Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE D | OCCIDENTE E ORIENTE FRA CRISI E GLOBALIZZAZIONE Gollismo Indirizzo politico (e poi anche movimento) che propone un rafforzamento dei poteri dell esecutivo a svantaggio del parlamento e dei partiti politici con lo scopo di privilegiare il legame diretto tra leader e base. QUANDO 1968 Maggio francese V e d¬ e a ¬ c ¬ un ombra con le sembianze del presidente De Gaulle tappa la bocca a un giovane. La scritta recita: «Sii giovane e taci . 510 L Ostpolitik modificò il modo in cui l Europa e l Occidente guardavano ai paesi dell Est, contribuendo ad allentare il clima di tensione. Le scelte del cancelliere tedesco favorirono non solo una maggiore apertura dei paesi capitalisti verso quell area, ma anche i futuri processi di democratizzazione dell Est europeo. Poste queste basi di pacificazione, il suo successore, Helmut Schmidt, mantenne la stessa linea politica a sostegno del dialogo fra Est e Ovest, che avrebbe portato a una maggiore apertura dei paesi socialisti ai mercati occidentali per favorire l ampliamento dei consumi interni. In quegli anni di contestazione a livello mondiale, la Germania Ovest fu attraversata, come l Italia, dal fenomeno del terrorismo. A differenza dell Italia, nella Rft i gruppi terroristici erano prevalentemente di matrice marxista. In particolare, la Rote Armee Fraktion ( Frazione dell Armata rossa ) fu un organizzazione attiva nel colpire personaggi politici e della finanza tedeschi, ispirata dalla volontà di abbattere il sistema capitalista e imperialista. L autunno del 1977 vide l apice delle azioni violente del gruppo con il rapimento e l uccisione del capo della Confindustria tedesca Hanns-Martin Schleyer. Nel 1982 il lungo periodo di governo socialdemocratico ebbe fine. Il leader dei cristiano-democratici della Cdu, Helmut Kohl, fu nominato cancelliere. I problemi di contenimento della spesa pubblica non gli impedirono di attuare una politica attenta alle fasce sociali deboli e di mantenere il Welfare State, incentivando il legame fra mondo sindacale e imprese, grazie al quale la Germania poté costruire validamente il suo sviluppo economico. LA FRANCIA DA DE GAULLE A MITTERRAND Sotto la presidenza di De Gaulle (> C14.3), la Francia aspirava a rivivere una rinnovata grandeur ( grandezza ) nazionale. Il presidente si fece promotore di una linea politica (definita gollismo, dal suo nome) che rinforzasse il nazionalismo francese, dotando il paese della bomba nucleare, e che si svincolasse dall egemonia statunitense in Occidente, cercando di mantenere la Francia autonoma rispetto alla Nato. Anche verso la Gran Bretagna mantenne un profilo di distanza, in quanto ritenuta fiancheggiatrice degli Usa, mentre preferì il dialogo con i tedeschi. De Gaulle fu tuttavia travolto dalla contestazione studentesca e dalle proteste operaie del maggio francese nel 1968, sull onda dei movimenti nati negli Usa in quegli anni (> C15.6). Guidati dallo studente Daniel Cohn-Bendit, per le vie di Parigi marciarono migliaia di studenti francesi, occupando l antica e prestigiosa università della Sorbona. I movimenti del maggio francese si caratterizzarono per una forte tensione ideologica e politica, molto meno presente in quelli americani; qui la critica al capitalismo favorì l avvicinamento alle lotte delle masse operaie, viste come le naturali alleate delle proteste studentesche. All insegna di slogan di grande suggestione ( l immaginazione al potere , siate realisti, chiedete l impossibile , vietato vietare ) prese corpo la possibilità di combattere radicalmente il sistema e di rovesciarlo con progetti rivoluzionari. L anno dopo De Gaulle si ritirò dalla vita politica. La sua eredità fu raccolta da presidenti gollisti come Georges Pompidou e Valéry Giscard d Estaing. Solo nel 1981, grazie all alleanza fra socialisti e comunisti, riuscì a ottenere la presidenza della Repubblica il socialista Fran ois Mitterrand. Con lui si realizzarono politiche sociali riformatrici,

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Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi