiando, ma senza prendere aerei. Imprime una svolta alla carriera con le Lettere contro la guerra (2002), ispirate dall attentato alle Torri Gemelle di New York. Il suo ultimo libro, Un altro giro di giostra (2004), è una sorta di viaggio interiore, stimolato dalla grave malattia che lo colpisce. Prima di spegnersi, nel 2004, Terzani si ritira in una valle dell Appennino toscano, dove conduce lunghe conversazioni con il figlio Fosco, che le raccoglierà in La fine è il mio inizio (2006). TIZIANO TERZANI Lettera da Kabul T3 TRATTO DA Lettere contro la guerra, 2002 reportage in forma di lettera Dopo l attacco terroristico dell 11 settembre 2001 Terzani si reca in Afghanistan per capire meglio chi siano i terroristi islamici, convinto che l odio chiami odio e che la guerra, scatenata dagli americani alla ricerca di Osama bin Laden, non possa che risolversi in un tragico fallimento. Quando raggiunge la capitale, Kabul, trova un panorama splendido e insieme desolante. Audio LETTURA 5 10 Kabul, 19 dicembre 2001 La vista è stupenda. La più bella che potessi immaginarmi. Ogni mattina mi sveglio in un sacco a pelo disteso sul cemento e qualche piastrella di plastica d uno stanzone vuoto all ultimo piano del più alto edificio del centro città e gli occhi mi si riempiono di tutto quel che un viaggiatore diretto qui ha sempre sognato: la mitica corona delle montagne di cui un imperatore come Babur, capostipite dei moghul,1 avendole viste una volta, ebbe nostalgia per il resto della vita e desiderò che fossero la sua tomba; la valle percorsa dal fiume sulle cui sponde è cresciuta la città a proposito della quale un poeta, giocando sulle due sillabe del nome Kabul in persiano, scrisse: «La mia casa? Eccola: una goccia di rugiada fra i petali di una rosa ; il vecchio bazar dei Quattro Portici2 1. Babur... moghul: Z.ahir ud-D -n Muh.ammad, noto come Ba-bur (1483-1530), con i suoi successi militari, fondò in India il potente impero moghul. 2. bazar dei Quattro Portici: famoso per i suoi disegni murali, questo bazar venne di- strutto dalle truppe di occupazione inglesi nel 1842. 489

Specchi incantati - volume A
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Narrativa