Specchi incantati - volume A

Percorsi di educazione civica 55 60 65 70 75 80 85 90 AGENDA 2030 Nell attuale scenario post moderno, tra il trionfo di una globalizzazione sradicante e senza limiti e un modello di sviluppo criminale quale quello neo-liberista, il diritto all immigrazione diventa connaturato ad un tipo di società instabile, depauperata,4 aperta a tutti i costi, di poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi: l immigrazione come diritto assoluto e come diritto umano, unita ad un accoglienza come dovere e sola soluzione per i cosiddetti paesi industrializzati, diventa così l ultima frontiera dei diritti per tutti, in un mondo per converso sempre più iniquo, aggressivo e divisivo. Le nazioni e i singoli Stati, lasciati a se stessi, mettono in campo l impossibile e riescono qualche volta persino nel miracolo di un integrazione socio-culturale tra nativi e nuove comunità; l Italia stessa ha ottimi esempi di convivenza e civiltà tra prime e seconde generazioni, quando istituzioni religiose, statali e scolastiche funzionano al meglio. Questo aspetto, tuttavia, non PAROLA DI Abominio Qualcosa di può essere l unica soluzione e da intollerabile, inaccettabile, cristiani e quindi da europei non ma che purtroppo esiste. Al contrario dell abominevole uomo si deve più accettare l automatismo delle nevi, ovvero lo yeti, il mostruoso uomo scimmiesco che secondo la leggenda povertà-immigrazione come doginfesterebbe i monti dell Himalaya. ma dopo due decadi di ventunesimo secolo: il vero diritto è quello a non immigrare. Nel 2020 l immigrazione per fame, medicinali, acqua potabile, guerre deve essere considerata un abominio da fronteggiare con ogni mezzo: nei paesi dell Africa sub-sahariana si dovrebbe prendere in considerazione l immigrazione solo in necessari casi di lavoro, studio, viaggio, confronto e approfondimento culturale. Come raggiungere tale obiettivo? In primo luogo smettendo, attraverso le multinazionali occidentali, di depredare risorse e ricchezze del Continente Nero; in secondo luogo, su questa scia, dimenticandosi dell Africa e del suo enorme debito pubblico contratto con istituti di credito mondiali. Una volta lasciata a se stessa, l Africa andrà riscoperta, e sul continente si potrà veramente investire in tecnologie, risorse umane, infrastrutture, lavoro specializzato, dialogo interreligioso e cultura, con l Italia in grado storicamente, geograficamente e spiritualmente di giocare un ruolo da assoluta protagonista. Niente più morti in mare, niente più tratte di schiavisti, niente più vessazioni, niente più conflitti: la fine degli interessi privati figli di biechi calcoli materialisti , il trionfo di fratellanza, lealtà e dovere. Quando tutto ciò inizierà ad essere dibattuto, quando un bambino nato a Freetown, ad Abuja o a Bamako5 potrà avere le stesse possibilità e le stesse garanzie di partenza di uno nato a Praga, a Roma o a Bruxelles, solo allora la questione immigrazione sarà un pallido ricordo. Filippo Massetti, Il diritto a non emigrare, www.lintellettualedissidente.it, 3 settembre 2020 (con tagli) 4. depauperata: impoverita. 384 5. Freetown... Abuja... Bamako: capitali rispettivamente di Sierra Leone, Nigeria e Mali.

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Narrativa