Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 4 La narrativa umoristica 195 200 Pur avendo voglia di ridere, i due cercarono di fargli capire che la moglie non aveva nessuna colpa, perché lui, sapendo che le donne hanno potere di far perdere le proprietà delle pietre, non avrebbe dovuto comparirle dinnanzi quel giorno. Se contro ogni buon senso lo aveva fatto, era segno che Dio voleva punirlo per aver cercato d ingannare i suoi compagni non dicendo d aver trovato la pietra. Vedendo che a quelle parole Calandrino si andava calmando, Bruno e Buffalmacco se ne andarono a raccontare in giro la nuova beffa, lasciando l amico con la casa piena di sassi e la moglie pesta14 e malconcia da consolare. Giovanni Boccaccio, Calandrino lapidato, in Piero Chiara, Il «Decameron raccontato in 10 novelle, Mondadori, Milano 1984 14. pesta: contusa, piena di lividi. SPECCHI di CARTA Il passare dei secoli è un mistero affascinante, e contiene paradossi che per quanto ci sforziamo non potremo mai sciogliere. Da un lato, la novella di Calandrino funziona come una macchina del tempo in miniatura: poche righe e siamo trasportati nella Firenze del Trecento, tra pittori, buontemponi e mercanti che provano a sbarcare il lunario, in mezzo al tipico fermento che caratterizzava i grandi centri tardomedievali. Dall altro, non capita spesso di leggere racconti tanto moderni: non solo perché anche a quel tempo esistevano ravioli e parmigiano grattugiato, ma anche e soprattutto perché la stupidità di Calandrino per quanto caricata al massimo è una condizione senza tempo, al pari della pronta cattiveria di Bruno e Buffalmacco. Per di più Calandrino è una macchietta tanto riuscita da suscitare nel lettore di oggi qualche scomodo interrogativo. Ridiamo per divertimento puro e disinteressato o anche noi, all occorrenza, ci accaniamo con una punta di sadismo su chi ci sembra sciocco? Oppure, come reagiamo quando qualcosa a cui teniamo si rivela lontanissimo dalle nostre aspettative e dai nostri desideri? Scuola di Leonardo da Vinci, Una rappresentazione caricaturale di Dante, Petrarca e Boccaccio, XVI secolo. GUIDA ALLA LETTURA La cornice del Decameron 262 Il Decameron di Boccaccio opera capostipite della narrativa italiana è una raccolta di cento novelle inserite in una cornice, secondo la tecnica del racconto nel racconto, o narrazione a incastro. Mentre a Firenze imperversa la terribile peste del 1348, sette fanciulle e tre giovani si rifugiano in un amena residenza di campagna, lontani dal pericolo del contagio e dai disordini sociali provocati dall epidemia. Tra danze, canti e tavole imbandite, l «onesta brigata trascorre dieci giorni (il titolo stesso Decameron, derivante dal greco, significa dieci giorni ), ricreando una piccola isola di civiltà ideale , fatta di ozio, decoro, conversazioni cortesi, bellezza materiale e spirituale. In questo contesto idilliaco, i giovani dedicano il tempo a disposizione al «novellare , cioè a raccontarsi storie, seguendo una serie di regole fissate in partenza: ogni giorno vengono eletti un re o una regina , incaricati di scegliere l argomento

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa