Specchi incantati - volume A

Come si cambia L amara realtà, però, scopre la meschinità dell eroe idealizzato: l adorazione che il narratore prova per l amico, inizialmente incrollabile, si trasforma in un altrettanto fermo sdegno. Stupito e deluso, infatti, egli vorrebbe vendicarsi di chi, dietro l arroganza dei suoi modi, ha nascosto a tutti la propria natura bugiarda e la propria condizione sociale, occultata da una spregevole commedia (r. 52). Però, quando l occasione gli si presenta, i sentimenti di Augusto sono confusi: da una parte, infatti, egli è intenzionalmente freddo e silenzioso (r. 78) con Arcangelo ma, dall altra, lo vede abbandonato e inerme (rr. 85-86) e, subito pentito di averlo umiliato ed etichettato con crudeltà (Figlio di serva, rr. 83-84), scappa vergognandosi dalla bottega in preda al senso di colpa. Nel rievocare la sua fanciullezza, così, il narratore ci mostra gli intensi sentimenti in conflitto nel suo cuore. Nella mescolanza inestricabile di fanciullesco amore di compagno (r. 87) e di disprezzo (r. 89) per il superbo Arcangelo, l autrice vuole ritrarre una dolorosa capacità dell animo umano: quella di ferire coloro che amiamo, e di amare coloro che ci feriscono. Tra ricordo ed evocazione Il lettore viene posto di fronte alle particolareggiate memorie di Augusto: conosciamo l età del narratore all epoca dei fatti; abbiamo un minuzioso ritratto del compagno, dei suoi tratti fisici e, addirittura, della sua limpida (r. 5) risata. Ci vengono riferiti con esattezza i tratti della sua personalità, il colore dei suoi libri, le sue graziose cravattine (r. 14). Alla determinatezza dei dettagli, però, si accompagna una sorprendente vaghezza del quadro complessivo. Non sappiamo, a parte il nome, nulla del narratore. Quanti anni ha quando racconta? Quanto tempo è passato dai fatti? In quale città sono accaduti gli avvenimenti, e quando? Anche il compagno è una figura nel complesso sfuggente: non abbiamo la sua versione dei fatti, né sappiamo il suo vero nome, ma solo come lo vede il narratore. Nel lettore, così, nasce una sensazione di indeterminatezza che conferisce a questa breve storia l atmosfera lontana e suggestiva di una fantasia, o di un mito. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Augusto e Arcangelo sono a due compagni di giochi. 4. Perché i compagni di scuola, dopo la morte della madre di lui, disprezzano Arcangelo? a Perché hanno scoperto la verità sul conto della madre e, quindi, sulla sua condizione sociale. b due compagni di scuola superiore. b Perché è diventato povero. c due compagni di scuola elementare. c Perché è diventato orfano. d due vicini di casa. d Perché si è mostrato debole piangendo in clas- 2. Arcangelo è (sono possibili più risposte) a lo studente migliore della classe. b uno studente dall intelligenza viva e acuta. c uno studente pigro e ribelle. d uno studente ricco. e uno studente viziato. f uno studente superbo. se. 5. Quando i due compagni si incontrano nuovamente dopo qualche mese a sono felici di rivedersi. b il narratore insulta Arcangelo. c Arcangelo insulta il narratore. d si insultano a vicenda. 3. Chi è la donna che tutti i giorni va a prendere Arcangelo a scuola? 457

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Narrativa