3. LA STRUTTURA DEL NOME

3 | LA STRUTTURA DEL NOME

       I nomi primitivi e i nomi derivati

Scopri la grammatica!

Leggi il racconto e rispondi, a voce, alle domande.

IL PALAZZO DI GELATO
Una volta, a Bologna, fecero un palazzo di gelato proprio sulla Piazza Maggiore, e i bambini venivano di lontano a dargli una leccatina.
Una guardia del Comune, a un certo punto, si accorse che una finestra si scioglieva.
I vetri erano di gelato alla fragola, e si squagliavano in rivoletti rosa.
– Presto, – gridò la guardia, – più presto ancora!
E giù tutti a leccare più presto, per non lasciar andare perduta una sola goccia di quel capolavoro.
– Una sediola! – implorava una vecchiettina, che non riusciva a farsi largo tra la folla, – una sediola per una povera vecchia. Chi me la porta? Coi braccioli, se è possibile.
Un generoso poliziotto corse a prenderle una sediola di gelato alla crema e pistacchio, e la povera vecchietta, tutta beata, cominciò a leccarla proprio dai braccioli.

(Adattato da G. Rodari, Favole al telefono, 1962)


  • I nomi evidenziati nel racconto, tranne uno, hanno qualcosa in comune, che riguarda non il loro significato, ma la loro forma: riesci a capire che cos’è? 
  • Qual è l’unico nome evidenziato che si differenzia dagli altri?

       I nomi primitivi

I nomi primitivi sono formati dalla radice e dalla desinenza. Nel racconto che hai letto l’unico nome primitivo evidenziato è palazzo.

Come già sai, ogni parola variabile (cioè che cambi in base al genere o al numero) ha una radice e una desinenza. La radice è la parte che non cambia mai e che esprime il significato della parola; la desinenza, invece, è l’ultima parte e ha la funzione di far capire il genere o il numero della parola:

In italiano quasi tutti i nomi finiscono con una desinenza vocalica; nel nostro vocabolario, però, sono entrati nel tempo molti nomi stranieri che finiscono in consonante e che, quindi, non hanno desinenza, come per esempio sport, film, band, camion, Internet, poster, app. Insieme a questi troviamo anche nomi stranieri che finiscono in vocale: parka, toilette, smartphone, selfie, ghibli, kung fu, caucciù... La vocale finale di questi nomi non è una desinenza, ma fa parte della radice: anche questi nomi, comunque, devono essere considerati primitivi.

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       I nomi derivati e i nomi alterati

Nel racconto che hai letto tutti gli altri nomi evidenziati sono derivati. Un nome derivato è formato dalla radice di un nome primitivo più un affisso. Gli affissi sono detti prefissi se si trovano prima della radice, suffissi se si trovano dopo.


Un tipo particolare di nomi derivati è costituito dai nomi alterati.



Tanto nei nomi derivati quanto in quelli alterati gli affissi uniti alla radice possono essere più di uno (in teoria non c’è un numero massimo): deformazione (de-forma-zion-e). Tuttavia nomi derivati e alterati differiscono per queste caratteristiche:


Nomi derivati

Nomi alterati

hanno un significato diverso da quello dei nomi da cui derivano:
forma  formazione

si distinguono da quelli da cui derivano solo per alcuni aspetti del significato:
vecchia  vecchietta

possono derivare da nomi: occhiali da occhio, verbi: crescita da crescere; aggettivi: allegria da allegro

possono derivare solo da altri nomi: libretto da libro

 TI SFIDO  Nel racconto Il palazzo di gelato c’è un solo nome derivato (e non alterato) tra quelli evidenziati. Riesci a trovarlo?

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La torre di Babele
Gli affissi nelle lingue europee

Anche le altre lingue europee hanno prefissi e suffissi derivativi. Tutte, per esempio, hanno almeno un suffisso che serve a formare nomi di persone o cose che agiscono. In italiano il suffisso più comune è -tore per il maschile (lavoratoregiocatorebevitore), -trice per il femminile (lavoratricegiocatricebevitrice).


In inglese il suffisso equivalente è -er (per il maschile e il femminile), come per esempio in:

 player, “giocatore/giocatrice, suonatore/suonatrice” (dal verbo to play, “giocare, suonare”).


In francese il suffisso più comune è -teur / -trice:

 un rédacteur, “un redattore”;

 une rédactrice, “una redattrice”.


In spagnolo la situazione più comune è la seguente:

 un escritor, “uno scrittore”;

 una escritora, “una scrittrice”.

       La formazione dei nomi alterati

Per formare i nomi alterati si usa una serie di suffissi raggruppabili secondo la sfumatura che aggiungono al significato del nome primitivo.


Tipo di alterato

Sfumatura di significato

Suffissi

Esempi

diminutivo

rimpicciolimento

-ell-

porta → port-ell-o

-erell-

fuoco → fuoch-erell-o

-ett-

scarpa → scarp-ett-a

-icell-

ponte  → pont-icell-o

-icciol-

muro  → mur-icciol-o

-icin-

cuore  → cuor-icin-o

-iccin-

libro → libr-iccin-o

-in-

sella → sell-in-o

-ol-

bestia → besti-ol-a

-ott-

casa → cas-ott-o

vezzeggiativo

ingentilimento

-acchiott-

orso → ors-acchiott-o

-ell-

vino → vin-ell-o

-ucci-

canto (“angolo”) → cant-ucci-o

accrescitivo

ingrandimento

-on-

scala → scal-on-e

peggiorativo o dispregiativo

peggioramento della qualità

-acci-

verso → vers-acci-o

-astr-

giovine → giovin-astr-o

-azz-

coda → cod-azz-o

-ercol-

libro → lib(r)-ercol-o

-iciattol-

fiume → fium-iciattol-o

-ucol-

attore → attor-ucol-o

-uncol-

ladro → ladr-uncol-o


I suffissi alterativi possono combinarsi tra loro, formando nuove parole, come sediolina (o seggiolina) da sedi-ol-in-a, seggiolone da seggi-ol-on-e, fornelletto da forn-ell-ett-o, omaccione da om-acci-on-e ecc.


Alcuni nomi alterati con il tempo assumono significati nuovi, anche molto distanti da quello del nome primitivo. È il caso di bracciolo, che hai visto nel racconto Il palazzo di gelato: non è certo un braccio grazioso, ma la parte della poltrona su cui si poggia il braccio.

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 TI SFIDO  Completa, con l’aiuto del vocabolario, la seguente tabella. Noterai che i nomi alterati elencati hanno poco, e a volte pochissimo, a che fare con il nome da cui derivano.


Nome alterato

Significato

Nome primitivo

cannone

   

ceffone

   

portone

   

rosone

   

panetto

   

casello

   

motorino

   

LO SAPEVI?

Alcuni nomi, come bottoneburronemattonebrufolocaminozerbinoconcettopalazzo sono falsi alterati, perché terminano con una sequenza di lettere uguale a quella dei suffissi alterativi, ma si tratta di una coincidenza. Può provocare qualche confusione anche il suffisso -in, che oltre a essere un suffisso alterativo diminutivo, è anche derivativo, e serve a formare nomi di mestieri (ciabattinobagninovetturino), nomi e aggettivi geografici (alpinoandinoparigino), nomi di oggetti vari (cerinolavandinoappendino).

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       I nomi composti

Scopri la grammatica!

Nel racconto Il palazzo di gelato il palazzo viene definito capolavoro. Ma che cos’è un capolavoro?
Questo nome è fatto di due parti, che sono a loro volta due nomi: capo e lavoro. Il capolavoro è, quindi, il capo (“maestro”) del lavoro (“opera d’arte”). Nelle botteghe medievali, e fino a qualche secolo fa, un artista collaboratore, per poter diventare un artista autonomo, doveva creare un capolavoro, un’opera d’arte di cui lui soltanto era l’autore. In altre parole, era l’opera che dimostrava, con la sua bellezza, che il collaboratore era diventato un maestro.
Oggi, questa parola ha preso il significato più generico di “opera d’arte di fattura eccellente”.

 TI SFIDO  Come si dice capolavoro in francese, inglese, spagnolo e tedesco?
Ti sembra che questi nomi somiglino al loro equivalente italiano? Qual è quello più simile all’italiano?

Capolavoro è uno dei tanti nomi costruiti unendo due parole. I nomi costituiti da due parole si chiamano composti. Quasi tutti i composti in italiano sono fatti con nomi, verbi e aggettivi, che si uniscono con altri nomi, altri verbi e altri aggettivi:


Tipi di parole

Esempi

nome + nome

capoclasse

nome + aggettivo

camposanto

aggettivo + nome

verdemare

aggettivo + aggettivo

chiaroscuro

verbo + nome

asciugamani

verbo + verbo

saliscendi


Alcuni nomi composti sono formati con avverbio + nome (benevolenza, nonfumatore), e avverbio + verbo (benestare); pochissimi sono formati con preposizione + nome (dopopranzo, oltretomba). Alcuni composti sono formati da semiparole (parole che non si possono usare da sole): fotografia (foto- + -grafia), biblioteca (biblio- + -teca), democrazia (demo- + -crazia).

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       Il genere e il numero dei nomi composti

La composizione crea qualche confusione per il genere e il numero. Nella tabella seguente sono riportati i casi più comuni:


Tipo di composto

Genere

Numero

nome + nome

Genere del nome che determina il composto:

il pescespada (è un tipo di pesce e non di spada)

la ferrovia (è una “via” di ferro)

Va al plurale solo il nome che determina il composto:

i pescispada (possibile anche i pescespada)

le ferrovie

capo- + nome

Nomi di persona maschili: il capoclasse

Nomi di persona femminili: la capoclasse

Nomi di cosa: il capolavoro

Nomi maschili: i capiclasse (capo- capi-)

Nomi femminili: le capoclasse (capo- invariato)

Nomi di cosa: i capolavori (capo- invariato)

nome + aggettivo

Genere del nome:

la cassaforte

la cartapesta

il girotondo

Varie possibilità:

le casseforti

le cartapeste / le cartepeste

i girotondi

aggettivo + nome

Genere del nome sottinteso:

il purosangue = il (cavallo) purosangue

Invariati al plurale:

i purosangue

aggettivo + aggettivo

Solo maschili:

il pianoforte

il chiaroscuro

Va al plurale il secondo elemento del composto:

i pianoforti

i chiaroscuri

verbo + nome

Genere del nome sottinteso:

il guastafeste = l’uomo che guasta le feste

la guastafeste = la donna che guasta le feste

Invariati al plurale:

i guastafeste

le guastafeste

verbo + verbo

Sempre maschili:

il saliscendi

il fuggifuggi

Invariati al plurale:

i saliscendi

i fuggifuggi

       Particolarità dei nomi composti

Esiste un ulteriore tipo di composto, nel quale due nomi sono uniti da una preposizione, che di solito è di: ficodindia, pomodoro.


Esistono, poi, delle espressioni che si comportano quasi come fossero parole composte pur essendo scritte separate: carta d’identità, chiaro di luna, colpo di scena, colpo di Stato, parola d’ordine, occhiali da sole, occhiali da vista, camera da pranzo, ferro da stiro, vestito da sera, festa a sorpresa, penna a sfera, stufa a gas, vuoto a rendere ecc. Queste espressioni prendono il genere del nome risultante (per esempio la parola d’ordine, perché è un tipo di parola e non un tipo d’ordine; il vestito da sera, perché è un tipo di vestito) e al plurale cambiano la desinenza solamente di quel nome lasciando il resto invariato (le parole d’ordine, i vestiti da sera).


Anche altri nomi composti si scrivono separati:

  • nome + aggettivo: carro armato (ma anche carrarmato), carta straccia, danza classica, passo falso, social network (quest’ultima è una parola inglese e per questo ha l’aggettivo prima del nome);
  • nome + nome: bambino prodigio, buono sconto, fine settimana, pausa caffè, treno merci, sito internet;
  • avverbio + nome: non fumatore (ma anche nonfumatore e non-fumatore), non violento (ma anche nonviolento e non-violento) e non violenza (ma anche nonviolenza e non-violenza).


Alcuni dei composti che si scrivono separati possono avere anche il trattino in mezzo: fine-settimana, ristorante-pizzeria, sud-est (e tutti gli altri punti cardinali intermedi) e qualche altro. In generale, si scrivono separati, o con il trattino, i nomi inventati recentemente, che ancora suonano nuovi e un po’ strani, e quelli nei quali è importante separare le due parole perché ognuna ha un significato che deve rimanere distinto da quello dell’altra, come diritto-dovere.

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Fissa i concetti

Dal punto di vista della struttura, i nomi possono essere: 
primitivi, ovvero formati dalla sola radice unita alla desinenza, oppure dalla sola radice; 
derivati, ovvero formati da una parola primitiva unita ad almeno un affisso (un tipo speciale di derivati è quello degli alteratiche aggiungono una sfumatura di significato alla parola primitiva con cui sono formati); 
composti, ovvero formati da due parole.

In pratica

                      1  Indica se i nomi sono primitivi (P) o derivati (D). Se sono derivati, scrivi accanto la parola da cui derivano, come nell’esempio. Se necessario, aiutati con il vocabolario.

terrore ( P ) .....................................

rimozione ( D ) muovere

infiorescenza (.....) .....................................

portale (.....) .....................................

coltello (.....) .....................................

vicenda (.....) .....................................

canottaggio (.....) .....................................

costruzione (.....) .....................................

innamoramento (.....) .....................................

bicchiere (.....) .....................................

aspetto (.....) .....................................

approvvigionamento (.....) .....................................

attrezzatura (.....) .....................................

concessione (.....) .....................................

disinteresse (.....) .....................................

pizzeria (.....) .....................................

 >> pagina 160 

                      2  Indovina il nome composto in base alle immagini proposte; poi, scrivi il plurale corrispondente.


IMMAGINI NOME COMPOSTO PLURALE
   
   
   
   
   
   

 >> pagina 161 

                      3  Trova, nelle serie di nomi composti, la parola che viene formata in modo differente rispetto alle altre; poi specifica a che gruppo appartiene, come nell’esempio.

terzordine – portalettere – nerofumo – francobollo – biancospino

gruppo: aggettivo + nome

intruso: verbo + nome

1. cantastorie – portabandiera – spazzaneve – cambiavalute – lasciapassare

gruppo: ............................................

intruso: ............................................

2. altoforno – bassorilievo – gentildonna – sempreverde – malalingua

gruppo: ............................................

intruso: ............................................

3. madreperla – pescecane – pastasciutta – cassapanca – caposquadra

gruppo: ............................................

intruso: ............................................

4. camposanto – pianoforte – cassaforte – girotondo – cartapesta

gruppo: ............................................

intruso: ............................................


                      4  Scrivi nel quaderno il plurale dei nomi seguenti, inserendo anche l’articolo determinativo adatto.

camposanto pianoforte girotondo cartapesta pescecane cassapanca cassaforte caposquadra portabandiera altopiano bassorilievo gentildonna sempreverde malalingua spazzaneve cambiavalute lasciapassare cantastorie madreperla


                      5  Indica se i nomi in corsivo sono alterati (A) oppure non alterati (N). Di quelli alterati specifica se sono diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi o dispregiativi.

1. Sono partita da Fiumicino verso le dieci del mattino (.....) (..............................................) e, per passare il tempo, ho letto un bel libriccino (.....) (..............................................).

2. Il nuovo idraulico è stato davvero gentile, anche se all’inizio mi aveva spaventata con quel vocione (.....) (..............................................) profondo.

3. Il tuo saggio breve ha qualche difettuccio (.....) (..............................................), ma possiamo dargli una sistematina (.....) (..............................................) veloce.

4. La nuova centralina (.....) (..............................................) è stata realizzata in modo impeccabile.

5. Il tuo abbraccio (.....) (..............................................) è la cosa che mi manca di più: torna presto, orsacchiotto (.....) (..............................................) mio!

6. Adoro il carpaccio (.....) (..............................................) di pesce: è il mio piatto preferito!

7. Marco è un omone (.....) (..............................................) che ama ridere e stare in buona compagnia davanti a un buon piatto e a un bicchiere di vinello (.....) (..............................................).

8. Il picciolo (.....) (..............................................) della mela si è staccato dal ramo proprio mentre stavo passando: che giornataccia (.....) (..............................................)!

9. Abbiamo soltanto un piccolo orticello (.....) (..............................................), ma gli ortaggi che produciamo sono paradisiaci!

 >> pagina 162 

                      6  Sottolineate gli alterati e poi rispondete alle domande.


Quest’oggi voglio farvi vedere come ho trasformato dei vasetti che avevo già in casa. Sono trasformazioni semplici, qualche ideuccia l’ho presa alla Fiera di Vicenza e, proprio pensando che avrei creato qualcosa, ho acquistato il materiale necessario per fare da me quegli oggettini.

Come vedete sono vasetti semplicissimi. Ho applicato a quello alto del tessuto a quadrettini verdi con un fiocchetto e gessetto fatto a cuore, mentre a quello di destra ho passato un nastrino, in una piccola terracotta a forma di biscotto con incollato un cuoricino. Non è bellissimo questo vasettino? Dentro a questi ho messo pinoli e noci per preparare dolci.

(Adattato da lamalleziapolly.blogspot.com)


1. La parola oggettino ha due suffissi alterativi? ....................................................

2. La parola vasettino ha due suffissi alterativi? ....................................................

3. Ci sono parole che sono falsi alterati? ....................................................

4. Ci sono parole composte? ....................................................

                      7  Trova nel testo i nomi con il suffisso -zione. Con l’aiuto del vocabolario, quindi, collega i nomi ai verbi formati dalla stessa radice. Attenzione: le radici dei verbi potrebbero avere qualche piccola differenza.


Comunicazione importante: acquista il tuo biglietto di andata e ritorno risparmiando il 10% sul prezzo complessivo. Per la creazione del tuo viaggio senza limiti temporali seleziona la tariffa Flex e scegli uno degli ambienti a disposizione tra Smart, Comfort o Prima.

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Maggiori informazioni

                      8  Scegli una delle coppie proposte, in cui sono presenti un nome e un falso alterato. 
Inventa una storia di circa 150 parole in cui immagini in che modo il nome primitivo potrebbe aver dato origine al nome falsamente alterato.

tacco – tacchino cane – canino torre – torrone matto – mattone mulo – mulino lampo – lampone foca – focaccia

giochi di PAROLE Lavorate in piccoli gruppi. L’insegnante scrive una parola alla lavagna; al via, ogni gruppo ha due minuti per trovare il maggior numero possibile di nomi derivati o alterati collegati alla parola scritta alla lavagna. Allo scadere del tempo, ci si confronta sulle risposte e si risolvono gli eventuali dubbi. Vince chi ha scritto il maggior numero di nomi.

La Grammatica Treccani - volume A
La Grammatica Treccani - volume A
Morfologia, sintassi, lessico, fonologia, ortografia