Specchi incantati - volume A

Brividi e misteri 15 20 25 30 35 40 45 accorto che la serratura era stata chiusa. Chiusa dopo che mi ero separato dal Conte!5 E allora, un selvaggio desiderio mi ha preso di procurarmi la chiave a ogni costo, e seduta stante6 ho deciso di scalare nuovamente il muro e di raggiungere la camera del Conte. Poteva uccidermi, ma la morte adesso mi sembrava, tra tutti i mali, la scelta migliore. Senza un attimo di sosta, mi sono precipitato alla finestra che dà a est, mi sono calato lungo la muraglia e, come la prima volta, rieccomi nella stanza del Conte. Vuota, ma era quanto m aspettavo. Chiavi non se ne vedevano da nessuna parte, ma il mucchio d oro7 sì. Ho infilato la porta di fronte, e giù per la spirale della scala8 e lungo il buio corridoio, alla vecchia cappella. Ora lo sapevo bene, dove trovare il mostro che cercavo. La grande cassa era allo stesso punto, contro la parete, ma il coperchio era posato su di essa, non sigillato ma con i chiodi già al posto loro, pronti per esservi conficcati. Sapevo di dover frugare il corpo in cerca della chiave, per cui ho sollevato il coperchio, l ho appoggiato alla parete: e allora ho visto qualcosa che mi ha riempito d orrore sino in fondo all anima. Lì giaceva il Conte, ma si sarebbe detto che la giovinezza in lui fosse rinata, ché i capelli e i baffi bianchi erano divenuti grigio ferro; le guance erano più piene, la pelle sembrava soffusa di rosa;9 più rossa che mai la bocca, poiché sulle labbra erano gocce di sangue fresco che ruscellavano10 dagli angoli, scivolando sul mento e il collo. Persino gli occhi incavati, ardenti, sembravano incastonati in turgida11 carne, ché le palpebre e le borse sotto di essi sembravano rigonfie. Si sarebbe detto che quell immonda creatura fosse tutta repleta12 di sangue. Giaceva lì, come un oscena sanguisuga,13 esausta per essersene ingozzata. Rabbrividendo mi sono chinato a toccarlo, e ogni mio senso si è rivoltato al contatto; ma cercare dovevo, o sarei stato perduto. La notte successiva avrebbe potuto vedere il mio proprio corpo oggetto di un simile banchetto per le tre orribili.14 L ho frugato in tutto il corpo, ma non ho trovato traccia della chiave. Allora mi sono arrestato e ho guardato il Conte. Sul suo volto congestionato aleggiava un sorriso beffardo che m ha fatto quasi impazzire. Quello era l essere cui davo una mano per trasferirsi a Londra dove, forse per secoli e secoli, tra i milioni di abitanti della città brulicante, avrebbe saziato la sua brama di sangue e creato una nuova, sempre più vasta genia15 di mezzi demoni con cui dare addosso agli16 indifesi. Un pensiero che mi faceva salire le fiamme al cervello, e sono stato colto dal violento desiderio di liberare il mondo da siffatto mostro. Non avevo 5. dopo che mi ero separato dal Conte!: la sera precedente Harker aveva chiesto di lasciare il castello. Accompagnato dal Conte si era accostato al portone, ma scoraggiato dall ululato dei lupi in agguato all esterno aveva desistito. 6. seduta stante: immediatamente. 7. il mucchio d oro: una gran quantità di mo- nete antiche, ammassate in un angolo, già notate in una precedente visita alla stanza. 8. giù per la spirale della scala: per la scala a chiocciola. 9. soffusa di rosa: dal colorito rosato. 10. ruscellavano: colavano. 11. turgida: gonfia. 12. repleta: piena. 13. sanguisuga: verme succhiasangue. 14. per le tre orribili: le tre donne vampiro amanti di Dracula. 15. genia: stirpe. 16. dare addosso agli: aggredire gli. 213

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Narrativa