Dai fatti alla Storia - volume 3

DAI FATTI ALLA STORIA H La telefonata di Mario Moretti Il 30 aprile 1978 il brigatista Mario Moretti, capo della colonna1 romana delle Br e responsabile dell interrogatorio di Aldo Moro, telefonò a casa del presidente della Dc e, pensando che si trattasse della figlia, parlò con la moglie Eleonora. Nella telefonata, registrata dagli investigatori, Moretti annunciò che, senza un ulteriore ed estremo tentativo di mediazione da parte della famiglia, le Br avrebbero eseguito la sentenza di morte. Moretti: «Senta, io sono uno di quelli che ha qualcosa a che fare con suo padre. Devo farle un ultima comunicazione. Noi facciamo questa telefonata per puro scrupolo, perché suo padre insiste nel dire che siete stati un po ingannati e probabilmente state ragionando su un equivoco. [ ]. Noi crediamo invece che ormai i giochi siano fatti e abbiamo già preso una decisione. Nelle prossime ore non potremo far altro che eseguire ciò che abbiamo già detto nel Comunicato n. 82. Quindi crediamo solo questo, che sia possibile un intervento di Zaccagnini, immediato, e chiarificatore in questo senso; se ciò non avviene, rendetevi conto che noi non potremo far altro che questo . [ ] Eleonora Moro: «Ma noi abbiamo fatto quello che abbiamo potuto fare, che ci lasciano fare, perché ci tengono proprio prigionieri . Moretti: «No, il problema è politico, quindi a questo punto deve intervenire la Democrazia cristiana. [ ] Solo un intervento diretto, immediato e chiarificatore, preciso, di Zaccagnini, può modificare la situazione; noi abbiamo già preso la decisione, nelle prossime ore accadrà l inevitabile, non possiamo fare altrimenti. Non ho nient altro da dirle . colonna: unità militare delle Br operante su specifiche aree locali. Comunicato n. 8: nell ottavo comunicato veniva avanzata la richiesta da parte delle Br di scarcerare alcuni brigatisti in cambio della sospensione della condanna a morte di Aldo Moro. 1 2 I Il ritrovamento del cadavere Il 9 maggio 1978 le Brigate rosse comunicarono la morte di Aldo Moro attraverso una telefonata a Francesco Tritto, assistente universitario dell onorevole. La chiamata fu effettuata dal brigatista Valerio Morucci e con essa si precisava il luogo in cui era stato lasciato il corpo. Il cadavere di Moro fu ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4 a Roma, in via Caetani, a pochi passi dalle sedi del Pci e della Dc. 498

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Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi