Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI L ingresso delle truppe italiane a Trento. QUANDO 30 ottobre 1918 Resa ottomana 4 novembre 1918 Resa austro-ungarica QUANDO 11 novembre 1918 Resa tedesca RICAPITOLANDO 1 Quali furono i principali casi di ammutinamento tra le fila degli eserciti europei? 2 In quale ordine gli Imperi centrali e i loro alleati firmarono gli armistizi? 76 ceca, e si avviarono verso la conquista di Trento e Trieste. Per Vienna fu la sconfitta definitiva, che portò alla richiesta di armistizio, firmata a Villa Giusti, nel padovano, il 3 novembre 1918. Il 4 novembre 1918 venne proclamata da Diaz la vittoria italiana con l entrata in vigore dell armistizio. Il vecchio Impero austro-ungarico era ormai in disfacimento. Costretto alla fuga, l 11 novembre l imperatore d Austria abdicò, segnando una fine ingloriosa per gli Asburgo. Intanto il 30 ottobre 1918 anche l Impero ottomano era capitolato sotto l attacco vincente delle truppe britanniche in Palestina e in Siria. LA CADUTA TEDESCA E LA FINE DEL CONFLITTO Restava soltanto la Germania, che dopo la sconfitta di Amiens era allo sbando. A settembre il generale Ludendorff, ormai incapace di gestire la situazione, suggerì a Guglielmo II di chiedere l armistizio e formare un nuovo governo. Fu l estremo tentativo degli apparati militari tedeschi di uscire con le mani pulite dalla guerra, ma la proposta tedesca venne rifiutata dagli statunitensi. In questo contesto di caos politico si inserì il tracollo militare. Un chiaro segnale arrivò ai primi di novembre con l ammutinamento della flotta tedesca ancorata a Kiel. La protesta dei soldati ebbe tutti i caratteri di un insurrezione rivoluzionaria e si diffuse in Baviera e nella capitale, Berlino. L esito fu la caduta del governo e del kaiser Guglielmo II, che il 9 novembre si rifugiò in Olanda. Anche l antica dinastia degli Hohenzollern crollò miseramente. Nello stesso giorno venne proclamata la repubblica e la formazione di un nuovo governo con a capo il socialdemocratico Friedrich Ebert, cui spettò il gravoso compito di chiedere l armistizio. L 11 novembre la Germania firmò la resa con la quale si chiuse la Prima guerra mondiale. Il numero di esseri umani coinvolti nella Grande guerra fu straordinario: i soldati trascinati nello scontro bellico furono circa 60 milioni. Più di 9 milioni persero la vita: erano la cosiddetta generazione perduta , i giovani tra i venti e i trent anni nati alla fine dell Ottocento. Altri 20 milioni ritornarono a casa feriti e mutilati, altri 7 milioni furono conteggiati tra dispersi e prigionieri. E coloro che tornarono sani e salvi fisicamente, furono segnati dal punto di vista mentale per il resto della vita. A questi numeri vanno aggiunti quelli dei civili uccisi a causa della guerra: insomma, una vera e propria morte di massa.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi