Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE D | OCCIDENTE E ORIENTE FRA CRISI E GLOBALIZZAZIONE L operazione Desert Storm Lago Urmia Mar Caspio Lavoro sulla carta 1 Dove si trovavano le basi delle truppe della coalizione Onu? 2 Quale nazione ha la maggiore concentrazione di giacimenti di petrolio? 3 Su quali risorse poteva fare affidamento l Iraq? T ig ri Principali giacimenti petroliferi Eufra te Flotta della coalizione dell'Onu Stati neutrali Basi aeree della coalizione dell'Onu Membri della coalizione dell'Onu Forze di terra della coalizione dell'Onu Bombardamenti della coalizione dell'Onu (gennaio-febbraio 1991) Invasione irachena (agosto 1990) Avanzata della coalizione dell'Onu (febbraio 1991) Attacco missilistico iracheno Fabbrica di armi Centrale nucleare Golfo Persico Carta INTERATTIVA Lungo la ritirata, le truppe di Saddam incendiarono molti pozzi petroliferi kuwaitiani, provocando un gravissimo danno all ecosistema. Il presidente americano George Bush ritenne al momento non utile far cadere il regime di Saddam Hussein per timore di creare squilibri in un area così delicata. Preferì stabilire un embargo verso l Iraq, che costrinse a gravi restrizioni l economia del paese, accrescendo le condizioni di diffusa povertà nella popolazione. Jihad lo sforzo del credente, orientato verso un miglioramento interiore attraverso lo studio dei testi sacri. A questo jihad, definito superiore , si affianca quello inferiore , cioè la difesa contro i persecutori. Nella versione più odierna si intende la guerra condotta per la causa di Dio , per la diffusione dell islam al di fuori dei confini del mondo musulmano. 580 L EMERGERE DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE L avvento al potere di Khomeini in Iran, l escalation del conflitto arabo-israeliano, la conclusione della guerra in Afghanistan (> C17.4) e la guerra del Golfo rappresentarono eventi di portata planetaria, in grado di modificare radicalmente l intero sistema di relazioni internazionali. Sembrò addirittura che, con la crisi del sistema e dell ideologia socialista che in passato avevano alimentato la liberazione e l indipendenza di tanti popoli, l unico punto di riferimento rimasto in Medio Oriente per ribellarsi alle dittature o al dominio occidentale fosse l islamismo. Queste situazioni di crisi alimentarono e rinvigorirono il fondamentalismo islamico. La radicalizzazione veniva giustificata dalla crisi dell identità islamica, dovuta ai processi di globalizzazione che avevano attraversato anche gli Stati di fede musulmana. Ma, più in generale, si poteva intravedere in quelle forme di estremismo il risultato di evidenti disagi sociali e culturali che i processi di sviluppo e modernizzazione avevano prodotto in questi Stati. Facendo leva proprio sulla voglia di riscatto della popolazione, i movimenti radicali individuarono i nemici da colpire, primi fra tutti gli Stati Uniti e i paesi occidentali. Secondo la visione fondamentalista, questi paesi, che erano completamente estranei alla fede coranica, avevano imposto sistemi di subordinazione culturale ed economica di cui era vittima anche il mondo musulmano. I MEZZI E L ORGANIZZAZIONE DELLA LOTTA Forte di queste convinzioni, il fondamentalismo acquisì sempre più vigore attraverso l azione del jihad, la guerra santa, presto trasformatosi in terrorismo. Le innumerevoli azioni di martirio in tante parti del mondo, durante le quali attivisti imbottiti di tritolo si sono la-

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Dal Novecento a oggi