T4 ROSELLA POSTORINO, Il cibo del Führer (da Le

Rosella Postorino nasce a Reggio Calabria nel 1978 ma è ligure d adozione. Si laurea in Lettere moderne a Siena ed esordisce come scrittrice nel 2004 con il racconto In una capsula, incluso nell antologia Ragazze che dovresti conoscere, scritta a più mani da giovani autrici italiane. Dopo il primo romanzo, La stanza di sopra, uscito nel 2007, pubblica nel 2009 L estate che perdemmo Dio, storia di una famiglia del Sud immigrata al Nord, e Il corpo docile (2013), dedicato all esperienza di una giovane donna nata in carcere. La psicologia femminile è anche al centro del romanzo Le assaggiatrici, del 2018, con cui vince l importante premio Campiello. ROSELLA POSTORINO T4 TRATTO DA Le assaggiatrici, 2018 romanzo Il romanzo racconta la storia di Rosa Sauer, giovane tedesca reclutata con altre donne dai nazisti per verificare sulla sua propria pelle che i cibi destinati a Hitler non siano avvelenati. L autrice ha preso spunto dalla vicenda storica di Margot W lk (1917-2014), una ragazza tedesca che, tra l inverno del 1941 e l autunno del 1944, rischiò quasi ogni giorno di morire per scongiurare un eventuale avvelenamento del F hrer. In queste pagine la protagonista si trova, per la prima volta, nel quartier generale del dittatore con le sue nuove compagne di lavoro. Audio LETTURA rr. 1-6 La narratrice adotta una sintassi paratattica incalzante per raccontare la drammatica esperienza che la protagonista condivide con le compagne. es. 4 5 10 rr. 11-15 Emerge con chiarezza la focalizzazione interna. es. 4 15 Entrammo una alla volta. Dopo ore di attesa, in piedi nel corridoio, avevamo bisogno di sederci. La stanza era grande, le pareti bianche. Al centro, un lungo tavolo di legno su cui avevano già apparecchiato per noi. Ci fecero cenno di prendere posto. Mi sedetti e rimasi così, le mani intrecciate sulla pancia. Davanti a me, un piatto di ceramica bianca. Avevo fame. Le altre donne si erano sistemate senza far rumore. Eravamo in dieci. Alcune stavano dritte e compite, i capelli tirati in uno chignon.1 Altre si guardavano intorno. La ragazza di fronte a me strappava pellicine con i denti e le triturava sotto gli incisivi. Aveva guance morbide chiazzate di couperose.2 Aveva fame. Alle undici del mattino eravamo già affamate. Non dipendeva dall aria di campagna, dal viaggio in pulmino. Quel buco nello stomaco era la paura. Da anni avevamo fame e paura. E quando il profumo delle portate fu sotto il nostro naso, il battito cardiaco picchiò sulle tempie, la bocca si riempì di saliva. Guardai la ragazza con la couperose. Aveva la mia stessa voglia. 1. chignon: modo di acconciare i capelli, raccolti come in un nodo sulla nuca. 414 TESTO ESEMPLARE Il narratore Il cibo del F hrer 2. couperose: difetto estetico della pelle, che diventa rossastra per la rottura o la dila- tazione dei capillari.

Specchi incantati - volume A
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Narrativa