Specchi incantati - volume A

Alatiel, o madonna Jancofiore. Che Boccaccio nutrisse un vivo interesse per le arti figurative è d altronde testimoniato dalla frequenza con cui incontriamo artisti nelle sue cento novelle: spesso realmente esistiti, come Giotto e Buffalmacco, instancabile beffatore alle spese di sciocchi e presuntuosi. Altri disegni di mano boccacciana sono presenti a margine di un manoscritto del Decameron copiato da un giovane fiorentino, Giovanni d Agnolo Capponi, sotto la supervisione dell autore, che aggiunse 18 splendide illustrazioni ad acquerello. La più suggestiva è quella che s incontra in apertura, dove campeggiano due coppie di innamorati a cavallo, una di fronte all altra. Da una parte Ginevra e Lancillotto, dall altra la dama di Malehaut e il principe Galeotto: i protagonisti del romanzo cavalleresco francese che aveva fatto esplodere la passione amorosa di Paolo e Francesca, nel quinto canto della Divina Commedia. Negli ultimi anni di vita Boccaccio iniziò a temere che anche certe sue novelle, poco castigate, avrebbero potuto portare alla perdizione le lettrici alle quali aveva dedicato il Decameron. Senza rinnegarlo, cercò allora di limitarne la circolazione: ma dopo la sua morte nulla poté arrestare la passione dei lettori, che ha visto in questo capolavoro il più affascinante scrigno di storie creato nell Italia medievale.

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa