Specchi incantati - volume A

Le sfide della tecnologia 25 30 35 40 45 50 55 60 in casa e nelle biblioteche pubbliPAROLA DI Aggeggio Questa parolina, che, per i libri da leggere (che vanche si usa prevalentemente in ambito colloquiale, no dalla Divina Commedia all ultimo ha un etimologia piuttosto romanzo giallo). incerta: si suppone possa derivare dal latino ad + jectius, aggiunto . I libri da leggere non potranno Il vocabolo si usa per indicare un lavoro essere sostituiti da alcun aggeggio lambiccato, pieno di fronzoli ma di nessun pregio. Con il tempo, aggeggio è passato elettronico. Sono fatti per essere a significare anche cosa da nulla , gingillo . presi in mano, anche a letto, anche Ogni oggetto che non si sa ben definire o dal funzionamento misterioso diventa in barca, anche là dove non ci sono un aggeggio diabolico. spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una fisionomia individuale a seconda dell intensità e regolarità delle nostre letture, ci ricordano (se ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale. Provate a leggervi tutta la Divina Commedia, anche solo un ora al giorno, su un computer, e poi mi fate sapere. Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta. Il coltello viene inventato prestissimo, la bicicletta assai tardi. Ma per tanto che i designer si diano da fare, modificando qualche particolare, l essenza del coltello rimane sempre quella. Ci sono macchine che sostituiscono il martello, ma per certe cose sarà sempre necessario qualcosa che assomigli al primo martello mai apparso sulla crosta della terra. Potete inventare un sistema di cambi sofisticatissimo, ma la bicicletta rimane quel che è, due ruote, una sella, e i pedali. Altrimenti si chiama motorino ed è un altra faccenda. L umanità è andata avanti per secoli leggendo e scrivendo prima su pietre, poi su tavolette, poi su rotoli, ma era una fatica improba.3 Quando ha scoperto che si potevano rilegare tra loro dei fogli, anche se ancora manoscritti, ha dato un sospiro di sollievo. E non potrà mai più rinunciare a questo strumento meraviglioso. La forma-libro è determinata dalla nostra anatomia. Ce ne possono essere di grandissimi, ma per lo più hanno funzione di documento o di decorazione; il libro standard non deve essere più piccolo di un pacchetto di sigarette o più grande de L Espresso .4 Dipende dalle dimensioni della nostra mano, e quelle almeno per ora non sono cambiate, con buona pace di Bill Gates.5 3. improba: terribile. 4. L Espresso : settimanale fondato nel 1955, sul quale Eco teneva la rubrica La bustina di Minerva, dove apparve questo articolo. 5. Bill Gates: informatico e imprenditore americano, nato nel 1955. il fondatore e amministratore delegato della società Microsoft, azienda leader mondiale nella produzione di software. 161

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Narrativa