Specchi incantati - volume A

Brividi e misteri 55 60 65 70 75 80 85 90 che razza di malattia è l Alcool!5 ed alla fine anche Plutone, ora divenuto vecchio e conseguentemente un po irritabile persino Plutone, cominciò a provare gli effetti del peggioramento del mio carattere. Una notte, tornando a casa ubriaco fradicio, da uno dei miei soliti giri per le bettole della città, mi sembrò che il gatto evitasse la mia presenza. Lo afferrai e quello, impaurito dalla mia violenza, mi fece con i denti una piccola ferita sulla mano. La furia di un demonio si impossessò di me rendendomi irriconoscibile perfino a me stesso. Mi sembrò che la mia anima originale The nightmare, illustrazione per un libro di Claude Farrère, 1932. fosse volata via dal mio corpo ed una cattiveria feroce, alimentata dal gin,6 invase tutte le fibre del mio corpo. Presi dalla tasca un temperino,7 lo aprii, strinsi la povera bestiola alla gola e deliberatamente gli cavai un occhio dall orbita! Arrossisco, brucio, rabbrividisco nello scrivere di questa dannata atrocità. Quando mi tornò la ragione al mattino sbolliti nel sonno i fumi dell orgia notturna provai un senso per metà di orrore e per metà di rimorso per il crimine che avevo commesso; ma fu solo un sentimento superficiale ed equivoco, l anima non ne fu toccata. Mi tuffai di nuovo negli eccessi ed affogai nel vino tutti i ricordi del fatto. Frattanto il gatto lentamente si era ripreso; l orbita vuota dell occhio aveva un aspetto pauroso, ma sembrava che egli non sentisse più dolore. Girava come sempre per casa ma, come era facile attendersi, filava via atterrito appena mi avvicinavo. Mi era rimasto abbastanza del mio vecchio cuore da provare un certo dolore per l evidente antipatia da parte della creatura che una volta mi aveva amato. Questo sentimento si trasformò presto in irritazione e infine, come un irrevocabile ribaltamento, comparve lo spirito della PERVERSIT . Di quello spirito la filosofia non tiene conto; ma io non sono tanto sicuro dell esistenza della mia anima, quanto lo sono del fatto che questa forma di malvagità perversa è uno degli impulsi primordiali del cuore umano una di quelle inscindibili facoltà primarie, o sentimenti, che governano il carattere dell Uomo. Chi non si è trovato centinaia di volte a compiere un azione vile o stupida, per nessuna altra ragione di quella che non doveva farlo? Non abbiamo forse una perpetua inclinazione a violare, a dispetto dei nostri migliori intendimenti,8 5. che razza... Alcool!: il narratore evidentemente ne era schiavo. 6. gin: liquore ottenuto dalla distillazione di cereali in cui vengono fatte macerare erbe e spezie. 7. un temperino: un coltellino. 8. dei nostri migliori intendimenti: delle nostre migliori intenzioni. 201

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Narrativa