Specchi incantati - volume A

L incanto della narrativa 15 20 25 30 Certo, la posizione ideale per leggere non si riesce a trovarla. Una volta si leggeva in piedi, di fronte a un leggio. Si era abituati a stare fermi in piedi. Ci si riposava così quando si era stanchi d andare a cavallo. A cavallo nessuno ha mai pensato di leggere; eppure ora l idea di leggere stando in arcioni,1 il libro posato sulla criniera del cavallo, magari appeso alle orecchie del cavallo con un nimento2 speciale, ti sembra attraente. Coi piedi nelle staffe si dovrebbe stare molto comodi per leggere; tenere i piedi sollevati è la prima condizione per godere della lettura. Bene, cosa aspetti? Distendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, su due cuscini, sui braccioli del divano, sugli orecchioni3 della poltrona, sul tavolino da tè, sulla scrivania, sul pianoforte, sul mappamondo. Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele. Adesso non restare lì con le scarpe in una mano e il libro nell altra. Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti. Fa in modo che la pagina non resti in ombra, un addensarsi di lettere nere su sfondo grigio, uniformi come un branco di topi; ma sta attento che non le batta addosso una luce troppo forte e non si ri etta sul bianco crudele della carta rosicchiando le ombre dei caratteri come in un mezzogiorno del Sud. Cerca di prevedere ora tutto ciò che può evitarti d interrompere la lettura. [...] Che c è ancora? Devi far pipì? Bene, saprai tu. Italo Calvino, Se una notte d inverno un viaggiatore, Mondadori, Milano 1994 1. in arcioni: in sella. 2. un nimento: una bardatura. 3. orecchioni: guancialetti laterali della spalliera. SPECCHI di CARTA Quanto è difficile trovare un momento tranquillo per concentrarsi sulla lettura! I genitori che chiamano, il volume troppo alto del televisore, il telefono che squilla in continuazione. Calvino immagina un lettore nel suo appartamento, alle prese con un tradizionale libro cartaceo, ma possiamo pensare ad altre situazioni (seduti nel bosco, in spiaggia sotto un ombrellone, in treno...) e ad altri oggetti: tu magari preferisci leggere su un dispositivo elettronico, forse proprio lo smartphone, che anche adesso continua a vibrare ogni dieci secondi. In ogni caso, la lettura è un momento tuo. Qualcosa che si compie da soli, silenziosamente, in totale libertà, fuori dal controllo sociale, dove e come vuoi. per questo che a lungo la circolazione dei romanzi fu repressa, specie fra le donne: non si voleva permettere loro di immaginare altri ambienti, altre vite, altri destini. Tuttora, in molti paesi, la censura si abbatte inesorabilmente sulla letteratura. Leggere libera la mente: per questo le dittature lo trovano pericoloso. 23

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Narrativa