Specchi incantati - volume A

A quei tempi 10 15 20 25 30 35 40 altre compagnie erano serrate,8 nella PAROLA DI Trincea un termine trincea e nei camminamenti9 e dietro che deriva dal francese tranchée, participio i roccioni10 che avevamo alle spalle. passato del verbo trancher, tagliare . Non si sentiva un bisbiglio. Si vedeCi riporta alla terminologia militare e di conseguenza alla guerra. La trincea è vano muoversi le borracce di cognac. costituita da un lungo fossato (scavato in Dalla cintura alla bocca, dalla bocca genere parallelamente e a breve distanza dal fronte nemico), protetto da un rialzo ottenuto alla cintura, dalla cintura alla bocca. con la stessa terra scavata o con sacchi di sabbia o lastre di metallo. In essa i soldati Senza arresto, come le spolette11 d un combattevano, si difendevano dal nemico grande telaio, messo in movimento. e vivevano (o sopravvivevano) in precarie condizioni fisiche e psicologiche. In senso Il capitano Bravini aveva l orolofigurato, essere in trincea significa trovarsi in gio in mano, e seguiva, fissamente, una situazione di enorme disagio o di pericolo. il corso inesorabile dei minuti. Senza levare gli occhi dall orologio gridò: «Pronti per l assalto! . Poi riprese ancora: «Pronti per l assalto! Signori ufficiali, in testa ai reparti! . Il sergente dei guastatori ferito continuava a gridare: «Avan . Gli occhi dei soldati, spalancati, cercavano i nostri occhi. Il capitano era sempre chino sull orologio e i soldati trovarono solo i miei occhi. Io mi sforzai di sorridere e dissi qualche parola a fior di labbra; ma quegli occhi, pieni di interrogazione12 e di angoscia, mi sgomentarono.13 «Pronti per l assalto! , ripeté ancora il capitano. Di tutti i momenti della guerra, quello precedente l assalto era il più terribile. L assalto! Dove si andava? Si abbandonavano i ripari e si usciva. Dove? Le mitragliatrici, tutte, sdraiate sul ventre imbottito di cartucce, ci aspettavano. Chi non ha conosciuto quegli istanti, non ha conosciuto la guerra. Le parole del capitano caddero come un colpo di scure. La 9ª era in piedi, ma io non la vedevo tutta, talmente era addossata ai parapetti della trincea. La 10ª stava di fronte, lungo la trincea, e ne distinguevo tutti i soldati. Due soldati si mossero ed io li vidi, uno a fianco dell altro, aggiustarsi il fucile sotto il mento. Uno si curvò, fece partire il colpo e s accovacciò su se stesso. L altro l imitò e stramazzò accanto al primo. Era codardia, coraggio, pazzia? Il primo era un veterano del Carso.14 «Savoia! ,15 gridò il capitano Bravini. «Savoia! , ripeterono i reparti. 8. serrate: strette, compatte. 9. camminamenti: fossati scavati in modo da sfuggire all osservazione e al fuoco nemico; fungono da vie di comunicazione all interno della trincea. 10. roccioni: grosse formazioni rocciose isolate. 11. spolette: dispositivi in legno o in metallo delle macchine per cucire e dei telai artigianali, dette anche navette . Con il suo continuo andirivieni, la spola intreccia i fili della trama (orizzontali) con quelli dell ordito (verticali), ottenendo così la tessitura. 12. interrogazione: interrogativi, domande. 13. sgomentarono: turbarono profondamente. 14. veterano del Carso: un soldato che aveva combattuto a lungo sul Carso, l altopiano calcareo esteso tra Friuli, Slovenia e Croazia, teatro dei principali scontri sul fronte italo-austriaco della Prima guerra mondiale. 15. Savoia!: grido di battaglia inneggiante alla dinastia che allora regnava in Italia. 391

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Narrativa