APPROFONDIAMO - CONCETTI E IDEE - Le masse, fra

La Prima guerra mondiale | CAPITOLO 2 1914. Una nuova destra ultranazionalista spingeva sull acceleratore della conflittualità e dello scontro armato come soluzione a ogni problema. Con lo scoppio della Grande guerra, quel clima venne utilizzato dalle classi dirigenti per legare il popolo intorno ai miti patriottici e realizzare quel processo di nazionalizzazione delle masse che servì a integrare nello Stato-nazione tutti i ceti, anche allo scopo di evitare il rischio di esplosioni rivoluzionarie, pericolose per la stabilità dello Stato. Era convinzione diffusa tra le classi dirigenti europee che la guerra potesse servire ad addomesticare le contrapposizioni sociali. Fu proprio così, visto che durante gli anni del conflitto si generò un clima politico che richiamava tutte le classi allo spirito nazionale, superando i conflitti interni in nome dell unità. Crediti di guerra Dotazione finanziaria, approvata dai parlamenti nazionali, finalizzata a condurre lo sforzo bellico. Governo di coalizione Governo composto da differenti forze politiche che, accordandosi su un programma condiviso, formano un alleanza. RICAPITOLANDO 1 Quali ragioni economiche spinsero le grandi potenze verso la guerra? 2 Perché si sciolse la Seconda internazionale? SOCIALISMO E GUERRA La guerra aprì un ampio dibattito anche tra le forze socialiste europee, grazie alle quali era stata posta in evidenza la questione dei conflitti sociali che i governi facevano fatica a gestire. L organizzazione dei partiti socialisti, la Seconda internazionale, fu sciolta per i contrasti fra i suoi componenti proprio sulla linea da mantenere nei confronti della guerra: secondo alcuni la guerra rappresentava l occasione per innescare una rivoluzione sociale, altri sostenevano posizioni pacifiste in nome dello spirito internazionalista della classe operaia (> A ). In generale, le forze socialiste non seppero opporsi alla propaganda nazionalista. La gran parte dei partiti socialisti europei si schierarono a favore dell entrata in guerra delle rispettive nazioni, sia per non essere accusati di disfattismo dall opinione pubblica e dai governi, sia perché realmente convinti che si trattasse di una guerra in difesa della patria aggredita. Per esempio, i socialdemocratici tedeschi votarono per i crediti di guerra, schierandosi a fianco del governo che chiamava tutti a raccolta in nome della difesa dall attacco russo; allo stesso modo fecero i laburisti inglesi. I socialisti francesi si accodarono all appello per formare l Union sacrée, la sacra unione , il governo di coalizione nazionale contro il militarismo germanico. Unica voce isolata fu quella del leader del Partito socialista francese, Jean Jaurès, che per la sua posizione pacifista fu assassinato da un nazionalista il 30 luglio 1914. APPROFONDIAMO CONCETTI E IDEE LE MASSE, FRA NAZIONALISMO E INTERNAZIONALISMO Il dibattito politico che investì tutte le nazioni europee a proposito della guerra, tra chi era favorevole e chi contrario, si rifletté nei due principali indirizzi che divisero le masse popolari: quello nazionalista e quello internazionalista. Chi si era interessato a far circolare idee politiche nazionaliste aveva il problema di spiegarle e farle capire alla popolazione. da qui, secondo lo storico George Mosse, che nacque la nazionalizzazione delle masse : si trattò di una politica che considerava la nazione come l unica vera titolare della sovranità, in quanto espressione della più ampia collettività; per questo motivo era necessario rendere il maggior numero di persone consapevole di far parte della nazione. In contrapposizione, gli internazionalisti si proponevano di unire forze individuali o collettive al di là delle differenze nazionali. Era uno dei tratti salienti del movimento socialista, in quanto invocava l unità della classe operaia contro lo sfruttamento capitalistico, che aveva nella guerra una delle sue massime realizzazioni. Secondo gli internazionalisti, nella guerra le classi sociali più povere pagavano il prezzo più alto (la vita sul fronte) mentre gli imprenditori si arricchivano con le commesse militari. Approfondisci gtvp.it/21storia03-02 53

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi