5 L’INTERVENTO DELL’ITALIA

La Prima guerra mondiale | CAPITOLO 2 5 TI RICORDI? Tra il 1848 e il 1866 il Regno di Sardegna (Regno d Italia dal 1861) e l Impero asburgico si scontrarono nelle tre guerre d indipendenza per la contesa dei possedimenti austriaci in Italia. L INTERVENTO DELL ITALIA LA POSIZIONE DELL ITALIA L Italia era rimasta inizialmente fuori dal conflitto. Il governo liberale, presieduto da Antonio Salandra, al momento dello scoppio della guerra dichiarò la neutralità. Poiché era evidente che gli Imperi centrali erano stati responsabili dell aggressione, la scelta italiana era legittimata dalla clausola della Triplice Alleanza che obbligava i contraenti a intervenire solo in caso di difesa. La classe politica avvertiva, tuttavia, la necessità di non lasciare l Italia fuori dai grandi avvenimenti della storia europea. Dopo la conquista della Libia del 1911-12, l Italia si era ormai ritagliata un ruolo internazionale (> C1.3). Dunque, nell agosto del 1914 la questione consisteva nel valutare se fosse più vantaggioso restare neutrali o intervenire al fianco di uno dei due schieramenti. L opinione pubblica era attraversata da due principali linee di pensiero: da una parte erano abbastanza diffusi sentimenti antiaustriaci che risalivano agli anni del Risorgimento, comprovati dai difficili rapporti con Vienna sulla questione delle terre irredente, Trento e Trieste, da tutti considerate come il necessario completamento dell unità nazionale; dall altra c era chi incitava a star fuori dal conflitto poiché riteneva che l Italia fosse ancora impreparata a sostenere un impegno bellico. In questa situazione si svolse l agguerrita polemica fra interventisti e neutralisti, che lacerò il paese per lunghi mesi in un travagliato dibattito. GLI INTERVENTISTI DI DESTRA Fra gli interventisti, il cui campo era piuttosto multiforme, inizialmente si distinsero due diverse posizioni: da un lato restare fedeli agli alleati della Triplice Alleanza e scendere in guerra a fianco degli Imperi centrali; dall altro schierarsi contro l Impero austro-ungarico per riprendere le terre irredente. I più fanatici propugnatori dell intervento furono i nazionalisti: essi rivendicavano per l Italia un ruolo da protagonista nel campo internazionale attraverso un energica politica di potenza. Tra essi si distinsero non pochi intellettuali, tra cui il gruppo dei futuristi (> C1.3). Cartolina postale in cui la personificazione dell Italia guarda Trieste irredenta , 1915. 59

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi