Se ti è piaciuto - Il mondo del precariato

Il mondo del precariato Oltre a Il mondo deve sapere, nel 2006 uscirono altre due opere significative sul precariato, a metà fra letteratura e reportage, testimonianze di una condizione che già allora andava dilagando. In Mi spezzo ma non m impiego Andrea Bajani (n. 1975) racconta varie categorie di lavoratori flessibili: interinali, stagisti, co.co. co., partite Iva, freelance. Tutti personaggi che ritornano nelle interviste rimontate da Aldo Nove (n. 1967) in Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese... Il romanzo tragicomico della Murgia non rappresenta quindi un caso isolato, ma è diventato l emblema di una generazione depredata, anche grazie all interpretazione che ne ha dato Paolo Virzì nel film Tutta la vita davanti (2008). Non sono mancate le pellicole incentrate sul precariato. In molti ne hanno tratto lo spunto per suggerire letture agrodolci del problema, insistendo con amara comicità sull arte di arrangiarsi. Così accade in Smetto quando voglio (2014), di Sidney Sibilia (nel 2017 sono usciti i sequel, Masterclass e Ad honorem), storia di un gruppo di ricercatori universitari che si ribellano a un instabilità cronica riciclandosi in scalcinati criminali. Isabella Ragonese nella parte di Marta in Tutta la vita davanti (2008). Particolare della locandina del film Smetto quando voglio (2014) . 306 Più legato alla tradizione è invece il film di Gianni Amelio L intrepido (2013), nel quale un generoso Antonio Albanese reagisce alle difficoltà con il sorriso sulle labbra. Ogni giorno si reinventa in un mestiere, rimpiazzando qualcuno che deve assentarsi dal lavoro. Ma la malasorte resta in agguato, e tenta in ogni modo di affondare il suo incrollabile ottimismo. Antonio Albanese in L intrepido (2013).

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa