3. LE CONGIUNZIONI SUBORDINANTI

3 | LE CONGIUNZIONI SUBORDINANTI

Scopri la grammatica!

Leggi le frasi e poi rispondi alla domanda.

Mi dispiace che tu ti sia offeso.
Non posso venire perché si è rotto il motorino.
Usciamo anche se piove.

  • Nei tre esempi che hai letto, quale relazione logica viene stabilita, grazie alla congiunzione, tra le due parti della frase?

L’elemento che unisce due proposizioni che non sono sullo stesso piano (come negli esempi che hai letto) si chiama congiunzione subordinante o subordinativa. La congiunzione subordinante introduce quindi una proposizione subordinata, detta anche dipendente, che non può essere autonoma e che dipende da un’altra proposizione, detta reggente o (se non dipende a sua volta da nessun’altra) principale.

 LO SAPEVI? 

Le locuzioni congiuntive (come anche se nell’esempio che hai letto) hanno sempre il valore di congiunzioni subordinanti.

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       Tipi di congiunzioni subordinanti

A seconda del tipo di legame logico espresso dalla congiunzione, cioè del senso espresso dalla subordinata, le congiunzioni e le locuzioni congiuntive subordinanti si suddividono nei seguenti tipi.

  • Le congiunzioni dichiarative introducono una proposizione che completa il significato della proposizione reggente: che, come.
     Mi hai promesso che verrai alla mia festa.

 LO SAPEVI? 

Che è un connettivo con molte funzioni: 1. pronome relativo (Indosso sempre il maglione che mi hai regalato); 2. congiunzione subordinante di vario tipo (Penso che abbiamo sbagliato strada; Porta l’ombrello che piove; Che io sappia, Maria ha la febbre); 3. aggettivo interrogativo o esclamativo (Che numero di scarpe porti?; Che rumore!); 4. pronome interrogativo o esclamativo (Che vuoi?; Che hai combinato!); 5. pronome indefinito (Sento un che di strano).


Come puoi distinguere le prime due funzioni? Basta provare a sostituire a che il pronome il quale / la quale ecc. Se la sostituzione è impossibile, quel che sarà una congiunzione, se è possibile sarà un pronome relativo. Vediamo che succede Vediamo il quale succede. Non ha senso! Quindi il che in questo caso è congiunzione.

  • Le congiunzioni interrogative indirette introducono una domanda indiretta: se, come, quando, quanto, perché ecc.
     Mi ha chiesto se posso aiutarlo.
Pillole di punteggiatura

Le congiunzioni dichiarative e interrogative indirette (checomequandoquantoperché ecc.), che introducono le subordinate completive [ p. 631], non sono precedute da alcun segno di punteggiatura, a differenza di tutte le altre congiunzioni subordinanti, che possono essere precedute dalla virgola.


Quindi in una frase come Immaginoche il film ti sia piaciuto molto, la virgola dopo immagino è sbagliata.


Fa eccezione la presenza di incisi (detti anche proposizioni parentetiche), cioè di piccole frasi che sono poste in mezzo a un’altra frase, e che vengono segnalate dalla presenza di una virgola prima e una dopo: Immaginoa giudicare dalla tua espressioneche il film ti sia piaciuto molto.

  • Le congiunzioni causali introducono il motivo per cui avviene l’azione della reggente: perché, poiché, visto che, dato che, dal momento che, siccome, in quanto, giacché ecc.
     Non vengo perché devo studiare.
  • Le congiunzioni finali introducono lo scopo per cui avviene l’azione della reggente: perché, affinché, in modo che.
     Ci sono i dossi perché le macchine rallentino.
  • Le congiunzioni consecutive introducono la conseguenza dell’azione della reggente; possono essere precedute, nella reggente, da un elemento (così, tanto ecc.), detto antecedente, che serve ad anticipare la conseguenza: che, cosicché ecc.
     Fa così freddo che non mi sento più le dita delle mani.
  • Le congiunzioni condizionali introducono la condizione affinché si realizzi l’azione della reggente: se, qualora, purché, casomai, a patto che, quando ecc.
     Vengo al cinema se mi dai un passaggio.

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 LO SAPEVI? 

La congiunzione se può introdurre sia una subordinata condizionale (Ti aiuterei se potessi), sia una subordinata interrogativa indiretta (Non so se posso venire). Quando introduce una condizionale, quest’ultima si trova spesso prima della reggente: Se studio prenderò un bel voto.

  • Le congiunzioni concessive introducono un ostacolo che tuttavia non impedisce la realizzazione dell’azione della reggente: benché, sebbene, nonostante, anche se, pur ecc.
     Vogliamo cambiare casa, sebbene siamo affezionati ai nostri vicini attuali.
  • Le congiunzioni temporali introducono il momento in cui si verifica l’azione della reggente: quando, mentre, prima che, appena, non appena, dopo, dopo che, allorché, finché, ogni volta che, come ecc.
     Finché c’è luce possiamo continuare a scalare.
  • Le congiunzioni avversative introducono un contrasto rispetto a quanto è affermato nella reggente: mentre, quando, laddove ecc.
     Laura ha quindici anni, mentre Marina ne ha diciassette.
  • Le congiunzioni comparative introducono un paragone con quanto è affermato nella reggente e sono di solito precedute da un antecedente nella reggente (tanto, così, più, meno): come, quanto, di quanto, che.
     È più simpatico di quanto sembri.
  • Le congiunzioni modali introducono la modalità con cui si svolge l’azione della reggente: come, secondo che, a seconda che, nel modo che, come se ecc.
     Mettete i piedi nelle staffe come vi ha mostrato l’istruttore.
 LO SAPEVI? 
Come può avere molte funzioni: 1. avverbio interrogativo (Come stai?), riconoscibile perché la domanda che segue è diretta; 2. congiunzione che introduce un secondo termine di paragone (“allo stesso modo di”: Sei alto come me); 3. congiunzione interrogativa indiretta (Vorrei sapere come si arriva in centro), senza punto interrogativo alla fine della frase; 4. congiunzione dichiarativa, con il significato di “che” (È interessante notare come esistano pochi studi su questo argomento); 5. congiunzione modale, con il significato di “nel modo in cui” (Svolgi l’equazione come ti ha spiegato la professoressa); 6. congiunzione temporale, con il significato di “appena” (Come lo vedi avvertimi).

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  • Le congiunzioni esclusive introducono il mancato verificarsi di una circostanza collegata a quanto affermato nella reggente: senza, senza che.
     Ha lasciato il regalo senza che nessuno potesse ringraziarlo.
  • Le congiunzioni eccettuative introducono una condizione senza la quale non si verifica quanto è affermato nella reggente: a meno che, eccetto che, tranne che, salvo che, fuorché ecc.:
     A meno che non abbia la giustificazione scritta, non potrà entrare in aula.
  • Le congiunzioni limitative introducono un elemento che circoscrive quanto è affermato nella reggente: per quanto, per quello che, secondo quanto ecc.
     Per quello che mi hanno detto, oggi non verrà a scuola.

Verso l'analisigrammaticale

Fa’ attenzione a riconoscere i diversi tipi di connettivi. Alcuni, infatti, possono essere sia avverbi, sia preposizioni, sia congiunzioni. Per esempio dopo: 1. avverbio (Arrivo dopo); 2. preposizione (Dopo la lezione); 3. congiunzione (È andato via dopo aver ricevuto una strana chiamata). Ricorda inoltre che alcune congiunzioni (allora, dunque, quindi ecc.), se usate all’inizio della frase, fungono in realtà da segnali discorsivi e dunque, nell’analisi grammaticale, è meglio classificarle solo come segnale discorsivo. Per le congiunzioni propriamente dette, invece, specifica la funzione (coordinante o subordinante) e il tipo:ù

 però : congiunzione coordinante, avversativa;
 sia... sia : congiunzione coordinante, correlativa;
 affinché : congiunzione subordinante, finale;
 nel modo che : locuzione congiuntiva subordinante, modale.

Fissa i concetti

Le congiunzioni subordinanti collegano proposizioni che non sono sullo stesso piano della reggente. In base al tipo di collegamento che stabiliscono, le congiunzioni subordinanti possono essere: dichiarative, interrogative indirette, causali, finali, consecutive, condizionali, concessive, temporaliavversative, comparative, modali, esclusive, eccettuative, limitative.

In pratica

                      1  Sottolinea le congiunzioni subordinanti.

1. Loro dicono che la Thailandia si trova in Africa, ma si sbagliano. 2. Perché tu possa stare meglio deve smettere di piovere. 3. Il treno è arrivato in ritardo, perciò abbiamo chiesto il rimborso. 4. Verrò a patto che guidi Lavinia. 5. Non riesco a immaginare come il gatto sia riuscito a rovinare tutte le tende in così poco tempo. 6. Non appena avrò letto il libro, andrò al cinema per vedere la stessa storia sul grande schermo. 7. Chiunque abbia copiato prenderà due. 8. Nonostante fossimo molto delusi, le abbiamo dato una seconda possibilità. 9. La smaltatura a fuoco è una tecnica utilizzata spesso perché è duratura e impermeabile. 10. Ho imparato la lezione e non lo farò più.

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                      2  Indica in quale frase perché non serve a introdurre una subordinata.

  • 1. Dimmi perché non vuoi venire al concerto con me e Dora.
  • 2. Non vieni alla festa perché non vuoi vedere Luca? Sappi che non ci sarà.
  • 3. Mi chiedo sempre il perché di tutto quello che accade, ma spesso non so darmi una risposta.
  • 4. I vostri genitori lavorano tanto perché voi possiate avere quello che vi serve.


                      3  Indica quale valore assume che nelle seguenti frasi: pronome relativo (PR), interrogativo (PI) o esclamativo (PE); aggettivo interrogativo (AI) o esclamativo (AE); congiunzione subordinante (C).

1. Che ti ha portato Babbo Natale? (...............) 2. Vorrei che tu lavassi i piatti subito dopo pranzo. (...............) 3. Che ne sai tu! (...............) 4. A quanto pare, che tu lo voglia credere o meno, Lisa si è innamorata di te. (...............) 5. Le ho chiesto che numero di scarpe le servisse. (...............) 6. Che profumo queste candele! (...............) 7. Il letto, quello che si era rotto quattro giorni fa, finalmente è stato sostituito. (...............) 8. Nell’albergo non possono entrare che i cani dei clienti. (...............) 9. Oggi sono entrate nel salone solo donne che dovevano farsi tingere i capelli. (...............) 10. Non mettere quella maglietta che ti sta male. (...............) 11. – Che idea ti sei fatto riguardo ai cambiamenti climatici? – Credo che ognuno di noi si dovrebbe sforzare di ridurre il proprio impatto ambientale. (...............)


                      4  Indica se le congiunzioni in grassetto sono causali (CA), finali (F) o consecutive (CO).

1. Gianluca ti ha portato il giornale perché tu potessi informarti su quello che sta accadendo nel nostro Paese. (..............) 2. Gianluca ti ha portato il giornale perché vorrebbe che tu ti interessassi di più di politica. (..............) 3. Affinché sia cotta anche all’interno, il forno deve mantenere una temperatura che non superi i 150°. (..............) 4. Siccome non sapevo cosa potesse piacerle, le ho comprato un mazzo di fiori. (..............) 5. Ho studiato molto, tanto che domani mi offrirò come volontario per l’interrogazione di latino. (..............) 6. Perché non accada quello che è successo durante il secolo scorso, dobbiamo vigilare affinché ogni germe di razzismo venga eliminato. (..............) 7. Questo libro è così interessante che dovresti leggerlo anche se non ami i saggi. (..............) 8. Non ho usato latticini in modo che anche tu possa assaggiare questo dolce. (..............) 9. Visto che fa freddo, che ne dici di prenderci una bella cioccolata calda? (..............)


                      5  Nel quaderno trasforma le frasi in base alla congiunzione subordinativa richiesta e completale con una reggente adatta. Segui l’esempio e fa’ attenzione al modo verbale, che spesso dovrà passare da indicativo a congiuntivo.

Lui ritorna a giocare. (finale)
Affinché lui ritorni a giocare, deve stare a riposo per almeno un mese.


1. Devo essere sincero. (condizionale) 2. Ancora fa troppo freddo. (concessiva) 3. Verrete a trovarmi. (temporale) 4. Gli altri lo scoprivano (esclusiva) 5. Da domani mi impegnerò di più nello studio. (dichiarativa) 6. Io posso stare a letto senza problemi. (finale) 7. La casa è sempre in ordine. (finale) 8. È spiegato nella ricetta. (modale)

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                      6   ANALISI GRAMMATICALE  Leggi il testo, sottolinea le congiunzioni subordinanti e, nel quaderno, fanne l’analisi grammaticale.


Mia madre era convinta che al bisogno nostro potesse bastare ciò che Pinzone c’insegnava. Non così zia Scolastica, la quale – non riuscendo ad appioppare a mia madre il suo prediletto Pomino – s’era messa a perseguitar Berto e me. Ma noi, forti della protezione della mamma, non le davamo retta, e lei si stizziva così fieramente chese avesse potuto senza farsi vedere o sentire, ci avrebbe certo picchiato fino a levarci la pelle. Ricordo che una volta, scappando via al solito su le furie, s’imbatté in me per una delle stanze abbandonate; m’afferrò per il mento, me lo strinse forte forte con le dita, dicendomi: «Bellino! bellino! bellino!» e accostandomi, man mano che diceva, sempre più il volto al volto, con gli occhi negli occhi, finché poi emise una specie di grugnito e mi lasciò, ruggendo tra i denti: «Muso di cane!».

(L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, 1904)


 giochi di PAROLE  Si seguono le regole del tris. Lo studente A sceglie una casella e costruisce una frase con la congiunzione subordinativa richiesta, e occupa la casella solo se lo studente B la ritiene esatta; poi il turno passa all’avversario. Vince chi riesce a fare tris per primo.


LIMITATIVA
...................................

FINALE
...................................

CAUSALE
...................................

DICHIARATIVA
...................................

CONSECUTIVA
...................................

CONDIZIONALE
...................................

TEMPORALE
...................................

CONCESSIVA
...................................

MODALE
...................................

La Grammatica Treccani - volume A
La Grammatica Treccani - volume A
Morfologia, sintassi, lessico, fonologia, ortografia