4 DALLA GUERRA DI MOVIMENTO ALLA GUERRA DI POSIZIONE

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI 4 DALLA GUERRA DI MOVIMENTO ALLA GUERRA DI POSIZIONE LA STRATEGIA MILITARE TEDESCA Era convinzione diffusa tra i contendenti che la guerra avrebbe avuto breve durata. La Germania prevedeva di realizzare una guerra-lampo (Blitzkrieg) attraverso l attuazione di un piano strategico elaborato già nel 1906 dal feldmaresciallo Alfred von Schlieffen. Secondo questo piano l esercito tedesco doveva colpire immediatamente la Francia e neutralizzarla, contando nello stesso tempo sulla lentezza dei russi nell organizzare il proprio esercito. Una volta sconfitti i francesi, le forze si sarebbero concentrate a oriente contro l esercito zarista. Questa rapidità avrebbe anche evitato un immediato intervento degli inglesi, che avrebbero necessitato di tempi più lunghi per formare un adeguato esercito, visto che nel Regno Unito la chiamata alle armi avveniva su base volontaria. La previsione della guerra breve, tuttavia, si rivelò errata. Non tenne conto della straordinaria qualità tecnologica degli armamenti che consentiva di resistere agli attacchi per lungo tempo (> A ). Ma quella previsione trascurò anche un altro fattore decisivo: la capacità produttiva del sistema industriale, un sistema in grado di impegnare enormi risorse con ritmi mai visti prima di allora e costantemente in grado di alimentare la macchina bellica. APPROFONDIAMO SCIENZA E TECNOLOGIA LE NUOVE ARMI Un aspetto distintivo della Grande guerra fu l impiego di armi considerevolmente più avanzate rispetto a quelle usate fino a pochi decenni prima. Tra le più efficaci vi fu la mitragliatrice, che fece il suo esordio proprio con il primo conflitto mondiale e i cui effetti furono particolarmente sanguinosi per la capacità di quest arma di produrre una serie di colpi a getto continuo e in tempi rapidissimi. Anche l aereo cominciò a essere usato, sia pure in forme ancora limitate, vista la ridotta disponibilità da parte degli eserciti, per effettuare delle ricognizioni. Ben altro utilizzo trovarono invece i carri armati, veicoli formati da uno scafo corazzato in acciaio, dotato di movimento autonomo e fornito di mitragliatrici che, attraverso bocche da fuoco, si potevano indirizzare verso qualunque direzione. In realtà i primi carri armati non erano molto dinamici, ma l impatto militare fu sicuramente rilevante, soprattutto perché la guerra si combatté molto spesso in zone impervie e in territori di campagna. Dei cannoni si cercò di migliorare la gittata e la forza esplosiva dei colpi. Grandi attese suscitò nell esercito tedesco la Grande Berta, un cannone progettato dalle acciaierie Krupp per colpire obiettivi francesi e inglesi anche a centinaia di chilometri di distanza, quando 54 Soldati dell esercito britannico indossano una maschera antigas mentre sparano con una mitragliatrice. ormai la guerra stava per finire. Il suo calibro di 210 millimetri, la lunghezza di 28 metri e la camera di scoppio che poteva contenere una carica di oltre 200 chili di esplosivo consentivano non solo una lunghissima gittata, ma anche un potenziale distruttivo altissimo. Le granate lanciate dalla Grande Berta potevano raggiungere un altezza di 29 chilometri e impiegavano alcuni minuti prima di arrivare sull obiettivo. Sottomarini e lanciafiamme costituirono ulteriori sistemi di attacco. Ma le armi più terribili furono i gas asfissianti che preoccuparono non poco l opinione pubblica per le possibili ricadute anche nell ambiente in cui vivevano i civili. I suoi effetti devastanti sui soldati ne provocarono la successiva condanna (Protocollo di Ginevra, 1925).

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi