Dai fatti alla Storia - volume 3

Il nuovo mondo multipolare | CAPITOLO 20 Dopo l attacco all ambasciata americana, la visibilità dell Iran di Khomeini divenne mondiale e da qui presero forza ed energia quei movimenti fondamentalisti che fino a quel momento si erano sentiti esclusi dalle tendenze laiche dei vari Stati dell area musulmana. Questi gruppi cominciarono una minuziosa opera di diffusione delle idee integraliste dell islam, opponendole alle idee democratiche e alla cultura dell Occidente. Si profilava, dunque, una netta opposizione fra la civiltà islamica e quella cristiana occidentale, che i fondamentalisti avvertivano come una lotta da realizzare sul piano politico, religioso e culturale. QUANDO 1980-88 Guerra Iran-Iraq Il primo raid aereo su Baghdad del 17 gennaio 1991. = &g YY .Y D .Y X L Iran sciita di Khomeini, oltre a opporsi ai paesi occidentali, si contrappose con altrettanta intensità ai paesi islamici a prevalenza sunnita (la maggioranza nel mondo arabo). Questo progetto fu ostacolato dall Iraq di Saddam Hussein, che dal 1979 aveva instaurato una dittatura militare. Il suo potere si era caratterizzato per posizioni laiche, nazionaliste e panarabe, in base alle convinzioni portate avanti dal suo partito, il Ba th, a prevalenza sunnita, che aveva represso l opposizione del mondo religioso sciita. Saddam Hussein aveva inoltre creato un gruppo di potere fondato sul suo clan familiare, posto a capo dei vari organismi statali: dall esercito all amministrazione e alla gestione delle ingenti risorse petrolifere. Nel 1980 Saddam Hussein, che intendeva contendere all Iran il ruolo di maggiore potenza regionale nel Golfo Persico, lanciò un attacco armato allo Stato dell ayatollah. Egli ottenne armamenti sia dagli Usa sia dall Urss, entrambi interessati a rovesciare il regime di Khomeini, ma anche a prolungare la guerra, mantenendo quell area in una condizione di instabilità con l obiettivo di tenere sotto controllo una zona del mondo strategicamente rilevante. Nello stesso tempo il mondo islamico sunnita appoggiò l Iraq contro l espansionismo iraniano. In questo contesto si ripropose la questione del popolo curdo (una parte del quale era insediato nell area settentrionale dell Iraq), che aveva tentato di creare uno Stato autonomo sfruttando il conflitto in atto (> C21.2). Saddam cercò di reprimere definitivamente le aspirazioni della popolazione curda uccidendo indiscriminatamente numerosi civili. La guerra tra Iran e Iraq durò ben otto anni, portando distruzione e oltre un milione di morti. Gli accordi di pace tra i due paesi furono firmati nel 1988, senza alcun vantaggio ottenuto dall una o dall altra parte. LA GUERRA DEL GOLFO Le ambizioni di Saddam Hussein sull area mediorientale non si fermarono di fronte all esito insoddisfacente della guerra contro l Iran e trovarono espressione in una nuova aggressione da parte del dittatore iracheno. Saddam ordinò di invadere nell agosto 1990 il Kuwait, piccolo Stato del Golfo Persico, con lo scopo di conquistarne le ricchissime risorse petrolifere e dare all Iraq la possibilità di condizionare i rapporti internazionali. L Onu condannò l operazione e autorizzò l intervento di una coalizione di oltre 30 paesi con a capo gli Stati Uniti (> C18.4): l operazione Desert Storm. I bombardamenti ebbero inizio nel gennaio 1991 e nell arco di un mese l Iraq fu costretto ad abbandonare il Kuwait di fronte alla soverchiante supremazia della coalizione. 579

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Dal Novecento a oggi