RIEPILOGO E RINFORZO

RIEPILOGO E RINFORZO

                      1  Trova nello schema le parole della lista, poi individua l’unica che non è un nome.

ala • ananas • aria • arrivo • cero • colpo • divano • etto • odio • orsa • posata • sorpresa • speranza • stupendo • valigia • zaino

                      2  In questi brani alcune parole che non sono nomi lo diventano. Sottolineale e prova a spiegare il significato delle espressioni evidenziate.

1. Lorenzo Insigne e Armando Izzo si sono affrontati ieri sera durante Torino-Napoli e poi ne hanno approfittato per una cena insieme, a gara conclusa. «Il bello del calcio... crescere insieme e ritrovarsi da grandi!» ha scritto il capitano azzurro dal suo account Instagram postando una foto con il difensore granata.

(ilmattino.it)


2. A ricordare però come tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare ci ha pensato l’associazione “Codici”, Centro per i diritti del cittadino, con un comunicato in cui si denuncia che in alcuni esercizi commerciali vi è la diffusa pratica di esporre animali in vetrina nonostante il Regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali lo vieti assolutamente.

(belpaese.it)


3. I riferimenti tecnico-tattici a precedenti, seppur di poco, fasi di gioco non sono da prendere in considerazione a giustificazione dei gol stessi, perché le relative variabili di sviluppo dell’azione portano a ragionare con i se e i ma.

(calcioegoal.it)


4. Trovarsi di fronte a un insuccesso provoca un sentimento di delusione. Il dizionario della lingua italiana descrive la parola delusione come «atto proprio del deludere speranze mal riposte». Il suo contrario è quindi la parola speranza: «lo sperare, attesa viva e fiduciosa di un bene futuro».

(Adattato da futurosemplice.net)

 >> pagina 187 

                      3  Inserisci la maiuscola nei nomi propri presenti nel testo.


Il favoloso mondo di amelia

In arrivo per halloween il primo libro della serie dedicata alla piccola vampira, che non beve sangue, e ai suoi amici creati dalla matita di laura ellen anderson: pronti per entrare nella città di notturnia?

amelia ha dieci anni, odia i balli e i cavoletti di bruxelles e gira rigorosamente di notte, accompagnata dai suoi inseparabili amici: spooky, una piccola zucca da compagnia, ulla lo yeti e tazio falciatutto. Sì, perché amelia è una piccola vampira, che in inghilterra già spopola da qualche anno e da noi arriva adesso, puntualissima per halloween. Nel primo libro della serie (nel regno unito ne sono già usciti tre, per un totale di ottantamila copie vendute) dovrà vedersela con l’odioso e viziatissimo principe arsenico, che i suoi genitori – la contessa frivolezza e il conte vlad – hanno invitato per il loro annuale “ballo di mezzanotte”. Con una buona dose di ironia laura ellen anderson ci racconta una bambina che potrebbe essere benissimo come noi, facendo leva su valori come l’amicizia, la famiglia, la generosità, la differenza.

(Adattato da repubblica.it)

                      4  Scrivi nel quaderno due frasi con ciascuno di questi nomi, una in cui il nome è proprio, una in cui lo stesso è comune.

VENERE NARCISO TERRA LUNA CENERENTOLA


                      5  Inserisci i nomi collettivi della lista al posto giusto, facendo attenzione a concordarli correttamente.

pattuglia sciame orchestra gregge accozzaglia stormo equipaggio giuria


1. Tra quei rami c’era un alveare di cui non mi ero accorta: per poco non sono stata inseguita da uno ....................... d’api!

2. Gli ....................... di rondini che tornano sono il segnale della primavera.

3. L’ ....................... della nave è al completo, per cui possiamo partire.

4. L’ ....................... ha suonato in modo sublime questa sinfonia di Mozart.

5. Saremo giudicati da tre diverse ....................... , i cui voti saranno sommati per ottenere il punteggio finale.

6. In soffitta abbiamo un’ ....................... di cianfrusaglie da buttare.

7. Di solito in questo quartiere passano molte ....................... , perciò non ti preoccupare, la zona è tranquilla.

8. Le ....................... di quei pastori producono un latte squisito.

 >> pagina 188 

                      6  Scegli tra l’alternativa al singolare o al plurale dei seguenti nomi, facendo attenzione al cambiamento di significato che comporta la variazione del numero.

1. Mia nonna tiene tutti i suoi ori / tutto il suo oro in un piccolo scrigno di legno molto antico. 2. Di solito non metto zucchero / zuccheri nel caffè perché lo preferisco amaro. 3. La geometria / Le geometrie di questo mosaico è affascinante / sono affascinanti. 4. Non mi piace il letto in ferro battuto / ferri battuti, pensavo di comprare qualcosa di più moderno. 5. Senza il mio ferro / i miei ferri del mestiere mi sentirei perso. 6. Credo che l’oro giallo si intoni / gli ori gialli si intonino meglio alla mia carnagione rispetto a quello bianco. 7. La scultura / Le sculture di Bernini sembra / sembrano persone reali dalla pelle del colore del marmo. 8. L’acqua frizzante è la preferita / Le acque frizzanti sono le preferite di mia figlia. 9. Casanova è celebre per il suo molto amore / i suoi molti amori. 10. Bisogna aver pazienza: la vita è piena di attesa / attese.


                      7  Qualcuno ha provato a risalire dalle seguenti parole derivate ai nomi primitivi da cui derivano, ma in alcuni casi si è confuso. Come nell’esempio, correggi gli errori e indica se la parola è primitiva.

montone → monte nome primitivo

1. lettore → letto ............................................

2. dentista → dente ............................................

3. equipaggiamento → équipe ............................................

4. conoscenza → scienza ............................................

5. attenzione → tensione ............................................

6. schiodare → chiodo ............................................

7. coccodrillo → cocco ............................................

8. portiere → porto ............................................

9. burrone → burro ............................................


                      8  Ti addormenti e fai un sogno strano: sei Gulliver, il protagonista del celebre romanzo di Jonathan Swift I viaggi di Gulliver, e sei arrivato in uno dei paesi descritti nel romanzo. Scegli uno dei posti elencati e descrivi accuratamente ciò che ti circonda utilizzando gli alterati adeguati.

a. Lilliput: sei giunto in una terra dove tu sei troppo grande e tutto quello che vedi è 1/12 della grandezza normale per noi esseri umani. Usa i suffissi che servono a rimpicciolire più altri a tua scelta.

b. Brobdingnag: sei giunto in una terra dove tu sei troppo piccolo e ciò che ti circonda è grande 12 volte rispetto al normale. Usa i suffissi che servono a ingrandire più altri a tua scelta.

c. La terra degli houyhnhnm: sei giunto in una terra in cui ci sono gli yahoos, esteriormente esseri umani come noi, ma rozzi e volgari nel comportamento e disprezzati dagli altri abitanti del paese (gli houyhnhnm, che hanno l’aspetto di eleganti cavalli). Usa i dispregiativi più altri suffissi a tua scelta.

 >> pagina 189 

                      9  Leggi il testo della canzone, inserisci nella tabella i nomi e rispondi alle domande.


E fai il cameriere, l’assicuratore

Il campione del mondo, la baby pensione

Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale

Il poliziotto di quartiere, il rottamatore

Perché lo fai?

E fai il candidato poi l’esodato

Qualche volta fai il ladro o fai il derubato

E fai opposizione e fai il duro e puro

E fai il figlio d’arte, la blogger di moda

Perché lo fai?

Perché non te ne vai?

Una vita in vacanza

Una vecchia che balla

Niente nuovo che avanza

Ma tutta la banda che suona e che canta

Per un mondo diverso

Libertà e tempo perso

E nessuno che buca i palloni

Nessuno che dice se sbagli sei fuori

[...]

E fai l’estetista e fai il laureato

E fai il caso umano, il pubblico in studio

Fai il cuoco stellato e fai l’influencer

E fai il cantautore ma non prendi le note

Perché lo fai?

E fai l’analista di calciomercato

Il bioagricoltore, il cowboy, il santone

Il motivatore, il demotivato

La risorsa umana, il disoccupato

Perché lo fai?

Perché non te vai?

(Lo Stato Sociale, Una vita in vacanza, 2018)


Nomi mobili

Nomi di genere comune

 




 


1. Ci sono più nomi mobili o nomi di genere comune?

2. In quale gruppo hai inserito cowboy? Perché?

3. Che cos’è un influencer? Trova, o inventa, un nome italiano che potrebbe sostituire quello inglese.

 >> pagina 190 

                      10  Dividi i nomi individuati nell’esercizio 9 in primitivi, derivati, composti. Nel caso dei composti, indica anche le parole che li compongono.


                      11  Scrivi un nome che corrisponda all’analisi grammaticale del testo.

1. Nome comune di cosa, concreto, individuale, numerabile, primitivo, femminile, plurale, variabile.

2. Nome comune di persona, concreto, individuale, numerabile, derivato, maschile, mobile, singolare, variabile.

3. Nome proprio, femminile.

4. Nome comune di persona, concreto, individuale, numerabile, primitivo, femminile, di genere promiscuo, plurale, variabile.

5. Nome comune di cosa, astratto, individuale, non numerabile, primitivo, maschile, difettivo, singolare.


                      12  Ricopia nel quaderno i nomi del seguente brano, indicando per ciascuno se è comune / proprio, concreto / astratto, individuale / collettivo, numerabile / non numerabile.


Pareva che ci schiacciasse; quand’era lunanuova rotolava per il cielo come un nero ombrello portato dal vento; e a lunacrescente veniva avanti a corna così basse che pareva lì lì per infilzare la cresta d’un promontorio e restarci ancorata. Ma tutto il meccanismo delle fasi andava diversamente che oggigiorno: per via che le distanze dal Sole erano diverse, e le orbite, e l’inclinazione non ricordo di che cosa; eclissi poi, con Terra e Luna così appiccicate, ce n’erano tutti i momenti: figuriamoci se quelle due bestione non trovavano modo di farsi continuamente ombra a vicenda.

(I. Calvino, Le cosmicomiche, 1965)


                      13  Individua il genere dei seguenti nomi e inserisci l’articolo corretto.

F → la generazione

....... → ....... mostro

....... → ....... spettatore

....... → ....... contatto

....... → ....... enfisema

....... → ....... panno

....... → ....... potere

....... → ....... gamba

....... → ....... tisi

....... → ....... veste

....... → ....... auto

....... → ....... eco

....... → ....... banco

....... → ....... pianeta

....... → ....... taxi

....... → ....... uovo

....... → ....... porto

....... → ....... teorema

....... → ....... altare

....... → ....... analisi

....... → ....... manico

....... → ....... enigma

....... → ....... stelo

....... → ....... sintesi

 >> pagina 191 

                      14  Nel brano seguente trova i nomi stranieri e distingui i maschili dai femminili. 
Individua quali parole italiane potrebbero influenzare il genere di quelli femminili e proponi una o più alternative in italiano, come nell’esempio.


holiday -> femminile sulla base di vacanza; alternative in italiano: vacanza


Vacanza culturale

Se quest’anno hai deciso di trascorrere una holiday tra musei e monumenti alla scoperta di nuove capitali europee e non, ricordati di viaggiare leggero e comodo. Prima di tutto non bisogna farsi mancare una guida della città che stai visitando, un elemento fondamentale non solo per non perdersi, ma soprattutto per segnarsi tutti gli step necessari della visita.

Lascia pure lo zaino a casa, un marsupio è molto più alla moda al momento e ti permetterà di avere l’essenziale sempre con te. Passerai molto tempo in giro camminando per le vie cittadine, non dimenticarti quindi, anche se poco glamour, i cerotti per le vesciche. Un powerbank non è mai da sottovalutare, immagina la disperazione se lo smartphone dovesse spegnersi proprio mentre stai cercando di caricare su Instagram la story su cui hai lavorato per più di mezz’ora... Macchina fotografica, meglio se una reflex, per avere un buon compromesso tra leggerezza, qualità delle foto e “sfortuna” in caso di perdita. Se poi sei una selfie diva e vuoi condividere in tempo reale le tue avventure non uscire di casa senza l’immancabile selfie stick.

(Adattato da ansa.it)

                      15  ANALISI GRAMMATICALE Fa’ l’analisi grammaticale dei nomi evidenziati nel testo.


Mamma ho perso la privacy (sui social)

La fotografia familiare, prima al servizio della memoria, è diventata una forma atemporale di consumo. Mostrare è diventato esibire. Per riferirsi alla propensione di molti genitori a fotografare i propri figli, anche piccolissimi, per poi presentarli senza protezione alla comunità social come fossero gattini o pietanze estrosamente impiattate, gli americani hanno coniato un termine specifico: sharenting. L’unione apparentemente innocua tra l’azione di condividere (to share) e il compito di essere genitori (parenting) definisce un fenomeno che innocuo non è. Non lo è perché non è autorizzato dagli interessati, lascia tracce perenni e può avere conseguenze.

Come documenta il «New York Times», cresce il numero dei bambini e degli adolescenti che, risentiti per la violazione della loro privacy, hanno deciso di affrontare i genitori. Su un terreno che di solito è di pertinenza genitoriale: rifletti su quello che stai facendo, proteggi la tua immagine, non abusare della rete. Si chiama “inversione di ruolo”: figli non protetti dai genitori diventano genitori di sé stessi e dei propri genitori.

(Adattato da repubblica.it)

 >> pagina 192 

                      16  Leggi il testo e svolgi gli esercizi.


Aristodemone voleva scrivere un libro sulla vita delle lumache come Fabre ne aveva scritto uno sulla vita delle api. Per fare questo doveva studiare le lumache da vicino per molto tempo, forse per degli anni. Ma uno scienziato non si arresta di fronte alle difficoltà. Finalmente ebbe una idea che gli parve luminosa come una stella del firmamento quando il cielo è sereno: per studiare le lumache doveva travestirsi da lumacaAristodemone si fece fare un guscio di cartapesta che, in grande, era proprio uguale a quello di una lumaca. Poi si fece fare anche un muso di gomma e due corna che andavano su e giù proprio come quelle delle lumache. Ogni mattina prima di uscire per andare nel giardino a studiare le lumache, Aristodemone doveva lavorare più di un’ora per travestirsi. Le prime volte la moglie si divertiva a sedersi a tavola con un marito travestito da lumaca, ma quando Aristodemone decise di non levarsi più il travestimento nemmeno la sera quando andava a letto, la moglie incominciò a brontolare. – Io non ho sposato una lumaca, – diceva. A un certo punto Aristodemone pretese che la moglie gli cucinasse fritti in padella, invece della solita carne ai ferri, certi vermetti che si trovano sotto la corteccia degli alberi. La moglie gli cucinò questa frittura, ma protestò a gran voce quando Aristodemone volle per forza fargliela assaggiare. Alla fine, esasperata, infilò la porta e scappò di casa.

(Adattato da L. Malerba, Storiette, 1977)


1. Collega correttamente le categorie della colonna a sinistra con i nomi estratti dal testo della colonna a destra. Alcuni nomi devono essere collegati a più di una categoria.


1. nome di genere promiscuo
2. nome indipendente
3. nome derivato non alterato
4. nome mobile
5. nome proprio
6. nome composto
7. nome alterato
8. nome che forma il plurale in un modo diverso
da tutti gli altri tipi
9. nome con due plurali che hanno differenti significati
a. travestimento
b. scienziato
c. cartapesta
d. corna
e. vermetti
f. uomo
g. ape
h. lumaca
i. Aristodemone


2. L’animale che nel racconto è chiamato lumaca in realtà non si chiama così, ma come? Sottolinea nel testo l’indizio che rivela che l’animale di cui si parla non è una lumaca.


..................................................................................................................................................................................................

 >> pagina 193 

                      17  In questo testo ci sono errori di accordo. Riscrivi nel tuo quaderno il testo corretto; poi, rispondi alle domande.


L’italiano si impara con Facebook

L’italiano ai tempo di Facebook è promosso. Attenzione, cari detrattori: chi scrive non è a favore dell’abolizione del vecchi testo scritto, ma la notizia che l’Accademia della Crusca ritengano il linguaggio scritto, usato sul pc, “una nuova risorsa da esplorare”, non può che aprire gli occhi a chi insegna. Ne aveva già parlato skuola.net, che sulle questione aveva svolto un sondaggio su mille ragazzi: il 30% degli studenti intervistati hanno notato che esercitandosi con la continua scrittura sul web hanno alzato i suoi voti. Addirittura 3 ragazzi su 5 hanno imparato a correggere gli errori che trovano online mentre il 17% correggono solo gli errori più gravi.

Chi scrive si trova tutti i giorni in mezzo ai bambini, tra i banchi, con una lavagna multimediale che entusiasma anche i più distratte ma con la matita sul banco per disegnare, scrivere, giocare. I miei ragazzi sono tra coloro che non scriveranno più lettere usando la penna ma invieranno mails posts per trovare lavoro, per conquistare una ragazza, per creare un evento. Che piaccia o no la realtà è questa e la cosa non mi scandalizza. Tuttavia, l’esercizio della scrittura e della lettura senza social, molto più lento, riflessivo e impegnativo, continueranno ad aiutarli a fermarsi sul significato delle parole. Abbiamo ancora bisogno della matita ma non possiamo fare a meno dei tablet. Anche per scrivere e leggere!

(Adattato da ilfattoquotidiano.it)


1. Come hai corretto la frase sottolineata? Perché?

2. L’autore dell’articolo ha scritto mails e posts con la s alla fine; secondo te è meglio toglierla? Perché?

giochi di PAROLE Dopo aver diviso la classe in piccoli gruppi, l’insegnante scrive alla lavagna in verticale un nome qualsiasi. Al via, gli studenti devono classificare quel nome in base al numero (variabile, invariabile, difettivo, sovrabbondante) e scrivere su un foglio una parola della stessa categoria per ogni lettera del nome di partenza, come nell’esempio. Vince il gruppo che consegna per primo il foglio all’insegnante.


latte (nome difettivo)

La Grammatica Treccani - volume A
La Grammatica Treccani - volume A
Morfologia, sintassi, lessico, fonologia, ortografia