Dai fatti alla Storia - volume 3

=a e de d b¬ a e | V.cJ=J 18 QUANDO 1991 Guerra del Golfo g cacc¬a ¬ ¬ a e a ¬ e e a ¬ de e de ; a¬ ¬ ¬ ¬ à d¬ e ¬£e da a e £¬a e da e e ¬ ac©e e d a e a ¬ ¬ a a. Jr Somalia Ruanda LA GUERRA DEL GOLFO Negli Usa la presidenza era stata assunta dopo Reagan dal suo vice George H. W. Bush (1924-2018) nel 1988. Anch egli, subito dopo il suo insediamento, si era adoperato con Gorbac v per una politica di distensione internazionale e cooperazione ma, sotto la sua amministrazione, apparve sempre più evidente la supremazia e la compattezza del blocco occidentale su quello sovietico. Gli Stati Uniti si trovarono ad assumere quel ruolo di primato che, se in precedenza avevano circoscritto alle aree del pianeta sotto la propria tutela, ora potevano estendere al mondo intero. Una prova di questo nuovo profilo internazionale si ebbe poco prima della caduta dell Urss, quando in Medio Oriente, nell agosto 1990, il dittatore dell Iraq Saddam Hussein (1937-2006) decise di invadere il vicino Kuwait, per assicurarsi i pozzi petroliferi di questo paese. Gli Stati Uniti ne approfittarono per porsi a capo di una coalizione di paesi e intervenire militarmente. Nei primi mesi del 1991, dopo aver ottenuto il benestare dell Onu per poter intervenire in difesa del Kuwait, scoppiò la guerra del Golfo: in poco più di un mese l esercito iracheno fu costretto alla ritirata dalla coalizione guidata dagli Usa, che ottennero l obiettivo di consolidare la loro posizione nell area. Questo conflitto evidenziò chiaramente l ormai ininfluente ruolo dell Urss nelle politiche internazionali e contribuì probabilmente ad accelerare la sua dissoluzione. Dal bipolarismo si era ormai passati all unipolarismo degli Usa, che disponevano anche dell alleanza di molti altri Stati. .= DgJrJ VVYJ .J .Dc YD ~.JD = . =.DcJD Questo nuovo ruolo di arbitro dell ordine mondiale sembrò rafforzarsi durante gli anni della presidenza del democratico Bill Clinton (n. 1946), eletto nel 1992. La potenza americana svolse talvolta la funzione di pacificare conflitti esistenti, come nel caso in cui Clinton si fece promotore di accordi di pace nel 1993 fra israeliani e palestinesi (> C20.2). Non altrettanto avvenne in Somalia, dove la fine della dittatura di Siad Barre aveva lasciato il paese nell anarchia. Gli Stati Uniti inviarono, su mandato dell Onu, un contingente di marines per cercare di porre fine ai conflitti in corso, ma i violenti scontri con i guerriglieri locali di matrice integralista islamica convinsero Clinton a lasciare il campo nell ottobre 1993, a meno di un anno dall invio dei militari. La scarsa efficacia dell intervento statunitense nella crisi somala fu confermata in altre due gravi crisi che si aprirono in quegli anni: il conflitto tra etnie tribali in Ruanda (> C20.6), e il sanguinosissimo conflitto nella ex Iugoslavia. In sostanza, la nuova logica di intervento internazionale funzionò solo parzialmente. Essa prevedeva il ricorso a forze di interposizione per evitare che i conflitti locali si esasperassero e soprattutto per proteggere le popolazioni civili: questo tipo di operazioni furono denominate di peace keeping ( mantenimento della pace ). Y. V.cJ= D J 1 Quale potenza consolidò, dopo la guerra del Golfo, la sua presenza nell area mediorientale? 2 Quali successi e quali insuccessi conseguì la presidenza Clinton sul piano internazionale?

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi