Specchi incantati - volume A

Ridi ridi SPECCHI di CARTA Ti è mai capitato di avere un vero e proprio rivale, una persona da cui ti separano profonde divergenze, ma per cui nutri magari segretamente un profondo rispetto? I celebri personaggi coniati da Guareschi incarnano perfettamente questa esperienza. Don Camillo, da bravo pastore, cerca di ricondurre le pecorelle smarrite all ovile, instradandole anche a forza sulla retta via della tradizione e del Vangelo. Peppone, da parte sua, predica la rivoluzione dei lavoratori e parla dell Unione Sovietica come se fosse il paradiso in terra. A chi dare ret- ta? Processione o comizio? Confessionale oppure falce e martello? La scrittura cordiale di Guareschi ci trasporta in un piccolo mondo antico, dove ironia, solidarietà e rispetto per il prossimo rendono le persone uguali e di pari dignità, oltre qualsiasi divergenza ideologica. Ma uguaglianza vera non vuol dire noia o fine dei conflitti, anzi... I due rivali continuano la loro lotta senza esclusione di colpi, convinti ciascuno della propria idea e del proprio ruolo, ma uniti sulle cose più importanti. Tra cui, si capisce, un imperdibile giro sulla giostra. ANALISI ATTIVA Scappatelle al luna park In tempo di bufera elettorale, non bisogna mostrarsi deboli o darsi a frivolezze e inutili divertimenti. Don Camillo lo sa bene, e sa anche che nel suo piccolo paese le voci corrono rapide. Nel borgo di provincia in cui si svolge la saga di don Camillo e Peppone, l imperativo è salvare la faccia per non perdere voti. Ma, come molto spesso accade ai personaggi di Guareschi, il lato umano è più forte di quello politico... Anzi, in questo caso, il lato infantile. Infatti, don Camillo cede alla tentazione irresistibile di fare un giro sulla nuovissima giostra aerea: ormai verso mezzanotte rincasati gli ultimi clienti il parroco costringe l uomo del luna park a fargli provare il piacere proibito , facendo leva sul senso di colpa per il fastidio arrecato dal volume troppo alto della musica, che del resto l uomo non può abbassare ulteriormente. La cosa sembra fatta e l accordo raggiunto, ma a questo punto la squadra dell antagonista Peppone irrompe sulla scena. Il prete è in trappola: come nascondere il suo capriccio infantile, davanti agli agguerriti nemici politici? 1. Da quando è arrivato il luna park, che cosa fa don Camillo, la sera? 2. [...] la gente, avendo occhi, vede e, non avendo cervello dentro la zucca, ride vedendo un prete gingillarsi sulla giostra (rr. 27-28). Di chi è questa riflessione? Una gara di spavalderia a Del narratore esterno onnisciente. b Di don Camillo. c Di Giovannino Guareschi. d Del narratore interno. I comunisti, molto più disinvolti, dimostrano spavalderia: Peppone pare infatti non temere che un giro di giostra possa rovinargli la reputazione. Guareschi è qui molto abile a dosare le informazioni, e a fornirle in modo indiretto. Se Peppone fosse stato davvero privo di remore, non sarebbe certo andato al luna park di notte; ma non può mostrarsi debole di fronte al rivale. Don Camillo ha lo stesso problema, visto che non può nemmeno darsi alla fuga; il parroco, quindi, dissimulando il suo obiettivo reale, dichiara di essere lì solo per lamentarsi del volume. Inoltre, dato che la miglior difesa è l attacco, rovescia su Peppone e compagni la colpa che sotto sotto imputa a se stesso, attribuendo loro gli ironici epiteti di frugoletti (r. 87) e bambini (Vada, vada, signor sindaco [...]. I bambini la chiamano, rr. 89-90). Dopo aver preso in giro gli avversari sfoggiando il suo ruvido sarcasmo, il parroco non resiste e salta sull aeroplanino: anche in questo caso va notata l abilità narrativa di Guareschi, che attraverso un cambio di focalizzazione da don Camillo a Peppone ci informa della risoluzione del parroco soltanto a cose fatte, quando è già salito sulla giostra, ormai in moto. 287

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa