1 L’EUROPA E L’APERTURA A EST

a ]e a a a e de a d¬ e ¬ e | V.cJ=J 17 1 DOVE Varsavia Praga QUANDO 1968 V ¬ a e a d¬ V a¤a Fotografie e biglietti che e d a¤¤¬ a 9a Va ac© vengono letti dalla popolazione d¬ V a¤a, c©¬ ¤¬ ¬ d a morte del giovane studente, 24 gennaio 1969. Le bandiere degli Usa e dell Urss. L EUROPA E L APERTURA A EST I PAESI DEL BLOCCO SOVIETICO Nella prima parte del dopoguerra, i paesi; dell Europa dell Est finiti sotto l egemonia sovietica furono in parte attraversati da cambiamenti, ma, per frenare la stagione di riforme e il possibile distacco dalla sfera d influenza sovietica, Mosca intervenne anche militarmente (> C13.6). La difficoltà del sistema nell aprirsi ai mercati, la pesante cappa politica e burocratica determinata dalle pressioni dell Urss, oltre alle disagiate condizioni di vita, provocarono un diffuso malessere spingendo quei paesi alla ricerca di nuove soluzioni politiche democratiche, accompagnate da forme di nazionalismo. Tra i paesi della galassia socialista, la Polonia e la Cecoslovacchia vissero profonde tensioni, sollecitate anche dai movimenti di contestazione che si andavano diffondendo in Europa nel 1968. Varsavia fu teatro, nel marzo dello stesso anno, di una vivace protesta anticomunista organizzata da studenti universitari, che il capo del Partito comunista polacco Gomu ka fece reprimere con l intervento della polizia. Agli studenti seguirono gli operai che, nel corso degli anni Settanta, furono protagonisti di scioperi, soprattutto nei cantieri navali di Danzica. LA PRIMAVERA DI PRAGA Un altro punto critico, ancora più grave per il sistema sovietico, si aprì in Cecoslovacchia. Nel 1968 alla guida del Partito comunista cecoslovacco era arrivato Alexander Dubc ek, leader dalle idee riformiste e sostenitore di un socialismo dal volto umano : venne abolita la censura e vi fu maggiore libertà, con aperture per il mondo intellettuale. Dubc ek si fece promotore di riforme liberali e di indirizzi democratici, che fecero parlare il mondo intero della primavera di Praga . Si trattò tuttavia di una stagione troppo breve, poiché l Unione Sovietica, temendo che l esperimento cecoslovacco si estendesse ai paesi vicini, si mise in allerta. Quando Dubc ek ventilò l ipotesi di uscire dal patto di Varsavia, i carri armati sovietici invasero la capitale Praga: il 21 agosto il paese fu messo sotto controllo militare. Fu un giovane studente, Jan Palach, a incarnare lo spirito e lo sdegno popolare cecoslovacco, di fronte all ondata repressiva voluta da Mosca: nel gennaio 1969 Palach morì dopoper essersi dato fuoco, in segno di protesta, in piazza San Venceslao a Praga. La sua azione si inseriva all interno della protesta giovanile che attraversava in quel momento il mondo occidentale, anche se si connotava per i differenti obiettivi da conseguire, legati alla specifica situazione politica dei paesi dell Est. Dubc ek fu cacciato dal partito e il paese fu sottoposto a una durissima reazione autoritaria, decisa a interrompere ogni forma di sbocco democratico nel campo socialista. Agli occhi del mondo (anche in seguito alla sensazione che destò la notizia della morte di Palach) il mito dell Unione Sovietica come paese portatore di uguaglianza e liberatore dei popoli crollò definitivamente. LA GERMANIA OVEST DA BRANDT A KOHL In Germania, che più di ogni nazione rappresentava la divisione fra i due blocchi, la Rft affrontò la fine degli anni Sessanta e la prima parte dei Settanta sotto la guida del socialdemocratico Willy Brandt. Egli si prefisse come interesse primario quello di costruire forme di dialogo con l Europa dell Est, in primo luogo la Rdt, e per questo la sua linea politica fu definita Ostpolitik ( politica verso l Est ). 509

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi