Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 3 Il giallo e l horror GUIDA ALLA LETTURA Una scrittura cinematografica Il brano si apre, come in un film, con la panoramica di una piazza siciliana, in una città di cui non conosciamo il nome. Contraddicendo lo stereotipo di una Sicilia tutta sole e mare, la voce narrante mostra i dettagli di una mattinata nebbiosa, immersa in un silenzio assonnato, rotto solo dal ritmico richiamo del venditore di panelle (r. 3) e dai sussulti del vecchio autobus malandato. Nel giro di poche righe, la prospettiva si restringe a quella di un personaggio: è con gli occhi del bigliettaio, infatti, che assistiamo all omicidio di un uomo, freddato da due colpi d arma da fuoco, vittima di un agghiacciante esecuzione mafiosa. Il fatto è descritto attraverso dettagli di intensa espressività: l uomo ucciso che viene immobilizzato come da una mano invisibile (r. 10), il bigliettaio traumatizzato, il venditore ambulante che arretra spaventato. La legge del silenzio Anche per l ora in cui si svolge l azione, iniziata la mattina presto, un atmosfera di sospensione cala sulla scena del delitto. Ci aspetteremmo reazioni scomposte: grida, una fuga disordinata, il panico di fronte all improvviso assassinio. Niente di tutto questo: una specie di letargo (r. 35) immobilizza i presenti, paralizzati e muti nella loro indolenza (r. 37) anche quando giunge sulla scena il maresciallo. Sciascia insiste non a caso sull atteggiamento impaurito della folla: nell impressionante contrasto tra la rapidità del crimine e il torpore dei testimoni, egli denuncia gli effetti dell omertà, la legge del silenzio che chiude la bocca di chi ha visto e protegge gli assassini. Una commedia amara Quattro personaggi, nella seconda parte del brano, salgono in primo piano: dileguatisi i passeggeri dell autobus, il maresciallo tenta di raccogliere indizi e testimonianze. Nei dialoghi si percepisce però, da parte del narratore, un amara ironia. I personaggi che vengono interrogati sembrano infatti figure degne di una commedia: l autista, svagato ed evasivo, dichiara di non guardare mai la gente che c è (r. 55); il bigliettaio, grottesco e spergiuro, passa dalle bestemmie all adulazione, senza fornire alcuna informazione; il venditore di panelle ha l impudenza di negare perfino l evidenza dei fatti. una situazione paradossale, ma non ci viene da ridere: i gesti e le parole dei personaggi mostrano il difficile cammino della giustizia. Come potranno essere rintracciati i criminali, senza l aiuto dei cittadini? Come arrivare alla verità, se questa viene misconosciuta? Dietro la classica struttura del giallo, che rappresenta l indagine su un fatto di sangue, Sciascia tratteggia così un disincantato ritratto della società siciliana del suo tempo. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Associa azioni e personaggi: diverse azioni possono riferirsi alla stessa figura. a) Il maresciallo b) Il panellaro c) L autista 5) resta immobile nella sua postazione. 6) sorride 7) sogghigna. 8 si guarda una scarpa. 9) esprime meraviglia e curiosità. 10) sembra che faccia uno sforzo intenso per ricordare. d) Il bigliettaio 1) si allontana verso la chiesa. 2) bestemmia ripetutamente. 3) ordina che la piazza venga sgomberata. 4) si passa nervosamente una mano sul viso. 194 2. Che cosa significa che il venditore di panelle si muove come un granchio (r. 14)? 3. Perché il bigliettaio, per chiamare i carabinieri, e i viaggiatori più tardi, per scendere dall autobus, utilizzano entrambi l altro sportello (r. 36)?

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Narrativa