T1 ANNE FRANK, Anne si presenta (da Diario)

Anne Frank nasce a Francoforte, in Germania, nel 1929, in un agiata famiglia di stirpe ebraica. Nel 1933 l ascesa al potere di Adolf Hitler convince Otto, il padre di Anne, a trasferire la famiglia ad Amsterdam. Ma nel 1940, scoppiata la Seconda guerra mondiale, i tedeschi arrivano in Olanda. Così, nel 1942, Otto Frank decide di nascondersi con moglie e figlie in un alloggio segreto. Qui vivono sino al 4 agosto 1944, quando la polizia nazista, avvertita da una segnalazione anonima, fa irruzione nell appartamento e arresta gli occupanti. I Frank vengono condotti ad Auschwitz e poi in altri lager, da cui solo il padre riuscirà a salvarsi. La madre muore agli inizi del 1945 a Birkenau; poco dopo la stessa sorte tocca ad Anne e alla sorella Margot, colpite dal tifo, a Bergen-Belsen. Il Diario scritto da Anne viene pubblicato nel 1947: tradotto in più di sessanta lingue, è divenuto una delle testimonianze più note e toccanti della Shoah, lo sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti. ANNE FRANK Anne si presenta T1 TRATTO DA Diario TITOLO ORIGINALE Het Achterhuis, 1942-1944 LINGUA ORIGINALE olandese memorialistica TESTO ESEMPLARE Il tempo Audio LETTURA Il 12 giugno 1942, per i suoi tredici anni, Anne Frank riceve in regalo un diario con la copertina di stoffa, a quadretti rossi e bianchi. Scherzosamente decide di chiamarlo Kitty, perché dovrà diventare la sua migliore amica, alla quale confidare tutti i suoi segreti. Ancora non immagina il dramma nel quale di lì a poco verrà risucchiata. rr. 1-6 Il diario è una forma autobiografica non retrospettiva e propone riflessioni condotte al momento: si tratta di una scrittura a caldo , in cui l autore si confronta con i propri sentimenti cercando di fare ordine nel proprio cuore. 5 es. 3-4 10 15 1. altisonante: enfatico. 432 Sabato 20 giugno 1942 Per una come me scrivere un diario è una sensazione davvero strana. Non solo perché non ho ancora mai scritto, ma perché ho l impressione che un domani né a me né a nessun altro potranno interessare le confidenze di una ragazzina tredicenne. Mah, tutto sommato non importa. Ho voglia di scrivere e, soprattutto, di sfogarmi una volta tanto su diverse questioni. «La carta è più paziente degli uomini . Questo modo di dire mi è tornato in mente un giorno che ero un po triste e malinconica e me ne stavo con la testa appoggiata sulle mani, a pensare se uscire o meno. Alla fine non mi sono mossa di lì e ho continuato a pensare. Già, la carta è davvero paziente, e visto che comunque non ho intenzione di fare leggere a nessuno questo quaderno cartonato che porta il nome altisonante1 di «diario , a meno di non avere nel corso della vita un amico o un amica che siano davvero degni di questo nome, credo che probabilmente non gliene importi niente a nessuno. Ma eccomi arrivata al motivo per cui mi è venuta l idea di tenere un diario: non ho un amica.

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa