Dai fatti alla Storia - volume 3

Il nuovo mondo multipolare | CAPITOLO 20 DOVE Hong Kong QUANDO 1989 Proteste di piazza Tienanmen Approfondisci La primavera cinese questa rinnovata fase economica fu Hong Kong, colonia del Regno Unito già da tempo avviata a un forte dinamismo commerciale. Grazie al flusso di tecnici specializzati, di imprenditori e di capitali, la Cina si inserì nell economia di mercato, acquisendo sempre più ampia rilevanza nel commercio internazionale. La produzione manifatturiera, soprattutto a partire dagli anni Ottanta, ebbe grande slancio, favorita dal basso costo della manodopera cinese e il pil cominciò a crescere allo straordinario ritmo del 10% annuo. Si passò dalla struttura collettivistica voluta da Mao a forme industriali diffuse, in cui le unità familiari ebbero un ruolo centrale. Anche l agricoltura subì il medesimo processo di decollettivizzazione a favore delle famiglie. Questa fase della storia cinese fu caratterizzata anche dal controllo sulla natalità, vista l enorme crescita demografica del paese, che nel 1982 aveva raggiunto la cifra di 1 miliardo di abitanti. Fu adottata la politica del figlio unico, che imponeva a ogni famiglia l obbligo di poter avere un solo figlio. LA RICERCA DELLA DEMOCRAZIA Al processo di modifica strutturale dell economia non si accompagnò l apertura del sistema politico cinese. Deng era ben convinto della necessità di mantenere il comunismo e di non concedere spazi democratici alla società: tutto il potere doveva restare saldamente in mano al Partito comunista cinese. La contraddizione fra dinamismo economico e staticità politica, per cui qualche studioso ha definito quello cinese un socialismo di mercato , suscitò movimenti di protesta di cui furono protagonisti giovani e studenti. Nel 1989, in concomitanza con le riforme che avrebbero portato alla caduta delle democrazie popolari in Europa dell Est e successivamente al crollo dell Urss (> C18.2 e C18.3), la protesta giunse nel cuore della capitale Pechino, in piazza Tienanmen, con richieste sempre più insistenti di democrazia e libertà. Deng per reprimere il movimento fece intervenire i carri armati, provocando la morte di centinaia di giovani. Mentre il mondo assisteva alle immagini della repressione condannandola aspramente, si faceva evidente la difficoltà del regime nel conciliare posizioni internazionali di apertura economica a fronte di chiusure politiche che non dovevano essere scardinate. La politica di Deng fu continuata dai suoi successori dopo la sua morte, avvenuta nel 1997. Uno studente ferma una colonna di carri armati dell esercito cinese, durante le operazioni di sgombero dei manifestanti avvenute fra il 3 e il 4 giugno 1989. L immagine diverrà il simbolo sia dello spirito delle lotte studentesche sia della repressione dello Stato cinese. 583

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Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi