Specchi incantati - volume A

Ridi ridi SPECCHI di CARTA Quante volte la nostra vita ci appare monotona e grigia? Colazione, scuola, pranzo, compiti, sport, cena, giorno dopo giorno. Perfino i nostri momenti di svago sembrano sempre gli stessi e finiscono per annoiarci! Figuriamoci allora che cosa potrebbe provare un uomo come Belluca, che lavora a ciclo continuo sommerso dai libri contabili, e a casa ha dodici bocche da sfamare, di cui sette appartengono a monelli e tre a vecchie cieche. Eppure, anche a chi sembra più incastrato nelle maglie della routine può capitare di udire il fischio del treno e di mettere a soqquadro il proprio modo di vivere. A scatenarlo può essere, come nel caso del protagonista del racconto, un normale evento della realtà che ci circonda, un ritardo, un impercettibile strappo. Teniamo gli occhi ben aperti, laviamoci bene le orecchie allora: sarebbe un peccato non cogliere il segnale... GUIDA ALLA LETTURA L umorismo filosofico di Pirandello Lungi dal coincidere con il semplice divertimento del comico, l umorismo pirandelliano ha un profondo valore filosofico. L umorista secondo Pirandello è colui che sa affinare il suo sguardo sulla vita, smascherandone le finzioni, affrontandone apertamente la durezza e, talvolta, la tragicità. Ciò che differenzia l umorismo dal comico è infatti la componente riflessiva: se il comico è un «avvertimento del contrario cioè la registrazione del fatto che le cose non vanno come dovrebbero, secondo quanto stabilito dalle convenzioni sociali , l umorismo implica invece un «sentimento del contrario , cioè una riflessione sui motivi profondi dell anomalia che ha, inizialmente, scatenato il riso. Il treno ha fischiato è un perfetto esempio di novella umoristica pirandelliana: una situazione comica viene scoperchiata, mostrando l elemento doloroso che la genera. All ilarità subentrano così la pena e la compassione. Un titolo a effetto La visione pirandelliana ha precise conseguenze stilistiche, a partire dal titolo: invece di riferirsi al nome del protagonista, o di introdurre il tema principale (per esempio, La follia di Belluca ), come avviene di norma nella tradizione dei racconti ottocenteschi, Il treno ha fischiato mette in primo piano un dettaglio in apparenza marginale, che però si rivela essere, inaspettatamente, al centro della narrazione. Prima di iniziare a leggere è impossibile prevedere il contenuto della novella attraverso il titolo: anche questo depistaggio fa parte dello spiazzamento necessario a far cadere i paraocchi (r. 38) e interpretare il mondo in modo umoristico . L invenzione del personaggio Il povero contabile Belluca è un perdente completo, un fallito, un grande sconfitto dalla vita. Le novelle di Pirandello sono piene di personaggi simili: mariti traditi, affaristi in bancarotta, preti senza più vocazione, anziani dimenticati e soli, contadini senza terra... Una galleria di vinti per cui non c è più soluzione: il tempo dell agire è finito, la disfatta si è già consumata, e il loro destino sventurato li incatena senza scampo all infelicità e alla solitudine. L iperbole enfatizza spesso la loro condanna alla sofferenza: in questo caso Belluca vive con tre (non una!) vecchie cieche, due figlie vedove con nipoti a carico, e mantiene tutti con il suo stipendio da impiegato, arrotondando in notturna con un lavoro di copiatura. Inoltre, sopporta remissivo le angherie dei colleghi e del capoufficio, che godono a infierire su di lui. Il fischio liberatore A un tratto, la monotonia della vita di Belluca viene rotta da un fatto a prima vista insignificante. L insonnia tiene sveglio lo sfortunato ragioniere, che così finisce per udire il fischio di un treno notturno di passaggio nelle vicinanze. Tale evento innesca una sorta di esplosione interiore: Belluca scopre una dimensione diversa, una realtà oltre che si estende al di là della sua vita da vecchio somaro (r. 36), da bestia bendata che gira la stanga del molino (rr. 182-183). Il ragioniere si ricorda, d un colpo, che esistono altre città, e poi inizia a visitarle 275

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Narrativa