Specchi incantati - volume A

AGENDA Percorsi di educazione civica 2030 LABORATORIO SUL TESTO 1. A chi si riferisce l espressione Bel paese, brutta gente? 2. «Ehi, Fiorello, dov è la scimmia? (rr. 47-48:) a che cosa allude il grido di scherno rivolto dagli americani a Fiorello La Guardia? a Al fatto che gli italia- c Ai suonatori italiani ni erano considerati molto pelosi. che giravano per le strade in compagnia di una scimmia. b Alla convinzione che l Italia fosse infestata dalle scimmie. 3. All estero vivono milioni di persone di origine italiana. Cosa sai di loro? Come mai in Italia se ne parla poco, a tuo parere? 4. Elenca almeno tre stereotipi che venivano rinfacciati agli italiani e che oggi talvolta vengono utilizzati contro gli immigrati extracomunitari. 5. Cerca in Rete una fotografia di Little Italy a New York all inizio del Novecento e scrivi 10 righe di commento. d Alla presunta stupi- dità degli italiani. VERSO L ESAME DI STATO: il testo argomentativo Esprimere giudizi e opinioni anche attraverso il confronto Utilizzo dei connettivi logici Tra i procedimenti logici, di cui abbiamo già parlato, oltre al ragionamento deduttivo e induttivo è molto utilizzato anche quello analogico, che si basa sul confronto. Operare un confronto tra due fenomeni o due situazioni, ma anche tra due testi, significa stabilirne similitudini o divergenze per poi avvalorare l interpretazione o il giudizio che di essi esprimiamo. Da un punto di vista formale, nel confrontare sono basilari specifici connettivi logici che stabiliscono parallelismi, contrapposizioni, confronti, obiezioni, opposizioni (sia... sia, quanto... tanto, così... come, d altra parte, anzi, piuttosto, al contrario, mentre, tuttavia, sebbene, nondimeno, se da una parte... dall altra invece ecc.). Nemico assoluto del ragionamento e dell argomentazione è, invece, lo stereotipo, un «opinione precostituita, generalizzata e semplicistica, che non si fonda cioè sulla valutazione personale dei singoli casi ma si ripete meccanicamente, su persone o avvenimenti e situazioni (treccani.it). Nel suo saggio Gian Antonio Stella combatte con certi stereotipi che per anni hanno condizionato il giudizio internazionale sul popolo italiano, mostrando quanto alcuni pregiudizi, forse non del tutto infondati, ma certamente infamanti, siano stati causa di atteggiamenti di intolleranza, discriminazione, xenofobia, nei confronti dei nostri padri . Un atteggiamento inaccettabile che oggi va evitato nei confronti di chi, in cerca di una vita migliore, raggiunge i paesi europei con la volontà di rispettarne le leggi. Gli stereotipi legati alle abitudini dei popoli sono tantissimi, alcuni positivi, altri negativi come quelli con cui sono stati giudicati i migranti italiani (i tedeschi sono tutti nazisti, gli arabi tutti terroristi ecc.). Fai una ricerca sugli stereotipi più diffusi, scegli quelli che ti sembrano più assurdi e cerca di smontarli attraverso delle argomentazioni ragionate. Nella parte finale del passo, Stella fa un affermazione che è in netto contrasto con quanto argomentato nel precedente articolo di Pievani: Certo, un paese è di chi lo abita, lo ha costruito, lo ha modellato su misura della sua storia, dei suoi costumi, delle sue convinzioni politiche e religiose. Di più: ogni popolo ha il diritto, in linea di principio ed entro certi limiti, di essere padrone in casa propria (rr. 106-110). Opera un confronto tra i due testi, soffermandoti sul tema trattato e su come ognuno dei due scrittori affronta la questione (per farlo dovrai usare in maniera corretta i connettivi che ti permettono di stabilire dei parallelismi). Dai, poi, una valutazione personale su quella che ti sembra l idea più plausibile, motivando la tua scelta. 380

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Narrativa