3 IL CROLLO DEL COMUNISMO

=a e de d b¬ a e | V.cJ=J 18 3 .= YJ==J = JCgD.]CJ = JDJC. ]Jr. c. = J== ]]J Per le scelte fatte durante gli eventi del 1989-90 Gorbac v ottenne grandi consensi in Occidente, ma la situazione interna all Urss era ben diversa. Liberalizzazioni, privatizzazioni, riduzione del controllo pubblico sulle imprese si sovrapposero a un sistema che, per quanto arretrato, era l unico conosciuto da intere generazioni, al punto che la sua dismissione generò panico e insicurezza. In assenza delle consuete direttive centrali, ogni situazione locale precipitò nel caos: il mercato nero e i sistemi illegali di distribuzione fecero la fortuna dei profittatori. Alla carenza di generi di prima necessità si affiancò la drastica riduzione di protezioni sociali, garantite prima dallo Stato, quali l assistenza sanitaria o i sussidi economici: tutto contribuì a far sentire più povera e meno protetta una parte consistente della popolazione e a generare un dissenso montante. ¬ ¬ e a ¤¬ a e c e primo presidente de a Ye bb ¬ca c¬a ¬ a £ede a ¬ a ¬e ¬ca d¬ Y ¬a. Presidenzialismo Sistema di governo che tende a concentrare i poteri nelle mani del presidente di una repubblica. = JDcY .~.JD. VJ=.c. + Gorbac v attuò anche riforme sul piano politico istituzionale per dare maggiore democrazia alla vita del paese. Dopo 70 anni in cui l unico partito ammesso in tutta l Urss era il Pcus, Gorbac v acconsentì al pluralismo politico (aprendo all azione di altri partiti), riabilitò i dissidenti e mise in opera una riforma istituzionale che prevedeva un sistema di tipo presidenzialista. Provò anche ad allontanare i gruppi più conservatori del partito per rinnovarlo, spezzando privilegi consolidati. Gorbac v si inimicò tutto il panorama politico del suo paese: gli si opposero i conservatori della vecchia guardia del partito, risentiti per la perdita del loro ruolo; i nazionalisti che si sentivano colpiti nell orgoglio per la reputazione internazionale dell Urss, ormai ridotta ai minimi termini; i radicali che lo ritenevano un riformatore troppo moderato. Particolarmente ostili si rivelarono gli alti gradi degli apparati militari e polizieschi, i quali temevano una deriva dell unità territoriale di fronte alla pressione delle rivendicazioni nazionalistiche e separatistiche che stavano crescendo in gran parte dell Urss. Gorbac v fu eletto presidente dell Urss nel 1990. Nel parlamento, intanto, stava emergendo la figura che più di altre si oppose al suo progetto riformatore, il radicale Boris Eltsin. Mentre il neopresidente dell Urss tentava di mediare tra le varie frange del Pcus, Eltsin fu eletto nel giugno 1991 presidente della Repubblica socialista federativa sovietica russa (Rsfsr), generando una sorta di dualismo di potere fra le due maggiori cariche dell Urss. = ]V.Dc ] V Y c.]c In seguito all esempio di quanto era avvenuto nei paesi dell Est, anche le repubbliche sovietiche alzarono il tono delle loro rivendicazioni separatiste, contando sul fatto che ormai l uso della forza non era più contemplato dalla strategia di Gorbac v. Estonia, Lettonia, Lituania e altri paesi si dichiararono indipendenti tra il 1990-91. Le repubbliche caucasiche dell Armenia e dell Azerbaigian erano già da tempo teatro di scontri tra armeni e azeri per questioni territoriali ed etniche. Il comunismo, che aveva tenuto legate le varie entità nazionali dell Urss, disfacendosi, le perdeva a una a una. Né Gorbac v né altri organi dirigenziali sembravano più in grado di fermare le spinte di autonomia nazionale che per tanti anni erano state compresse dal regime comunista sovietico.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi